WTA Bad Homburg: Paolini, contro Swiatek sono ancora dolori. Prima finale su erba per la polacca
[4] I. Swiatek b. [2] J. Paolini 6-1 6-3
Continua il filotto di vittorie di Iga Swiatek ai danni di Jasmine Paolini, giunta alla quinta sconfitta consecutiva contro l’ex numero uno del mondo, eccellente per tutta la durata della semifinale di Bad Homburg, dove, col punteggio di 6-1 6-3 in suo favore, si è regalata la prima finale della carriera sul manto verde. Iga sfiderà la vincente del match tra Noskova e Pegula.
Primo Set: Assolo polacco. Jasmine porta a casa un solo game
Iga parte subito in quarta e in risposta aggredisce una Paolini che non ha il tempo di uscire dal servizio. Arrivano due palle break che la polacca converte per passare in vantaggio (1-0). L’ex numero uno continua ad aggredire in risposta Jas, impreparata nel contrattacco e in ritardo con l’impatto. Iga sembra essere sul punto di breakkare ancora l’azzurra, che questa volta reagisce con due schegge di rovescio, evitando il doppio svantaggio e restando in scia a Swiatek. Eccessivamente rapidi i turni di battuta della polacca, continuamente travagliati, invece, quelli di Jasmine, sprofondata ancora una volta a causa di un maldestro doppio fallo. Il pressing della numero 4 del seeding è asfissiante: dal centro, Iga muove con grande facilità Paolini, costretta a cedere per la seconda volta il servizio. Mentalmente, Jas ne risente, crollando verticalmente nell’ultimo game del set, conquistato da Swiatek per 6-1.
Secondo Set: Paolini parte bene, ma Swiatek ne ha di più
Si intravedono dei rari gratuiti da parte di Swiatek, che risveglia una Paolini scossa dal pallido primo set, e adesso tornata a regime. Jasmine strappa finalmente il servizio all’avversaria, ma il suo vantaggio dura un battito di ciglia, e la polacca torna ad essere più rognosa che mai nei due giochi successivi, piazzando dei rovesci millimetrici che lasciano di sasso Paolini. Per l’azzurra diventa un mestiere complicato contenere il tennis cinico e chirurgico di Iga, che quest’oggi non lascia nulla di intentato. Nel sesto gioco, Swiatek suona la carica, siglando il break che le regala la prima finale sull’erba in carriera.