Ivanisevic durissimo con Tsitsipas: “Mai visto un giocatore così impreparato, sto meglio io di lui”
Quando Goran Ivanisevic ha accettato di allenare Stefanos Tsitsipas, sapeva che avrebbe affrontato una sfida complessa e si diceva entusiasta. Ma forse non si aspettava che la situazione fosse così drammatica. Dopo due settimane di lavoro insieme e un debutto con ritiro a Wimbledon 2025, l’ex campione croato ha rotto ogni freno diplomatico, sferrando critiche aspre al suo nuovo allievo.
Dall’entusiasmo moderato alla frustrazione
Pochi giorni prima dell’inizio del torneo londinese, Ivanisevic aveva rilasciato un’intervista a SDNA, in cui, pur non nascondendo le difficoltà fisiche e mentali del greco, si diceva fiducioso: “Stefanos ha bisogno di ritrovare la condizione fisica. Non è al meglio, e questo lo sapevamo. Ma ha talento, e se sistemerà alcune cose fuori dal campo, tornerà dove merita: è troppo bravo per stare fuori dalla top 10”.
Il coach aveva parlato anche dei problemi mentali di Tsitsipas, menzionando il continuo cambio di racchette come sintomo di insicurezza e instabilità. Tuttavia, sottolineava la voglia di lavorare e il potenziale del tennista greco, definendolo un giocatore da Top 5, dietro solo a Sinner, Alcaraz e Djokovic. “Mi piace come gioca, il suo stile aggressivo, la voglia di rischiare. È una sfida per me”.
La disfatta di Wimbledon
Poi, il disastro. Tsitsipas si è ritirato nel primo turno di Wimbledon contro il francese Valentin Royer, mentre era sotto 6-3 6-2, a causa di un problema alla schiena. Un altro campanello d’allarme in una stagione già segnata da risultati deludenti, con un record di 19-13 e un ranking sceso al numero 26, ben lontano dal terzo posto raggiunto in passato.
E dopo la sconfitta, Ivanisevic ha cambiato tono. Da maestro comprensivo a giudice inflessibile: “Lui vuole, ma non fa nulla. Sempre dice ‘voglio, voglio’, ma non vedo nessun progresso. Sono rimasto scioccato. Non ho mai visto un giocatore meno in forma in vita mia. Con il mio ginocchio e la mia etù sono tre volte più preparato di lui. È davvero una situazione pessima”. Parole dure che alimentano dubbi non solo sulla condizione fisica di Tsitsipas, ma anche sulla solidità mentale e sulla sua reale motivazione a tornare competitivo.
Il declino di un ex finalista Slam
La stagione 2025 di Tsitsipas sembra la parabola discendente di un giocatore un tempo considerato uno dei volti del futuro del tennis. Dopo l’unico momento positivo dell’anno – la vittoria all’ATP 500 di Dubai – sono arrivati gli scivoloni: eliminazione al primo turno agli Australian Open da Alex Michelsen, secondo turno al Roland Garros contro il qualificato Matteo Gigante, e ora il ritiro a Wimbledon. Lo stesso greco, dopo la sconfitta a Parigi, aveva ammesso: “A volte ho giocato in modo immaturo, troppo impulsivo, invece di gestire le situazioni con calma.”
Prove di sopravvivenza
Per Ivanisevic, il nodo principale resta la forma fisica e la disciplina mentale. Il coach ha ribadito che servono cambiamenti fuori dal campo per permettere a Tsitsipas di tornare tra i grandi. La loro collaborazione, iniziata appena dopo il Roland Garros, dovrebbe durare fino a fine stagione, ma è chiaro che il tempo stringe.
“Dopo Wimbledon dovremo lavorare seriamente. Il calendario è pieno, si andrà da Umago a Toronto, Cincinnati e poi agli US Open. Ma senza forma fisica, aspettare la propria occasione diventa impossibile”. L’impressione è che il greco si trovi a un bivio: continuare a scivolare lentamente fuori dall’élite del tennis mondiale o affrontare, una volta per tutte, il duro percorso del cambiamento. Il tempo degli alibi, a detta del suo stesso allenatore, è finito.