Match Fixing: il TAS accoglie parzialmente il ricorso di Musialek, che era stato radiato nel 2023
Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha parzialmente accolto il ricorso dell’ex tennista francese Alexis Musialek, che nel 2023 era stato squalificato a vita dal tennis: nell’agosto di due anni fa, infatti, l’International Tennis Integrity Agency (ITIA) lo aveva condannato alla radiazione da tutte le competizioni e attività correlate al tennis (giocare, allenare, assistere), comminandogli inoltre una multa di 50mila dollari. Musialek era stato riconosciuto colpevole di 39 violazioni del Tennis Anti‑Corruption Program (TACP), truccando in particolare l’esito di 9 incontri tra il 2016 e il 2018 in cambio di denaro. Era stato inoltre dichiarato colpevole per aver ostacolato l’indagine dell’ITIA, rifiutandosi di fornire prove. Ai tempi si trattò dell’ultimo caso in ordine di tempo emerso da una serie di investigazioni condotte dall’ITIA insieme alla forze dell’ordine del Belgio.
Il collegio arbitrale ha però annunciato – proprio oggi – di aver annullato 16 infrazioni delle 39 infrazioni per corruzione accertate in primo grado: la decisione del TAS ha comportato, di conseguenza, la riduzione della squalifica di Musialek da un’interdizione a vita a una sospensione di 10 anni. La multa a carico del giocatore resta invece invariata a 50.000 dollari.
Il periodo di ineleggibilità del giocatore francese – classe 1988 e un best ranking di numero 255, raggiunto nel 2015 – è iniziato il 5 agosto 2023, data in cui la decisione di primo grado è entrata in vigore, e terminerà dunque il 4 agosto 2033.
Durante tale periodo, Musialek non potrà partecipare, allenare o assistere ad alcun evento tennistico autorizzato o sanzionato dai membri dell’ITIA (ATP, ITF, WTA, Tennis Australia, Fédération Française de Tennis, Wimbledon e USTA) o da qualsiasi federazione nazionale.