Wimbledon, mamme alla riscossa: Maria, Svitolina e Bencic in semifinale un anno dopo il parto
Ci sono tenniste che a un certo punto della loro carriera decidono di voler diventare mamme, per poi tornare a competere ai massimi livelli mondiali. C’è chi riesce a issarsi di nuovo sino alle massime vette (vedi Kim Clijsters); e poi c’è chi invece fatica a esprimere il tennis dei propri tempi d’oro (Naomi Osaka in questo periodo). Wimbledon, però, negli ultimi anni sembra essere un buon terreno di caccia per le madri del circuito, agguerrite più che mai nel mostrare ai propri pargoli di cosa sono capaci.
Nel 2022 è stata la tedesca Tatjana Maria, ora 37enne, a issarsi sino al penultimo atto dei Championships, stupendo il mondo con il suo tennis anomalo appena un anno dopo aver dato alla luce la sua secondogenita Cecilia nel mese di aprile. Rimane l’unica semifinale Slam giocata (e persa in tre set contro Ons Jabeur) dalla tedesca, che però nelle ultime settimane si è di nuovo messa in mostra vincendo il WTA 500 del Queen’s. Ora è impegnata a livello Challenger sull’erba di Newport, dove si trova ai quarti di finale ed è sicura di centrare dal prossimo lunedì il best ranking (41, ma se vince la prossima partita entrerà in top 40 per la prima volta in carriera).
Poi ecco il 2023 e il ritorno di Elina Svitolina, ex numero 3 al mondo. La tennista ucraina, ora 30enne, aveva già raggiunto due semifinali Slam nel 2019: a Wimbledon e allo US Open. Partorita la primogenita di nome Skai a ottobre del 2022, la moglie di Gael Monfils è tornata all’opera nel circuito nell’aprile del 2023 e appena tre mesi dopo si è fatta strada sino alla semifinale dei Championships(quindi solamente nove mesi dopo la nascita della figlia), persa in due set contro Marketa Vondrousova. Ora Svitolina è tornata in top 15 a seguito di altri ottimi risultati.
Infine, c’è Belinda Bencic, ex numero 4 al mondo. La 28enne svizzera ad aprile del 2024 ha dato alla luce la sua primogenita di nome Bella. Il rientro alle competizioni è avvenuto tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, ma è dalle prime settimane del 2025 che l’oro olimpiaco di Tokyo ha di nuovo espresso del gran tennis. Ottavi all’Australian Open, titolo al WTA 500 di Abu Dhabi e quarti a Indian Wells. E ora, cinque vittorie consecutivamente, l’ultima in due tie-break su Mirra Andreeva, per assicurarsi anche lei, un anno dopo il parto, la semifinale a Wimbledon, la seconda a livello Slam dopo quella persa allo US Open 2019 contro Bianca Andreescu. Dal prossimo aggiornamento delle classifiche è sicura di tornare in top 20, ma se riuscisse ad agguantare un posto nella sua prima finale in un Major sconfiggendo Iga Swiatek (qui la preview del match) salirebbe persino di più, avvicinandosi alla top 15.