ATP Halle, Bublik scherza su Sinner: “I got him guys”. Poi si fa serio: “Non pensavo di poter vincere”
Alexander Bublik sta vivendo uno dei momenti più maturi e incisivi della sua carriera. Dopo un ottimo Roland Garros, dove aveva conquistato una splendida vittoria in cinque set contro Jack Draper (n°5) agli ottavi e aveva poi messo in seria difficoltà lo stesso Sinner nei quarti — raggiungendo per la prima volta in carriera i quarti di finale in un torneo del Grande Slam — il kazako conferma il suo stato di forma sull’erba di Halle, battendo proprio il numero 1 del mondo. Un’impresa che lo rende il primo giocatore diverso da Alcaraz a superare l’azzurro da agosto 2024.
Fedele al suo stile istrionico ma sempre più solido, Bublik ha celebrato sui social con autoironia: “I got him guys”, ma dietro il sorriso si nasconde un tennista finalmente maturo, capace di alternare brillantezza e concretezza, servizio e consapevolezza tattica. Un Bublik nuovo, e non solo per modo di dire.
“Che vittoria! Non pensavo di poterlo battere”
Bublik inizia con sincero stupore: “Ho continuato a servire, ho cercato di essere decisivo nei momenti importanti. Ho cercato di recuperare tutto quello che potevo. Voglio dire, Sinner è un giocatore incredibile, non pensavo di poterlo battere. Se avessi avuto qualche occasione e l’avessi sfruttata bene, continuando a servire bene, avevo sicuramente più possibilità rispetto al Roland Garros. Sono rimasto lì. Ho cercato di rispondere il più possibile e di fare ace così la palla non tornava indietro. Ha funzionato davvero bene.”
“Servizio costante: la chiave su erba”
Riguardo al come si affronta il miglior giocatore del mondo: “Onestamente non lo so. Sono rimasto lì. So di cosa sono capace. So che posso rimandare indietro qualche risposta. È una superficie molto veloce. Mi ha dato un’occasione. Ho fatto un diritto incredibile per brekkarlo nel terzo set. Poi ho semplicemente continuato a servire. Sull’erba, se perdi il servizio, può diventare piuttosto difficile. Non sono uno che perde spesso il servizio. Ho continuato a servire e a metterlo in situazioni scomode e ha funzionato bene”. Strategia chiara: mantenere la battuta, mettere Sinner sotto pressione e capitalizzare ogni opportunità.
Bublik realista e maturo: “Non sono più il giocatore di due anni fa”
Con il morale alle stelle dopo la vittoria più prestigiosa della sua carriera, Alexander Bublik guarda già avanti. Nei quarti affronterà Tomas Machac, ma sa che il torneo è tutt’altro che finito. Ai microfoni di Sky Sport Tennis, il kazako ha mostrato sorprendente lucidità, tra ambizione e consapevolezza del momento: “Se ho una chance di battere il numero uno del mondo, forse è proprio in questi tornei, tra uno Slam e l’altro. Ho giocato contro di lui due settimane fa ed era uno Jannik diverso. È la mia prima vittoria contro un numero uno del mondo, me la prendo volentieri. Ma ora devo andare avanti, perché mi aspetta un altro match”.
Un Bublik diverso, come lui stesso sottolinea: “Sono cresciuto. Succede, per fortuna. Non sono il Bublik che avete conosciuto due o tre anni fa. Cerco di giocare bene, perché se giochi bene puoi giocare di meno, e se giochi di meno stai più tempo a casa. Molto semplice. Per questo prendo tutto più seriamente: se ho la chance di vincere un match, me la prendo e do il massimo“. Parole che raccontano un’evoluzione personale e professionale: meno showman, più concreto. E quando gioca così, l’erba diventa il suo terreno ideale.