Wimbledon: Norrie si complica la vita ma torna ai quarti. Jarry cede dopo quasi 4h30
C. Norrie b. [Q] N. Jarry 6-3 7-6(4) 6-7(7) 6-7(5) 6-3
Cameron Norrie, ultimo britannico rimasto in corsa nel tabellone maschile di Wimbledon si è trovato di fronte un Nicolas Jarry combattivo e in netta ripresa. Il cileno, scivolato fuori dalla top 100 dopo aver lottato con una forma acuta di neurite vestibolare, è tornato a brillare sull’erba londinese partendo dalle qualificazioni e eliminando tre giovani talenti come Rune, Tien e Fonseca nei turni precedenti. Con questo risultato ha eguagliato il miglior piazzamento del nonno Jaime Fillol a Wimbledon nel 1974, dando un forte significato personale alla sua corsa.
Il primo set si apre con qualche difficoltà iniziale per entrambi, ma l’equilibrio si stabilizza rapidamente. Si procede senza palle break fino al settimo gioco, quando Jarry va in difficoltà: complice una serie di errori in lunghezza e un servizio poco efficace, concede il break a zero. Norrie mantiene il vantaggio con autorità e chiude il set 6-3 in 30 minuti, sigillando il parziale con un ace centrale.
Il secondo set si apre con un brivido per Jarry, subito costretto ad annullare una palla break grazie a una prima robusta che gli evita un inizio complicato. Il cileno continua però a soffrire nei suoi turni di servizio, mentre Norrie gioca con maggiore scioltezza e regolarità. Nel quinto gioco Jarry si procura la sua prima occasione di break, ma non riesce a concretizzarla e si resta in parità sul 3-3. Nonostante le difficoltà, Jarry riesce a restare agganciato al punteggio e, sul 5-5, tiene per la prima volta un game a zero nel set, portandosi avanti 6-5. Nel gioco successivo parte bene, ma la tensione lo frena nei momenti chiave e Norrie riesce a portare il parziale al tie-break. Qui il britannico sfrutta al meglio le incertezze del cileno, ancora falloso e senza ritmo, e chiude il set con un rovescio incrociato vincente.
Nel terzo set, come in quello precedente, è ancora Jarry a rischiare subito: concede una palla break nel suo primo turno di battuta ma riesce a salvarsi, ritrovando lucidità nei colpi che fin lì lo avevano tradito nei momenti clou del match. Nel quarto gioco affronta un altro momento delicato, supera una nuova palla break e chiude il game con un elegante dritto lungo linea. Da lì in poi il set scorre senza scossoni, con entrambi solidi al servizio e nessuna ulteriore occasione concessa. L’equilibrio porta a un nuovo tie-break, dove Jarry parte male con un rovescio in uscita dal servizio che si affossa in rete, ma Norrie restituisce subito il mini-break con un doppio fallo sciagurato. I due si scambiano colpi e tensioni fino a un gran passante di Norrie che gli vale il match point. Jarry, però, resiste con grinta, si procura un set point, lo spreca con un doppio fallo, ma piazza poi il 32º ace del match e, al secondo tentativo, chiude 9-7 il tie-break. Un lampo d’orgoglio che riapre l’incontro. (a cura di Jenny Rosmini)
Il quarto set comincia con i primi quattro turni di battuta senza troppo da segnalare con i rispettivi tennisti che non si complicano la vita. Per la prima volta in tutta la partita non c’è stato nemmeno un break point in apertura, ma dal quinto gioco iniziano le emozioni. Jarry si ritrova 15-40 dopo due errori sanguinosi, ma riesce a salvarsi. Norrie non vuole farsi mancare il brivido del break e per tre volte concede la chance al cileno di andare in vantaggio, salvo respingere gli attacchi sul più bello. Dopo questa fase centrale al cardiopalma, il cileno e il britannico tornano ad accompagnare il set verso il tiebreak con una certa continuità a servizio.
Proprio la continuità è quella che manca al tie dove sia Jarry che Norrie concedono due minibreak all’avversario: Jarry ha perso due punti consecutivi mentre Norrie nel primo e quarto turno di battuta. Il nativo di Johannesburg non dosa la forza sul dritto e regala un’occasione più unica che rara al cileno che la sfrutta e porta il match al quinto set.
Nel set decisivo però le energie spese dal cileno per passare le qualificazioni e poi i primi tre turni questa settimana si fanno sentire e Norrie è bravo a non disunirsi per la delusione di aver sciupato un vantaggio di due set con match point nel terzo
Tenuto il servizio di apertura, il britannico trova il terzo break della sua partita stavolta dal peso specifico enorme. Nel terzo gioco Jarry si arrampica ai vantaggi e ha 3 opportunità per recuperare immediatamente lo svantaggio: non riuscirà a sfruttarle portando il suo bilancio sui break point a uno sconfortante 0 su 8. Saranno anche le ultime occasioni della sua partita in risposta. Riuscirà faticosamente ad allungare il set fino al nono gioco ma la benzina non c’è più.
Norrie va ai quarti per la seconda volta a Wimbledon come era successo solo ai due grandi tennisti britannici degli ultimi 50 anni: Andy Murray (10) e Tim Henman (8).