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Wimbledon, Djokovic: “Per battere Jannik ci vorrà il meglio di me”

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Di lotta e di esperienza. La vittoria conseguita da Novak Djokovic contro Flavio Cobolli, oltre a catapultare il campione serbo in semifinale, dove incontrerà il numero 1 del mondo Jannik Sinner, ha messo in evidenza tutte quelle peculiarità che, nel corso degli anni, hanno rappresentato le armi vincenti del 24 volte campione Slam. Nel corso della consueta conferenza stampa post-match, sono stati tanti i temi affrontati da Nole. Così come si evince dalle dichiarazioni riportate di seguito.

D. Grande prestazione, oggi. Ci dai le tue prime impressioni?
NOVAK DJOKOVIC:Sì, è stata una battaglia. Complimenti a lui per aver giocato bene per tutta la partita e per aver servito in modo eccellente. Mi ha sorpreso, non mi aspettavo che servisse così bene. In alcuni momenti del match ha servito così bene che non riuscivo né a leggere né ad attaccare il suo servizio. È stato un enorme miglioramento rispetto a sei mesi fa, all’ultima volta che l’ho affrontato a Shanghai. I risultati mostrano i suoi progressi: è arrivato ai quarti di finale di uno Slam per la prima volta. A rete gli ho detto di continuare così. Flavio ha sicuramente un grande futuro davanti a sé, se continua su questa strada.”

D. Hai scherzato un po’ sul fatto di essere il “vecchio” che gioca contro i giovani. In che modo ti piace affrontare i più giovani? Lavori su qualcosa in particolare per cercare di battere, in modo specifico, Jannik e Carlos?
NOVAK DJOKOVIC:In realtà non stavo scherzando, è un dato di fatto, sono molto più vecchio di loro. Ho anche detto in campo che questo mi motiva a vedere quanto ancora posso tenere il passo con questi ragazzi. Ho perso in tre set da Jannik in semifinale al Roland Garros. Penso di aver giocato una buona partita, avrei potuto fare meglio, ma lui è stato il giocatore migliore nei momenti importanti. Ora ho un’altra opportunità. Per me, quello che conta di più è essere nelle fasi finali degli Slam, è giocare contro il miglior giocatore del mondo in questo momento. Lui e Alcaraz sono i leader del tennis maschile attuale. Non potrei chiedere una sfida più grande. Non vedo l’ora, farò del mio meglio per prepararmi e rendere al massimo.

D. Riguardo al tuo prossimo match contro Jannik, cosa ti aspetti? Hai avuto qualche problema nell’ultimo tratto della partita oggi, e anche lui ha avuto un problema al braccio. Che tipo di partita pensi sarà?
NOVAK DJOKOVIC:Onestamente non mi aspetto nulla di preciso. Ora cerco solo di concentrarmi sul recupero e mettere il corpo in forma per una battaglia molto fisica. Spero di poter giocare ad un livello tale da poter stare con lui per cinque set, perché so che per battere Jannik ci vorrà il meglio di me. È questo a cui sto pensando, mettermi in condizione fisica e mentale per combattere con lui quanto necessario.

D. Ogni volta che la Regina viene a Wimbledon, tu vinci sempre. Cosa vi siete detti prima della partita oggi?
NOVAK DJOKOVIC:Preferisco non condividere i dettagli, è una cosa privata. Abbiamo avuto un bello scambio, sono rimasto sorpreso da un suo commento e da una domanda che non avevano a che fare con il tennis. È stata molto gentile, davvero molto gentile. È un grande onore per me stringere la mano alla Regina d’Inghilterra. Ho avuto questo onore anche nel 2010 con la compianta Regina Elisabetta. È ovviamente un’occasione straordinaria per Wimbledon ospitare la Famiglia Reale. Tradizionalmente Wimbledon attira la Famiglia Reale, è bello vedere che c’è ancora interesse per il nostro sport. Per noi è molto importante.

D. Abbiamo notato un momento nel game finale in cui sembravi provare molto dolore. Quanto ti ha fatto male davvero? Ora sei a due partite dal tuo 25° titolo Slam, un record assoluto: quanto ti motiva questo traguardo??
NOVAK DJOKOVIC:Certo che è una motivazione, è scontato. Per me non serve nemmeno parlare dell’importanza del momento, ne sono pienamente consapevole, sono in semifinale contro il miglior giocatore del mondo. Riguardo alla caduta, è stata brutta, molto goffa. Succede sull’erba, ne ho avute diverse in carriera su questa superficie. Il corpo non è più quello di una volta, quindi il vero effetto lo sentirò domani. Speriamo che nelle prossime 24-48 ore non sia troppo grave e che io possa giocare al massimo e senza dolore fra due giorni.

D. Se analizzi i numeri, come sono le tue statistiche in termini di movimento, posizione in campo, potenza dei colpi, rispetto a due, tre, quattro anni fa? Pensi di essere vicino al miglior Djokovic possibile?
NOVAK DJOKOVIC:Sono soddisfatto del mio modo di giocare. Ho fatto del mio meglio nelle settimane prima di Wimbledon per prepararmi. Posso fare di più? Forse. Ho una decina di persone nel mio team che lavorano quotidianamente su ogni aspetto, dentro e fuori dal campo, preparazione e recupero. A volte mi stanco di tutte le cose che devo fare ogni giorno per preparare il corpo, tante ore in palestra o a lavorare con quello che ho. Sono molto soddisfatto, a 38 anni, di muovermi e giocare come sto facendo ora. Il mio più grande obiettivo è sempre stato fare bene negli Slam, e sono ancora in una posizione eccellente. Sinner e Alcaraz sono le forze dominanti ora nel tennis, quindi se voglio fare un passo avanti devo battere il numero 1 al mondo e magari incontrare Alcaraz in finale. Dal punto di vista fisico spero di reggere, è più una preoccupazione che una questione tecnica. Quando sto bene e sono in forma, sento la palla e penso di poter competere alla pari con questi ragazzi, anzi, anche batterli se gioco al mio meglio.

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