Wimbledon, Sinner parte bene: netta vittoria contro Nardi, ora Vukic
[1] J. Sinner b. L. Nardi 6-4 6-3 6-0
Il tennis non segue leggi scritte aprioristicamente e queste prime giornate di Wimbledon ce lo stanno raccontando: tante le sorprese, moltissime le uscite di scena di teste di serie titolate e coronate. Vuoi la tensione del primo turno, vuoi il caldo asfissiante di una Londra in tal senso irriconoscibile e, nel caso specifico, vuoi le tante troppe voci che ultimamente sono seguite ad una piccola rivoluzione nel suo team; ecco perché l’ esordio di Jannik Sinner con Luca Nardi, poteva nascondere insidie che andavano oltre un certo tipo di retorica. Il messaggio però è stato chiaro: non c’è spazio per esitazioni, né per preoccupazioni. Jannik Sinner lo sa bene. Con la compostezza di chi ha imparato a domare le pressioni, l’altoatesino supera al primo turno con il punteggio di 6-4 6-3 6-0, in un’ora e 48 minuti di gioco. Un derby tricolore che non sarà particolarmente ricordato per il tennis espresso, ma che il uno del ranking ha risolto con ordine crescente, partendo con attenzione, accelerando nei momenti chiave, e finendo col dominare.
Nardi, classe 2003 e per la prima volta sul Centrale, ha provato a opporre la leggerezza del suo talento e la spregiudicatezza dei suoi colpi a un avversario che oggi gli ha fatto intravedere il livello cui si deve ambire per stare stabilmente nei piani alti. Qualche fiammata nel primo set, un paio di giochi strappati nel secondo, ma poi il buio: Sinner si è preso il terzo set con autorità, con un parziale netto e senza sbavature.
Sinner avanza così al secondo turno, dove troverà Aleksander Vukic, ma più che l’avversario, a contare sarà l’atteggiamento. E quello mostrato oggi, sotto il sole cocente di Londra, è esattamente quello che ci si aspetta da un numero uno
Primo set: Nardi c’è, ma vince Sinner
L’approccio alla partita è da numero uno del mondo. Sinner entra in campo con il piglio di chi vuole subito mettere le cose in chiaro. Il game d’apertura è autoritario: tre errori di Nardi e un bel punto chiuso a rete portano Jannik sull’1-0 senza troppi convenevoli. Nardi non si scompone, anzi… nel secondo gioco si fa coraggio, resiste a due break point grazie anche ad alcuni errori dell’altoatesino, e chiude con un bellissimo dritto lungolinea che vale l’1-1. Il pubblico si scalda: c’è partita.
Nel terzo game Sinner alza i giri del motore: ace, volée vincente, servizio potente. È un 2-1 che sa di avvertimento, ma Nardi, con quel suo tennis naturale e imprevedibile, tiene botta. Equilibrio che mantenuto anche nel quarto game: Nardi parte aggressivo, si issa sul 15-40, e chiude il game con un bel dritto.
L’equilibrio però dura poco. Nel quinto game, Nardi parte bene ma incappa in qualche forzatura di troppo: due errori consecutivi col dritto regalano un nuovo vantaggio a Sinner. Jannik ringrazia e si riporta avanti 3-2, ma anche lui non è impeccabile: nel sesto gioco pasticcia con il rovescio e con il dritto, e Nardi ne approfitta. 3-3, in un primo set che si fa sempre più combattuto.
Si continua a servire bene: Sinner tiene a zero il settimo gioco, grazie anche a un altro ace, mentre Nardi, al servizio nell’ottavo game, si complica la vita da solo con due doppi falli consecutivi. È un momento delicatissimo: Sinner ha due palle break, ma spreca malamente la prima con un rovescio fuori misura. Nardi respira, trova anche un ace, e 4-4 salvato con grande orgoglio.
Nel nono game Sinner non sbaglia nulla: altri due ace (cinque nel set), aggressività costante e un dritto in spinta che costringe all’errore l’avversario. 5-4 per lui, e si capisce che il momento della verità è alle porte.
Il decimo game è uno dei più intensi del set. Sinner va subito avanti, si guadagna due set point. Sul primo, Nardi trova un dritto vincente da applausi. Ma sul secondo, si assiste a uno scambio furibondo, il più lungo e spettacolare del parziale: scambi diagonali, accelerazioni incrociate, un rovescio di Sinner che pizzica la riga e Nardi che risponde colpo su colpo. Alla fine, è proprio il pesarese a sbagliare, mandando fuori di un soffio un rovescio in allungo. Millimetrico. Sfortunato, ma da applausi.
È il punto che decide il set. Sinner alza il pugno, Nardi lascia il campo per il cambio campo con la testa alta: è 6-4 per Sinner dopo 46 minuti.
Secondo set: subito il break, per Sinner in discesa
Il secondo set si apre nel segno della continuità per il numero uno del mondo. Dopo un primo punto regalato da un rovescio lungo, Sinner alza subito il livello del pressing: costringe Nardi a tre errori consecutivi e chiude il game con un servizio potente che l’avversario non riesce nemmeno a toccare. È l’1-0, costruito con ordine e precisione.
Il momento-chiave arriva subito dopo. Nardi, al servizio nel secondo game, accusa qualche esitazione di troppo. Un dritto largo, un errore di rovescio, e il game si fa subito complicato. Sinner è rapido a fiutare l’occasione: pareggia sul 30-30 con un colpo in spinta, piazza poi un dritto vincente per ottenere la palla break e chiude con un altro errore del pesarese. È break; 2-0 in un attimo, con Sinner che comincia a mostrare la differenza di cilindrata.
Il terzo gioco è un monologo. Sinner serve con grande fluidità, Nardi rincorre senza riuscire a ribattere con efficacia. Tre errori in serie del classe 2003 — due dritti e un rovescio fuori misura — regalano tre palle game al numero uno. Jannik mette il punto esclamativo con un ace centrale. È 3-0, ed è tutto in discesa per l’altoatesino.
Nel quarto game, però, si rivede il miglior Nardi. Un dritto profondo, un rovescio incisivo e una splendida volée di tocco gli valgono il 40-15. Sinner sbaglia un dritto in uscita dal servizio e concede finalmente un gioco all’avversario. È 3-1, ma il set sembra già aver preso una direzione precisa.
Nel quinto gioco, Sinner riparte con la consueta solidità. Gli errori, questa volta, sono di Nardi, che sbaglia in spinta e in manovra. Sul 30-0, però, Sinner sbaglia un rovescio e poi un doppio fallo rimette in discussione il game (40-30). Ma la sensazione è che, anche nei momenti in cui vacilla leggermente, l’altoatesino mantenga sempre il controllo del ritmo e dello scambio. Il punteggio dice 4-1, e la partita è saldamente nelle sue mani. Nel sesto gioco si arriva al 40 pari tra, vincenti di dritto e rovescio, ace e qualche gratuito di troppo: Nardi è bravo a tenere il punto grazie a due errori di Sinner, uno di questi, il primo, un gratuito di dritto. È 4-2 Sinner. Nel settimo gioco, la consueta regolarità di Sinner ha la meglio: o sono vincenti o inducono Nardi all’errore, il risultato è che Sinner vince il game e si porta 5-2. Nardi però non molla, nonostante la responsabilità di un singolo errore in battuta possa portare il numero 1 del mondo alla vittoria del set. Resta solido e tiene il servizio nonostante il 40 pari, costringendo Sinner ad un errore di rovescio che dà a Nardi il punto del 5-3. Sinner sul servizio ha la possibilità di chiudere il secondo set e lo fa: tre prime incisive, che costringono a tre errori in risposta Nardi e un ace, danno il game decisivo a Sinner per il 6-3 finale. Il set si chiude in 38 minuti di tennis essenziale, non particolarmente brillante in una Londra rovente per il caldo.
Terzo set: Sinner chiude la pratica
La partita sembra ormai indirizzata e la logica conseguenza è il break iniziale di Sinner grazia a due opportunità conquistate grazie ad una pressione in risposta sempre più asfissinate, ma Nardi grazie a due vincenti di dritto a salvare la situazione. Sul 40 pari però è Sinner ad accellerare mettendo ancora una volta in difficoltà Nardi grazie a due risposte che inducono all’errore Nardi. È il break dell’1-0. Dopo un game piuttosto semplice al servizio, nel terzo game arriva nuovamente il break per Sinner, questa volta a zero. Emblema del fatto che non ci sia più match. Tra una serie di dritti vincenti e qualche errore di troppo, da parte del pesarese, il set scivola via verso quella che è la naturale fine di un parziale senza storia, senza alcuna possibilità di replica. Sinner, con la forza dominante del numero 1 al mondo chiude con un servizio vincente in 1h e 48 minuti di gioco.