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Tim Van Rijthoven si ritira: vinse ‘s-Hertogenbosch da numero 205 del mondo

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Fu nel cuore dell’anno 2022 che si avverò una di quelle storie assai facili all’appellativo di “favole”: a ‘s-Hertogenbosch il tennista di casa Tim Van Rijthoven, praticamente sconosciuto al grande pubblico al di fuori del suo paese e sin lì attivo quasi unicamente nel circuito minore, gioca il terzo incontro in carriera nel tennis dei più forti superando al primo turno Ebden in due tie-break. Il suo posto in classifica è il 205, ma lui pare non saperlo perché infila nell’ordine Fritz, Gaston Auger-Aliassime e in finale il numero due (già sicuro del primato il giorno dopo) Daniil Medvedev per 6-4 6-1 mettendo in evidenza colpi da erbivoro consumato come un rovescio monomane in slice che praticamente non rimbalza e un buon gioco di volo.

Rosmalen è sua, è il primo olandese a riuscirci dal 2003, quando vinse Schalken, ma soprattutto è una di quelle imprese difficilmente spiegabili tecnicamente, nemmeno considerando la tranquillità di chi non ha nulla da perdere. Per lui è “il torneo della vita” e l’impresa lo spinge finalmente a sfiorare il tennis che conta: si reca a Wimbledon da numero 104 del ranking e conferma il momento magico con gli ottavi di finale al cospetto di Novak Djokovic, che lo batte ma non prima di aver ceduto un set.  Il 2022 rimarrà l’anno migliore e in realtà l’unico veramente competitivo per un tennista bersagliato dagli infortuni, sia prima dell’anno fatidico, con tre anni pieni di assenza dai campi da gioco, che dopo, con sole cinque presenze nel circuito maggiore e l’assenza come campione uscente dal suo torneo, dovuta ai problemi al gomito.

Tim affida martedì a Instagram l’annuncio del suo ritiro: “Con il cuore triste voglio condividere qualcosa che sto provando ad accettare da tempo: la mia carriera è giunta al termine. Un persistente problema al gomito, che non riesce a guarire, mi obbliga a dire addio allo sport che ha accompagnato la mia vita. Avrei voluto chiudere in ben altra situazione, con la racchetta in mano e davanti alla folla che mi guarda giocare, ma a volte il fisico decide per te. Se mi volto indietro, vedo con orgoglio e gratitudine un bambino in braccio alla sua mamma che parte per un viaggio che lo porta a vincere il Libema Open nel 2022, uno dei momenti più belli della mia vita.

E certamente anche gli ottavi di finale a Wimbledon sul Campo Centrale con Novak Djokovic, un onore che nessuno potrà togliermi. Grazie a tutti voi, famiglia, squadra, allenatori, fisioterapisti sponsor e tifosi che avete supportato la mia avventura. Non so cosa accadrà, ma il mio cuore sarà sempre nel tennis. A presto, magari lungo il percorso, magari no; chi lo sa?”.

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