Wimbledon: Fritz approda ai quarti, Thompson si ritira. Sfiderà Khachanov
Sono Karen Khachanov e Taylor Fritz i primi due giocatori ai quarti nel tabellone maschile. Il russo e lo statunitense si contenderanno un posto in semifinale dopo le vittorie con Majchrzak e Thompson (per ritiro). Ecco come sono andati i match.
[17] K. Khachanov b. K. Majchrzak 6-4 6-2 6-3 (con la collaborazione di Francesco de Salvin)
Comincia bene l’incontro di Khachanov, che strappa subito un break al rivale polacco. Nel primo set, al servizio, il russo è una vera e propria sentenza (pur se con qualche titubanza di troppo nel corso del sesto e del decimo gioco). Bella la smorzata con cui Majchrzak prova a ripartire durante il settimo game. In quello immediatamente successivo, però, Khachanov rimette subito le cose a posto attraverso il terzo ace di giornata. Nel complesso, si tratta di un inizio match con pochi scambi, dove entrambi i contendenti in campo provano a sbagliare il meno possibile. Il decimo game vede il tennista russo soffrire un po’ la profondità delle risposte del rivale polacco, sprecando un set point sul 40-30 a proprio favore. Ciò nonostante, riesce a sbrogliare ogni matassa con una delle sue armi preferite: il servizio. Il primo set, dunque, è appannaggio di Khachanov. (A cura di Francesco De Salvin)
Grande equilibrio anche all’inizio del secondo parziale. Mentre Majchrzak prova a cambiare un po’ la tavolozza dei colpi a propria disposizione, Khachanov riesce a trovare maggiore intensità durante i turni in risposta, strappando un break alla fine del terzo game. Break consolidato (3-1) nel corso del gioco successivo, quando Karen si trasforma in un tiratore quasi implacabile. In soldoni, nella fase centrale della gara, il dritto del russo si trasforma in una sorta di superpotere da eroe Marvel. Oramai il primo tentativo di fuga è imbastito: Khachanov scappa via (5-1) dal polacco come Berlino ne La Casa Di Carta. Cinico e risoluto. Per Majchrzak, nonostante l’encomiabile resilienza, è notte fonda. Il secondo set si conclude così, con il russo che maramaldeggia, chiudendo sul 6-2 a proprio favore. (A cura di Francesco De Salvin)
Nel terzo set, il russo Khachanov ottiene il break nel terzo gioco, particolarmente combattuto, esembra gestire con grande padronanza il ritmo dello scambio e l’esecuzione dei suoi colpi. Al contrario, il polacco Majchrzak appare frustrato, incapace di cambiare l’inerzia del match. Tuttavia, nel game successivo, arriva il primo vero momento di difficoltà per Khachanov, che si trova ad affrontare ben quattro palle break. Il suo dritto traballa, commette quattro errori e concede il controbreak all’avversario.
Si tratta, però, solo di un breve passaggio a vuoto. Il russo torna subito incisivo e, dopo aver vinto uno scambio durissimo all’ultimo colpo, si riprende il break. Da lì in avanti non concede più nulla: strappa nuovamente il servizio al polacco e chiude il terzo set 6-3, archiviando la partita in 1 ora e 46 minuti.
Con questa vittoria, Khachanov torna ai quarti di finale a Wimbledon per la seconda volta in carriera, dopo l’edizione del 2021. Per lui si tratta del sesto quarto di finale in uno Slam: due a Wimbledon, due al Roland Garros, oltre alle semifinali raggiunte agli Australian Open e agli US Open rispettivamente nel 2022 e nel 2023.
[5] T. Fritz b. J. Thompson 6-1 3-0 [ritiro]
Il secondo ottavo di finale maschile disputato a Wimbledon si è concluso in maniera amara per Jordan Thompson, costretto al ritiro per un problema fisico sul punteggio di 6-1, 3-0 in favore dell’americano Taylor Fritz. Un epilogo inatteso e frustrante per l’australiano, che aveva lottato duramente nei turni precedenti per arrivare a questo appuntamento, ma che oggi si è trovato impossibilitato a competere al meglio delle proprie capacità.
Il match è stato, fin dall’inizio, un monologo di Fritz. Il primo set, durato appena 21 minuti, ha visto lo statunitense dominare con autorità: solido al servizio, incisivo da fondo campo, praticamente perfetto in tutte le fasi del gioco. Il 6-1 con cui ha chiuso il parziale riflette perfettamente l’andamento a senso unico della frazione.
Nel secondo set, le cose si sono messe ulteriormente in salita per Thompson. Già visibilmente dolorante dopo pochi scambi, l’australiano ha subito ceduto il servizio in apertura e si è trovato sotto 0-3. Dopo aver tentato di proseguire, ha infine richiesto l’intervento del fisioterapista, che è avvenuto fuori dal campo con una pausa di otto minuti. Il problema fisico – presumibilmente muscolare – lo ha però costretto al ritiro non appena il gioco è ripreso, tra gli applausi di incoraggiamento del pubblico.
Un vero peccato per Thompson, che a Wimbledon aveva disputato un percorso intenso e impegnativo: due partite concluse al quinto set, oltre alla partecipazione al doppio, lo avevano messo a dura prova fisicamente. Resta il rimpianto per non aver potuto competere al meglio in un momento importante della carriera, soprattutto considerando che nell’unico precedente su erba – al Queen’s – era stato proprio lui a battere Fritz in due set, dimostrando di poter essere un avversario molto insidioso.
Per Fritz, invece, si tratta di una vittoria che arriva con il minimo sforzo e che potrebbe rivelarsi preziosa in chiave torneo. Dopo due primi turni complicati e dispendiosi, lo statunitense può ora beneficiare di un turno “accorciato” per recuperare energie in vista del quarto di finale, dove ad attenderlo ci sarà il russo Karen Khachanov.
Il bilancio degli scontri diretti tra i due è a favore del russo, anche se i precedenti risalgono a diversi anni fa. La sfida si preannuncia comunque equilibrata e interessante: da una parte la solidità e la potenza di Fritz, dall’altra l’esperienza e la completezza di Khachanov, che oggi ha superato Majchrzak in tre set.