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Wimbledon, Tsitsipas: “Sento di non avere risposte, ho provato di tutto”

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Stefanos Tsitsipas non se la sta passando bene. Scivolato ben oltre la ventesima posizione in classifica, il 26enne greco non sta riuscendo a trovare continuità nei suoi risultati. Complice anche un infortunio alla parte bassa della schiena con cui sta convivendo oramai da quasi due anni e che nelle ultime ore lo ha costretto a ritirarsi al primo turno di Wimbledon, dopo che il francese Valentin Royer aveva vinto facilmente i primi due set. Di questo e del periodo che sta vivendo, l’ex numero 3 al mondo ne ha parlato in conferenza stampa dopo la partita.

D: Puoi dirci semplicemente cos’è successo in campo?
Stefanos Tsitsipas: “E’ difficile da descrivere. Sto combattendo molte battaglie in questi giorni. È molto doloroso vedermi in una situazione così. Una cosa che odio veramente fare è ritirarmi o fermare un incontro. Non mi sono mai immaginato che potessi essere in una situazione del genere, che non accadeva dalle Finals di Torino del 2023. Da quel momento sento che il mio corpo sia diventato fragile e sto combattendo una guerra, che è quella di sentirmi sano e a mio agio arrivando ai limiti. Non so, sento di non avere risposte. Ho provato di tutto. Ho fatto un lavoro incredibile con il mio fitness coach, con il mio fisioterapista, massimizzando tutto quello che potevo. Al momento quindi non ho risposte. Non so cosa fare.

D: Come stanno procedendo i tuoi allenamenti con Goran (Ivanisevic, suo nuovo coach dalla stagione su erba, ndr)?
Stefanos Tsitsipas: “Lui è grandioso, stiamo trascorrendo buon tempo assieme. Sono molto deluso di non aver potuto mostrare in campo il mio potenziale nel modo in cui avrei meritato. Non è facile. Sento come se, nonostante lui mi stia dando la più grande quantità di fiducia possibile, se non mi sento a mio agio e bene con me stesso e il mio corpo, non possa dimostrare davvero nulla.

D: Come ti stavi sentendo per l’inizio del torneo? Pensavi potesse andare così?
Stefanos Tsitsipas: “Stavo giocando del buon tennis, ero felice del modo in cui lo stavo facendo. Sentivo di avere buone chance qui a Wimbledon. Non so cos’altro dire. Sto ancora cercando di capacitarmi di cosa sia successo.

D: E fisicamente?
Stefanos Tsitsipas: “A livello fisico c’è stato un giorno in cui non mi sono sentito bene. Mi ha creato molta frustrazione, molta incertezza, molti perché, come e quando. Probabilmente è la situazione più difficile a cui io mi sia mai affacciato, dato che è un problema persistente che non sembra scomparire né svanire più di tanto. Io, come persona, ho un limite a un certo punto; quindi, dovrò avere una risposta definitiva su cosa vorrò fare e non nei prossimi mesi. Sarà tosta, ma se vedo che tutto continuerà a procedere in questa traiettoria, non vedo perché dovrei competere. Se non sono sano, e ho parlato di questo aspetto già molte volte, allora la tua vita tennistica diventa infelice”.

D: Qual è stato il problema di oggi nello specifico?
Stefanos Tsitsipas: “Sono piuttosto sicuro che, se guardassi alle Finals di un paio di anni fa contro Holger, capiresti che quello è un infortunio che non può essere preso alla leggera, perché comunque il tennis è uno sport rotazionale e se non riesci a ruotarti, allora non c’è motivo per cui tu dovresti giocare. È qualcosa con cui convivo da anni ormai: riguarda la parte bassa sinistra della schiena. È esattamente quello che sta passando Arthur Fils in questo periodo, dopo che ha giocato al Roland Garros. Credo che questo possa essere un infortunio davvero complicato”.

D: È un qualcosa che si potrebbe aggiustare con una pausa o magari un’operazione chirurgica? È una possibilità?
Stefanos Tsitsipas: “No, un’operazione chirurgica non è sicuramente un’opzione, anche perché il danno ormai è già fatto. È una questione molto sfortunata, perché ricordo di aver detto a me stesso che qualcosa di brutto poteva comunque accadere quando giochi così tante settimane di fila. In quel periodo della stagione ho avuto un piccolo esaurimento quando sono andato a giocare la Coppa Davis e poi in Cina qualche settimana dopo. Non avevo giocato bene allo US Open, ma mi stavo comunque allenando tanto. Ed è in quel periodo che questa cosa mi è successa. Giusto per rendervi partecipi di quanto il tour possa essere dispendioso per il tuo corpo.

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