ATP Queen’s: Draper cede alla tensione. Lehecka si impone in tre set e sfida Alcaraz per il titolo
La finale del Queen’s vedrà contrapposti Carlos Alcaraz e Jiri Lehecka, vittoriosi rispettivamente su Roberto Bautista Agut e Jack Draper. Per lo spagnolo si tratta della quinta finale consecutiva e cercherà il terzo titolo di fila. Dopo una stagione trionfale sulla terra battuta, anche l’erba si conferma superficie congeniale al gioco di Carlos, che dal 2023 ha vinto 24 match su 25 sui prati, dalla vittoria proprio al Queen’s nel 2023. L’unico a battere il murciano negli ultimi due anni sul verde è stato Jack Draper, su questi campi lo scorso anno. E non ci sarà rivincita. Il britannico è stato sconfitto in tre set da Lehecka. Il numero 30 ATP è il secondo ceco a raggiungere la finale al Queen’s, dopo Ivan Lendl, bicampione del torneo nel 1989 e nel 1990, quando il Paese si chiamava ancora Cecoslovacchia e prima che il fuoriclasse di Ostrava ottenesse la cittadinanza statunitense.
[1] C. Alcaraz b. R. Bautista Agut 6-4 6-4
Carlos Alcaraz centra la quinta finale consecutiva – a Madrid era stato costretto al forfait – battendo il connazionale Roberto Bautista Agut con un doppio 6-4. Il murciano ha giocato una partita di grande attenzione e accortezza tattica. Al servizio è stato pressoché perfetto: 71% di prime in campo e 15 ace, con una sola palla break concessa. Per Bautista il torneo rimane positivo e anche in semifinale non ha sfigurato, sebbene le armi a sua disposizione non siano state abbastanza incisive per mettere in difficoltà il numero 2 del mondo.
Primo set: Alcaraz amministra il break di vantaggio
Bautista Agut, reduce da una prova maiuscola al servizio contro Holger Rune, si trova costretto a fronteggiare due palle break nel primo game, ma si salva ottimamente. Nel terzo gioco riemergono i problemi in battuta per Roberto e questa volta è costretto a cedere il turno alla seconda chance, grazie a una smorzata puntuale di Alcaraz, dopo aver annullato la prima palla break chiudendo a rete. Sul 2 a 1 in suo favore, Carlos si trascina ai vantaggi, ma la suo servizio oggi lavora nel migliore dei modi e può allungare nel punteggio. Bautista non sfigura nel primo set, anche se il suo tennis geometrico si rivela scarsamente efficacie contro il numero 2 del mondo. Sul 5 a 3 il campione di Murcia può servire per il primo parziale, avendo concesso pochissimo nei suoi turni. Carlitos chiude per 6-4, con 9 ace, 18 vincenti e alcuni dei soliti colpi da highlights, come una volée bassa di rovescio giocata con i piedi sulla linea laterale sul set point.
Secondo set: ad Alcaraz basta un break per prendersi la finale
In apertura di secondo set, Bautista si salva ai vantaggi, dimostrando di volersi giocare le proprie carte e non lasciare niente di intentato. Alcaraz si conferma in giornata positiva al servizio e continua a non concedere palle break al connazionale. È nuovamente il numero 51 ATP a regalare chance nel terzo gioco. Roberto rispedisce al mittente il tentativo della prima forza del seeding con una smorzata in uscita dal servizio, su una risposta non colpita bene. Alcaraz bissa l’occasione di break sul 2 pari e stavolta se lo prende con un’accelerazione in lungolinea di diritto che lascia fermo Bautista. Per il 37enne forse iniziano a farsi sentire sulle gambe le maratone dei turni precedenti e incappa in qualche errore di troppo. A sorpresa nell’ottavo gioco arriva per Bautista la prima palla break dell’incontro. Riesce a fare partire lo scambio e a comandare, ma poi tenta di finalizzare con un rovescio lungolinea in contropiede, lungo di poco. Carlos si porta sul 5 a 3 e si garantisce la possibilità di servire per il match. In questo frangente l’ex numero 1 al mondo si macchia di qualche leggerezza, come un diritto insaccato in rete da metà campo, ma mette fine alla partita al primo match point, con un diritto sulla riga.
J. Lehecka [2] b. J. Draper 6-4 4-6 7-5
Jack Draper manca la finale davanti al suo pubblico. Il britannico, testa di serie numero 2, si arrende a Jiri Lehecka in tre set, 6-4 4-6 7-5, dopo 2 ore e 8 minuti. Il ceco, che era sotto per 2 a 1 nei testa a testa, ha sfoderato una grande prova al servizio nel primo e nel terzo set, impreziosita da soluzioni a rete e di tocco che hanno spiazzato completamente l’avversario. Draper non è mai riuscito a trovare il suo miglior tennis durante tutto il torneo e oggi non ha fatto eccezione. Lui, che proprio sull’erba aveva vinto il suo primo titolo in carriera, a Stoccarda lo scorso anno. Per il britannico la tensione e il nervosismo sono stati nemici invincibili, bloccando il suo braccio e la sua mente nei momenti decisivi. Nel primo set Draper si è tenuto a galla grazie alla prima di servizio, con cui ha raccolto il 100% di punti, pur servendone solo il 46%. Il ceco ha tentato di non dare ritmo al numero sei del mondo, evitando che potesse comandare con il diritto e sprigionare il famigerato lungolinea. Jiri Lehecka, numero 30 ATP, giocherà la sua prima finale su erba, riportando la Repubblica Ceca all’ultimo atto di un torneo sul verde dai tempi di Tomas Berdych.
Primo set: inizio in sordina per Draper, a Lehecka basta un break per portarsi avanti
Inizia male la sua semifinale Jack Draper, già in avvio sollecitato al servizio da un Lehecka subito solido e concentrato, che a freddo ha una palla break, convertita grazie a un doppio fallo dell’avversario. Jack nel primo game mette a segno due ace, ma commette anche quattro errori decisivi. Il britannico appare poco reattivo sulle gambe e in difficoltà, soprattutto dalla parte del diritto, forse anche vittima della tensione di giocarsi una partita importante davanti al pubblico di casa. Si tiene comunque a galla con la prima di servizio e rimane a contatto nel punteggio. Lehecka approfitta della poca brillantezza del numero 6 ATP e, implacabile al servizio, si tiene stretto il break capitalizzato a inizio match, in quella che costituisce la sola e unica palla break del primo set. Con il passare dei giochi, Draper sembra sciogliersi e iniziare a trovare ritmo con i propri fondamentali, pur senza impensierire il ceco nei propri turni di battuta. Nell’ottavo game Jiri attraversa il primo momento di leggera difficoltà al servizio. Con un doppio fallo si ritrova 15-30, ma poi risale la china con la battuta potente e precisa, che serve con continuità sopra i 220 km/h. Sul 5-4 Lehecka serve per il primo set e, dopo aver conquistato i primi due 15, smarrisce la prima. Sul 30-15, Draper ha l’opportunità di far partire lo scambio su una seconda di servizio, ma non riesce a rispondere in campo. Il ceco si prende il parziale con il punteggio di 6-4.
Secondo set: nonostante le numerose occasioni sfumate, Draper trascina il match al terzo
Nel secondo set Draper cerca di partire nella maniera inversa rispetto alla prima frazione di gioco, cercando di caricarsi anche a parole per iniziare la missione rimonta. Nel secondo gioco, si porta 30 pari sull’inscalfibile servizio di Lehecka, ma, su una smorzata del ceco, sbaglia la direzione del recupero, vanificando la possibilità di issarsi a palla break. Le chance, tuttavia, per il britannico arrivano tutte insieme nel quarto game. Sono tre i break point offerti da Jiri, che si dimostra coraggioso nell’annullare le possibilità una dopo l’altra. Per Jack c’è anche una quarta opportunità di togliere la battuta all’avversario, ma il ceco serve un ace. Quella che nel primo set era considerabile tensione, nel corso di questa frazione di gioco si tramuta in nervosismo assoluto, complici le tante occasioni sfumate. Sul 2 pari Draper torna a concedere palla break, ma Lehecka stecca la risposta, con le imprecisioni che dal lato del numero 30 del mondo sono aumentate. Ce n’è immediatamente un’altra e Jack si prende la parità con uno scambio giocato sullo stretto, in cui ha la meglio sorprendendo l’avversario sul contropiede. Nel sesto gioco, nella terza circostanza consecutiva, c’è nuovamente la possibilità di perdere la battuta e per l’ennesima volta il ceco ne esce con il servizio. Quando si ritrova a battere per allungare il set, Lehecka gioca un game pieno di errori e regala a Draper due set point. Al 23enne di Sutton basta il primo: con un recupero di rovescio sulla riga rimette tutto in parità.
Terzo set: l’equilibrio è il protagonista, ma Lehecka la spunta al fotofinish
Dopo un secondo parziale infarcito di svariate opportunità, il terzo e decisivo set è caratterizzato per lunghi tratti da un equilibrio che sembra infrangibile. Le occasioni da entrambe le parti difettano e le pulsazioni aumentano con l’approssimarsi della fine del match. Draper, che sin dal suo ingresso sulla Andy Murray Arena non ha celato la tensione, si irrigidisce e inizia con scelte insolite, a cui è poco avvezzo – e si vede. Nel nono game si ritrova 15-30, ma, con una seconda rischiosa e rischiata quanto basta, risolve i problemi. Nel successivo game al servizio, il britannico conferma la confusione di cui è vittima da qualche minuto a questa parte e persevera nella ricerca di soluzioni che si rivelano erronee. Sotto 15-40 Lehecka, con un gran rovescio dal centro, si prende il break e la possibilità preziosa di poter servire per il match. Draper sfoga tutta la rabbia sui tabelloni, arrivando a farsi sanguinare un ginocchio, dimostrando quanto tenesse a questo torneo. Il ceco chiude con due perentorie prime di servizio.