Wimbledon: Fonseca supera Brooksby. Tiafoe cade contro Norrie, avanti Khachanov
J.Fonseca b. J.Brooksby 6-4 5-7 6-2 6-4
Vamos!
— Wimbledon (@Wimbledon) July 2, 2025
18-year-old Joao Fonseca defeats Jenson Brooksby 6-4, 5-7, 6-2, 6-4 to reach 2R at #Wimbledon for the first time in his career. pic.twitter.com/il6YlNv5p6
Step by step. Continua il processo di adattamento di Joao Fonseca sull’erba e a farne le spese è stato Jenson Brooksby, con il finalista di Eastbourne che ha lottato come ha potuto prima di arrendersi in quattro set alla stellina carioca. Primo set deciso nel quinto game dove il classe 2006 va a prendersi il break, regge botta neutralizzando due occasione di aggancio e con un’ottima seconda di servizio mette la parola fine al primo round: 6-4. L’americano è bravo a non mollare in apertura e scendere a patti con il brasiliano che continua a tenere i ritmi elevati. La costanza paga, perchè se il pressing del decimo game non è fruttuoso per un soffio, è prima del tie break che il nativo di Rio de Janeiro sbanda definitivamente. Sotto 6-5 0-30, Joao manda uno smash in corridoio che lo condanna a salvare altre tre palle break. Il servizio è ancora un sicuro alleato, ma alla terza chance il numero 101 al mondo sfonda con il rovescio e il recupero di Fonseca non è sufficiente a tenere la palla in gioco nel campo avversario: ruggito Brooksby e 1-1.
Lo sforzo patito nel secondo set lascia delle scorie nelle gambe del californiano che si rilassa e non approccia benissimo nel terzo set, Fonseca è un uragano e lo travolge strappandogli la battuta per ben tre volte: 2-1 e inerzia totalmente a favore del numero 54 del ranking. Brooksby è letteralmente sotto assedio, e con quello che gli rimane nella barra delle energie tiene duro nei suoi primi due turni di servizio, salvando nel complesso 6 palle break. Il campione in carica delle ATP Next Gen sembra giocare al gatto con il topo, ma prima che i rimpianti aumentino piazza la spallata decisiva nel quinto game, con l’americano che ai limiti dell’asfissia spara fuori un dritto concedendo l’agognato break. Inaspettatamente, Jenson avrebbe la palla dell’immediato contro break ma ancora una volta con il servizio Joao mette le cose a posto incendiando il campo 12. Lo statunitense pare sembra sul punto di crollare, ma non solo riesce a tirare su il proprio turno di battuta ma il suo atteggiamento encomiabile produce un’altra palla break, con una risposta al fulmicotone questa volta va a bersaglio. Un 4-4 che fa digrignare i denti al giocatore, fermo alla statistica di una sola palla break trasformata su undici occasioni nell’arco del quarto set. Il diciottenne di Rio de Janeiro capisce che non può permettersi di scherzare troppo e aumenta di nuovo i giri del motore e e va di contro break. Nonostante i buoni propositi, Fonseca sembra aver smarrito il lucchetto del match, ma, sotto 0-40, gli dei del tennis sembrano renderglielo anche con l’ausilio di un nastro benevolo. A intermittenza, con degli spaventi evitabili, ma Fonseca batte un generoso Brooksby e va al secondo turno.
C.Norrie b. [12] F.Tiafoe 4-6 6-4 6-3 7-5
No hesitation from Norrie
— Wimbledon (@Wimbledon) July 2, 2025
Cameron Norrie comes from a set down to defeat No.12 seed Frances Tiafoe 4-6, 6-4, 6-3, 7-5 #Wimbledon pic.twitter.com/x6WYY4eb4l
Mentre l’attenzione della stampa britannica è incentrata su Jack Draper, ecco il sussulto della vecchia guardia. Vecchia, si fa per dire. Cameron Norrie, 29 primavere, batte un colpo e dopo aver eliminato Roberto Bautista Agut, fa fuori anche Frances Tiafoe. Rispetto allo spagnolo, quello dell’americano è uno scalpo più blasonato considerando che rappresenta la testa di serie numero 12 dei Championship. Una partita in salita per il beniamino del pubblico, che ha vissuto la propria sliding doors a precisamente nel nono game del secondo set. Sotto 1-0 nel punteggio, il semifinalista dell’edizione 2022 è andato ad un passo dal ritrovarsi in svantaggio di due set quando il punteggio era fermo sul 4-4 e 0-40. 3 palle break che gridano vendetta per Big Foe, mentre hanno rappresentato linfa nuova per il nativo di Johannesburg che da lì in poi ha cambiato registro e nel game successivo ha rimesso addirittura il match in parità sull’1-1.
Rimesso in piedi il match, Norrie ha tutta l’intenzione di dare seguito agli spunti della sua rimonta. Il terzo e il quarto set condividono la stessa ossatura, con il britannico a festeggiare in entrambi i casi: 6-3 e 7-5. Un canovaccio che vede il classe 1995 prendere l’iniziativa, salvo essere raggiunto dell’americano con l’immediato contro break. Dopo un paio di game di equilibrio, è di nuovo Cameron a essere più lucido e piazzare la zampata decisiva. Quella dell’undicesimo game del parziale decisivo sancisce il break che funge da preambolo al 7-5 finale, chiosa di un faticoso set durato la bellezza di un’ora. Tiafoe incassa la quarta sconfitta su sei nei confronti diretti con Norrie.
A.Mannarino b. V.Royer 6-4 6-4 5-7 7-6(1)
Nonostante la carriera tennistica completamente diversa, sia Mannarino che Royer si presentano a Wimbledon con lo stesso biglietto da visita: da qualificato. Adrian dà un calcio ai tredici anni di differenza, batte 3-1 il giovane connazionale e fa suo un derby francese che gli regala il terzo turno a Wimbledon. Semmai ve ne fosse bisogno, il classe 1988 ribadisce ancora una volta che a Church Road si è sempre sentito a suo agio, mettendo nel mirino quegli ottavi di finale raggiunti tre volte in carriera. Non sfigura Valentin che dopo la buona prova con Tsitispas, era sopra 2-0 prima del ritiro del greco, cerca di mettere fino alla fine il bastone tra le ruote al collega più esperto, con il sussulto nel quarto set che poteva minare qualche certezza. Onde evitare ciò, Mannarino è protagonista di un tie break magistrale nel quarto set che chiude i giochi con il punteggio di 6-4 6-4 5-7 7-6(1)
N.Jarry b. L.Tien 6-2 6-2 6-3
La partita meno combattuta del primo troncone di sfide previste all’All England Club, posticipate di qualche ora causa pioggia. Nicolas Jarry domina in lungo e in largo un Learner Tien inaspettatamente arrendevole dopo i buoni segnali intravisti a Maiorca con la semifinale raggiunta a scapito di Ben Shelton. Sono solo sette i game racimolati dallo statunitense contro il cileno che dopo un periodo difficile, ha tutta l’intenzione di risalire dall’attuale numero 143 del ranking. 6-2 6-2 6-3 in un’ora e trentanove di gioco per un match senza storia, con il sudamericano che nei propri turni al servizio è stato implacabile lasciando che l’americano si avvicini massimo a 30. Sarà tutt’altra solfa nel prossimo turno, quando troverà Joao Fonseca dall’altro lato della rete.
[17] K.Khachanov b. S.Mochizuki 1-6 7-6(7) 4-6 6-3 6-4
Soffre, molto più del previsto ma alla fine evita lo scivolone. Karen Khachanov lascia per strada due set prima di avere la meglio su Shintaro Mochizuki, con il giapponese che vende cara la pelle per quasi quattro ore. Partenza shock per il russo che rimane negli spogliatoi, rimediando un 6-1 che rappresenta più di un’avvisaglia sul pomeriggio complicato che lo aspetta. Il moscovita decide di rimboccarsi le maniche, ma più volte non riesce a chiudere un secondo set che fa suo solo dopo il verdetto del tie break. Sull’1-1 il peggio sembra essere passato, ma il nipponico decide di prendersi i riflettori a scapito del numero 20 del ranking che viene messo alle strette: 2-1 Mochizuki. Karen continua ad annaspare maledettamente, e tra primo e quinto game deve salvare in totale tre palle break, prima che la partita possa svoltare in suo favore. Quando la figuraccia sembra essere servita, il numero 17 del seeding inizia a macinare gioco e ad essere aggressivo. La resistenza del giocatore del Sol Levante comincia a scricchiolare, cede 6-3 e rimanda i giochi al quinto. Il numero 144 del ranking, nonostante la sconfitta farà un bel salto in avanti, accusa il colpo e si fa strappare il servizio in apertura. Khachanov non sbanda più ed evita la buccia di banana, approda al terzo turno dove affronterà Nuno Borges.