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Don Sinner, Quel bravo ragazzo Courier, Boom Boom Paolini e 5Stelle Zverev: povero Wimbledon, dai gesti bianchi all’avanspettacolo…

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Caro Grigor, ti farò un’offerta che non potrai rifiutare: hai visto che botta che hai preso? Tu ti ritiri e il tuo pettorale tornerà come nuovo!
Vabbene don Jannik, come vuole Vossia“.
Del resto, dopo aver sentito il profilo di Sinner secondo Jim Quel Bravo Ragazzo Courier, è facile scherzare pensando al Gangster di San Candido“Uno dall’aspetto di un gatto calmo e docile, ma in realtà è un assassino a sangue freddo…” L’ha toccata piano Jim, un ritrattino che ci sentiamo di giudicare appena appena esagerato…

D’altra parte è pur vero che il n.1 del mondo, se non malavitoso, rapido, freddo e risoluto lo è stato di sicuro. Non possiamo spingerci a definirlo avventato o precipitoso – anche se la dinamica dell’epurazioni di Panichi e Badio lo suggerirebbe – perché non siamo con lui quando si allena tutti i giorni. Certo, come ha sostenuto il direttore Scanagatta: “Caro Jannik, non si è capito nulla!”.

Così come, per quanto tentati, non possiamo sostenere lo stesso per Jasmine Boom Boom Paolini, dove Boom Boom è il rumore che fanno i suoi coach quando la n.4 del mondo li fa saltare in aria. Dopo anni con Renzo Furlan, il povero Marc Lopez è durato appena tre mesi, più o meno il tempo di capire dove sono le luci al centro di allenamento…

Nel club degli energumeni di Wimbledon (stiamo scherzando, meglio precisarlo di questi tempi…), iscriviamo di gran carriera anche Mischa 5 Stelle ZverevIl fratello di Sascha ha liquidato il grido di dolore dell’ex n.2 del mondo, sostenendo che chi soffre davvero sono i bambini in Africa, non chi gioca a Wimbledon. Tre parole per fare a pezzi l’intera psicologia occidentale, da Freud in avanti. “Chiudi gli occhi e vai in Africa, piccolo Sascha“, ma non per lasciarti i problemi alle spalle, come suggeriva Francesco de Gregori a Papa Celestino V, bensì per toccare con mano come se la cava chi convive con la miseria. Provocando probabilmente nel tre volte finalista Slam un formidabile aumento di sensi di colpa che stenderebbe un peso massimo, figurarsi Zverev… Intendiamoci, è vero che in Africa, specie nelle aree più povere, di gente depressa o ansiosa non ne hanno mai vista, ma questo perché – ergendoci di buon grado anche noi a professorini… – i bisogni primari sono più a monte: in altri termini viene prima il bisogno di sfamarsi di quello di essere mentalmente in pace con sé stessi. Sempre fermo restando che è meglio sentirsi soli e tristi con un abbondante conto in banca piuttosto che con 5.000 euro in saccoccia, ma da qui a dire che Zverev fa solo storie, ce ne passa.

Non sono mercanti, ma meriterebbero di essere cacciati dal tempio (di Wimbledon)? Chi meglio di Roger Federer, il più grande ambasciatore dei Championships per titoli e stile, come giudice della Cassazione sull’erba? Forse meglio lasciar perdere: sempre stato troppo buono e misericordioso quello là, fuori ma soprattutto dentro il campo…

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