Wimbledon, preview quarti: Cobolli senza pressioni, Djokovic per superare Federer
[22] F. Cobolli – [6] N. Djokovic
È tutto pronto. Mercoledì 9 luglio, ore 16, Centre Court di Wimbledon. Si sfidano Flavio Cobolli e Novak Djokovic, rispettivamente ventiduesima e sesta testa di serie del torneo. È il secondo scontro diretto tra i due, dopo che lo scorso ottobre il tennista serbo aveva concesso solamente tre game all’azzurro nel Masters 1000 di Shanghai.
Percorso nel torneo
La corsa del 24enne romano ai Championships è stata piuttosto lineare, considerato il fatto che è stato l’unico tennista insieme a Ben Shelton ad arrivare ai quarti di finale perdendo un solo set. E’ stato Marin Cilic a strapparglielo agli ottavi, mentre in precedenza il kazako Beibit Zhukayev, l’inglese Jack Pinnington Jones e il ceco Jakub Mensik erano stati tutti regolati in tre frazioni. Leggermente più accidentato, invece, il percorso del 38enne di Belgrado. Un set lasciato al francese Alexandre Muller all’esordio e un altro all’australiano Alex de Minaur nell’incontro valevole per un posto ai quarti. L’inglese Daniel Evans e il connazionale Miomir Kecmanovic sono stati invece superati in tre parziali.
Traguardi raggiunti in stagione e posta in palio
Della stagione di Cobolli, iniziata a rilento a causa di una preparazione invernale che non si è potuta svolgere come previsto, gli ‘highlights’ sono due e riguardano i primi due titoli ATP in carriera: il 250 di Bucarest e il 500 di Amburgo. Dal lato opposto, Djokovic si è già issato in entrambe le semifinali Slam del 2025: sia all’Australian Open che al Roland Garros. Da evidenziare ci sono poi anche la finale al Masters 1000 di Miami e il centesimo titolo agguantato sulla terra rossa del 250 di Ginevra.
Flavio non aveva mai raggiunto un ottavo di finale Slam e ora si trova a giocarsi un posto per la semifinale (contro Jannik Sinner o Ben Shelton), che lo farebbe diventare il dodicesimo italiano capace di qualificarsi a un penultimo atto di un Major e il quinto in grado di riuscirci a Wimbledon. Dopo undici sconfitte e una sola vittoria (arrivata per ritiro dopo aver vinto il primo set contro Holger Rune a Madrid) contro tennisti classificati tra i primi dieci in classifica, Cobolli prova a strappare il primo successo contro un top ten in uno Slam, lui che di Major ne ha giocati otto e questo è solamente il suo secondo Wimbledon. Un successo ai quarti lo catapulterebbe alla 14esima posizione mondiale, mentre una sconfitta gli regalerebbe comunque il best ranking di numero 19 ATP.
‘Nole’, invece, è a caccia della sua 52esima semifinale in uno Slam, la 14esima nel Major londinese che gli permetterebbe di scavalcare le 13 raggiunte anche da Roger Federer. In caso di successo, diventerebbe il secondo tennista nell’Era Open, dopo Ken Rosewall nel 1974, a qualificarsi per la semifinale dei Championships compiuti i 38 anni e il terzo in assoluto se consideriamo anche il circuito femminile (Billie Jean King ci riuscì per due volte, nel 1982 e 1983).
Che match sarà?
Molto dipenderà da due fattori: quanto Djokovic sarà in modalità ‘tritatutto’, accompagnato dal suo letale silenzio e da una completa concentrazione, e quanto Cobolli riuscirà a non farsi condizionare dall’atmosfera, dato che giocherà per la prima volta sul Centre Court di Wimbledon e lo farà pure contro il suo idolo. “Voglio solo godermi il momento, il campo, l’atmosfera, il pubblico e pensare a giocare come ho fatto finora. Punto dopo punto, con il sorriso, pensando solo a me stesso”, le parole del 24esimo tennista ATP in vista della partita.
“Cobolli è un giocatore di grande talento. Uno dei giovani che stanno crescendo. È uno di quei giocatori giovani e nuovi che stanno venendo fuori e che probabilmente vedremo spesso in futuro. Devo dire che sono piacevolmente sorpreso dal suo risultato sull’erba, perché con il suo gioco non mi sembra uno specialista dei campi in erba, ma ha raggiunto i quarti di finale. È un grande combattente. Andiamo d’accordo. Ci alleniamo ogni volta che possiamo”, ha detto invece il numero 6 al mondo dopo il successo su de Minaur.
Flavio dovrà cercare di giocare sciolto, limitando quanto più possibile gli errori legati alla tensione, che potrebbero rivelarsi fatali se dall’altro lato della rete uno come Novak proverà a costruirsi i punti cercando di far indietreggiare l’avversario, conducendolo dunque all’errore. Sarà quindi importante che l’azzurro non perda troppo campo e ciò dovrà essere messo in pratica attraverso i colpi di inizio gioco: buone e numerose prime, eventualmente seconde lavorate, e risposte quanto più profonde possibili per iniziare lo scambio ad armi pari, senza magari dare angoli all’asso serbo. Talvolta potrebbero anche essere utili per Cobolli delle verticalizzazioni in controtempo scendendo a rete. Questo anche per evitare che sia sempre Djokovic a dettare le regole, dato che i suoi approcci in direzione del nastro, compresi i serve and volley, sono nettamente migliorati negli ultimi anni.