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WTA Berlino: Sabalenka, il secondo giorno è quello buono. Vondrousova elimina anche Shnaider, cade Gauff

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La quarta giornata di gare al Berlin Open Ladies registra la caduta di Coco Gauff e il passaggio del turno di Aryna Sabalenka.

[Q] Xin. Wang b. [2] C. Gauff 6-3 6-3 (in collaborazione con Beatrice Becattini)

Sfuma molto presto l’ipotesi di un nuovo scontro al vertice del circuito WTA al Berlin Ladies Open tra Sabalenka e Gauff dopo la finale di Parigi: la ventunenne newyorchese è protagonista di un esordio quantomeno sottotono ed esce subito per mano della tennista cinese Xinyu Wang. La numero 49 del ranking ha potuto esercitarsi con profitto sulla superficie passando due turni delle qualificazioni, il secondo dei quali ai danni della due volte finalista di Wimbledon ora uscita della top 60, e il primo step del main draw. Gauff, al suo primo impegno sul verde, ha senza dubbio patito la freschezza della rivale ma anche la sua poca voglia di reagire dopo l’insuccesso nel primo set.

Sarebbe ingeneroso dire che la ragazza cinese ha vinto per gli errori della campionessa del Roland Garros, e senz’altro Coco eviterà di farne menzione in conferenza stampa, ma è chiaro che le imprecisioni di Gauff hanno avuto il loro peso. Più che altro, è stata la scarsa disposizione dell’atleta statunitense all’impegno dopo aver constatato che Xinyu l’avrebbe comunque spinta a giocare al meglio per passare il turno.

Gauff parte subito in modo deficitario al servizio, concedendo due palle break, anche se riesce comunque a salvarsi. La cinese gestisce i propri turni di battuta senza particolari problemi e anche in risposta trova sempre la via per mettere pressione alla numero 2 del mondo. Nel settimo gioco arriva il break in favore di Wang: alla prima delle tre chance consecutive la 23enne di Shenzhen sfrutta il diritto ballerino di Coco, che, in uscita dal servizio, termina largo.

Sul 5 a 3 Gauff cede nuovamente la battuta e, di conseguenza anche il set, senza aver avuto neppure una palla break. Nel primo parziale la prima di servizio della statunitense latita – con una percentuale del 38% – e la seconda è terra di conquista per Wang – sono solo otto su 21 infatti i punti ottenuti con il secondo servizio da Gauff.

Nel secondo parziale Coco ha l’unico sussulto degno del suo rango, ottenendo un break importante nel terzo game; Gauff non riesce però a difenderlo; Wang, infatti, annulla lo svantaggio sul 2-3 e da lì la sua corsa non si arresta più e la porta fino ad un nuovo 6-3, che la proietta ai quarti di finale contro Paula Badosa. Gauff ha palesato poca reattività in uscita dal servizio e qualche scelta discutibile sul verde, come una palla corta mal calibrata perché giocata in opposizione a un fendente piuttosto veloce e profondo della rivale. Il capitombolo di inizio stagione sui prati è tutt’altro che una sorpresa, brava Wang a presentarsi al meglio per sfruttarlo e proseguire nel torneo.

E. Rybakina b. K. Siniakova 6-4 7-6(5) (Beatrice Becattini)

Elena Rybakina approda ai quarti di finale a Berlino, dove ad attenderla c’è Aryna Sabalenka. La kazaka batte in due set la qualificata Katerina Siniakova, che ha dato filo da torcere alla numero 11 del mondo. La ceca, 74 WTA, è stata in vantaggio in entrambi i set, ma non è riuscita a capitalizzare.

Volgendo lo sguardo ai precedenti – in cui la kazaka era in vantaggio 4-3, ma mai si erano affrontate sull’erba – l’equilibrio è nelle corde della partita, come conferma l’inizio del primo set. Ciascuna delle protagoniste può portare in campo il proprio tennis. La prima a cedere la battuta è Rybakina, che nel quinto gioco non riesce a difendersi. Annullando una palla del contro-break, Siniakova allunga sul 4 a 2, ma la sua tattica inizia a mostrare qualche segno di cedimento. Nell’ottavo gioco, la kazaka si procura altre tre chance di break.

Sulla prima la numero 74 WTA si salva con lo schema servizio-diritto, ma sulla seconda viene beffata da una chiamata che la penalizza. Il suo rovescio incrociato viene giudicato largo, ma occhio di falco corregge la valutazione. Il punto si rigioca e Rybakina si riprende il break con un diritto in avanzamento. Con una serie di quattro giochi consecutivi, poi, Elena conquista il primo set con il punteggio di 6-4. Nell’ultimo gioco, la ceca ha ceduto il secondo turno di battuta di fila, in cui conduceva 40-15.

Nel secondo parziale, Siniakova pone fine alla striscia di Rybakina, strappandole la battuta nel primo game, complici anche due doppi falli. Nel secondo gioco, Katerina salva due palle break e allunga. Che il contro-break fosse solo una questione di tempo lo si era intuito: nel sesto game la kazaka trova il 3 pari. I turni di battuta scorrono senza particolari sussulti, fino al 5 pari quando Siniakova ha due chance di poter andare a servire per il parziale, che non sfrutta per i vincenti di Rybakina.

Il set si conclude al tie-break. Nei primi quattro punti ci sono altrettanti minibreak. In questo frangente, il fattore a fare la differenza non è stato il servizio, bensì il rovescio della kazaka, che le procura quattro punti di fondamentale importanza per poter chiudere 7 punti a 5.

[1] A. Sabalenka b. R. Masarova 6-2 7-6(6) (Beatrice Becattini)

Aryna Sabalenka torna in campo per il secondo set dell’incontro che inaugura la sua stagione sull’erba. Dopo la sospensione con polemica quando era in vantaggio di un set, la numero 1 al mondo impiega un’ora e 14 minuti nella ripresa per battere la qualificata Rebeka Masarova, che sul suo cammino ha eliminato senza perdere un set Sofia Kenin e, nel tabellone cadetto, Maria Sakkari.

Sabalenka inizia il secondo set perdendo immediatamente la battuta, in quella che appare una delle sue giornate no. Nel quarto gioco Masarova si ritrova 0-40, ma con il servizio cancella le tre palle del controbreak. Per la bielorussa c’è un’ulteriore possibilità del 3 a 2, ma la numero 112 WTA si salva nuovamente con la battuta. La svizzera, in questo frangente, serve molto bene, con potenza e traiettorie insidiose, e anche da fondocampo riesce a tenere il ritmo della numero 1 al mondo. Nell’ottavo gioco, tuttavia, torna a concedere palle break. Annulla la prima con il solito servizio vincente, ma sulla seconda Aryna attacca in potenza con il diritto incrociato, per poi chiudere con una bella volée nel campo aperto.

Riagganciata nel punteggio, Masarova pasticcia con alcuni colpi, soprattutto nei pressi della rete, ma nelle due volte che serve per rimanere nel match è brava a prolungare la sua partita fino al tie-break. Sabalenka subisce minibreak nel primo punto, ma se lo riprende e sorpassa. Ripresa sul 4 pari, la bielorussa si prende due match point con due grandi diritti vincenti. La prima palla match è annullata da Masarova con un servizio a uscire, mentre sul secondo è Aryna a regalare la parità all’avversaria con un’accelerazione in lungolinea di rovescio spedita lunga. Sabalenka si guadagna il terzo match point con un vincente di diritto e, questa volta, Masarova commette un disastro, sparando in rete un diritto comodo a metà campo e ponendo fine al suo torneo.

M. Vondrousova b. D. Shnaider 6-3 6-7(3) 6-3 (Beatrice Becattini)

Non si ferma la corsa di Marketa Vondrousova a Berlino. La tennista ceca, scivolata alla posizione numero 164 del ranking, batte in tre set – 6-3 6-7(3) 6-3 – anche Diana Shnaider e approda ai quarti di finale, dove se la vedrà con Ons Jabeur, nella riedizione della finale di Wimbledon 2023. L’unico precedente tra le due risaliva al gennaio di quest’anno, quando a Adelaide la russa beneficiò del ritiro dell’avversaria, infortunatasi avanti di un set.

Vondrousova si dimostra abile nell’adattarsi a una superficie come l’erba, anche se nella partita odierna il servizio non le è stato molto d’aiuto, con percentuali appena sopra il 50%.

Nel primo set anche Shnaider si rende protagonista di una prova non impeccabile in battuta, subendo tre break. Nel game inaugurale dell’incontro Vondrousova strappa subito la battuta alla numero 12 WTA e allunga sul 2 a 0. Diana, tuttavia, riesce a riagganciare l’avversaria, ma nel quinto gioco perde nuovamente la battuta. Sul 5 a 3, chiamata a servire per rimanere nel set, la russa subisce un nuovo break che porta Marketa in vantaggio, con il punteggio di 6-3.

Nella seconda frazione di gioco, Shnaider se la vede brutta: per due volte si trova a inseguire, sotto di un break. In entrambi i casi è brava a riemergere dalle difficoltà e a prolungare il set fino al tie-break, in equilibrio fino al settimo punto. Sul 4-3, infatti, Vondrousova perde i due punti al servizio e la russa può chiudere alla battuta per 7 punti a 3.

Nel terzo parziale il copione si ripete. Shnaider non difende il proprio turno di servizio, ma la vincitrice di Wimbledon 2023 non riesce a capitalizzare il break di vantaggio e viene subito recuperata sull’1 pari. Nel terzo gioco, tuttavia, Marketa trova il break che si rivela decisivo. Sul 5 a 3 la russa serve per prolungare la partita, ma con due doppi falli consecutivi spedisce Vondrousova a match point. La ceca non si lascia scappare l’occasione e aggredisce in risposta, prendendosi il set e la vittoria in due ore e 22.

A. Anisimova b. M. Frech 6-2 4-6 6-3

Amanda Anisimova, ben caricata dalla prima finale in carriera sull’erba, quella del Queen’s della scorsa settimana, è di nuovo nei quarti di finale in una manifestazione sui prati avendo superato Magdalena Frech in tre set 6-2 4-6 6-3. La tennista americana parte subito imponendo il peso maggiore dei colpi di rimbalzo e toglie continuamente il tempo alla rivale, impossibilitata a tenere i piedi sulla riga di fondo dalla profondità del palleggio della numero 12 del ranking. Anisimova coglie il break nel quarto game e non ha particolari problemi a difendere i propri turni in battuta, chiudendo la frazione in poco più di mezz’ora.

L’atleta polacca trova subito in apertura di secondo set il break che le permette di respirare, ma subito Anisimova ritorna con i suoi tiri possenti e ristabilisce la parità; Frech si affida all’unica arma in suo possesso che può destabilizzare la rivale, ovvero il cambio di profondità, cercando di muovere in verticale l’americana. Magdalena opera così un break decisivo sul 4-4 passando con un rovescio stretto in chop e nel game successivo coglie il break e il successo nella frazione uscendo benissimo da un duello ravvicinato a rete.

Anisimova deve ritrovare il comando del gioco per impedire all’avversaria di giocarsi le proprie carte con i suoi tocchi leggeri, ma la ragazza polacca è nel momento migliore ed è rapidissima nel coprire il campo e nel contrattaccare con profitto. Magdalena giunge ovunque e il 3-0 con doppio break sembra sigillare in suo favore il passaggio del turno, ma da qui in poi Amanda mette i cerotti a una situazione dalle grigie prospettive prendendosi alcuni rischi e dimostrando di essere in un periodo di buona sicurezza nelle proprie risorse.

Anisimova si porta sul 3-3 e sul 15-40 nel settimo game sfodera il meglio del suo repertorio di stoccate poderose e profonde per raddrizzare nuovamente il frangente delicato; sul 4-3 terminano le energie di Frech, che non combina più nulla e concede il via libera alla favorita della vigilia; per Amanda il quarto di finale che la riguarda le porge la sfida con Liudmila Samsonova.

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