WTA ‘s-Hertogenbosch: niente da fare per Cocciaretto. Ruse rimonta: finale con Mertens, che salva undici match point!
E.G. Ruse b. E. Cocciaretto 2-6 6-4 6-3
Elisabetta Cocciaretto si ferma in semifinale al WTA ‘s-Hertogenbosch, sconfitta in tre set da Elena Gabriela Ruse, numero 80 WTA, che sfiderà per il titolo del Libema Open Elise Mertens. L’azzurra, che occupa attualmente la 123esima posizione del ranking, gioca un primo set di grande intensità e lucidità. A fare la differenza per la tennista di Ancona sono i colpi di inizio gioco, soprattutto la prima di servizio al centro, e i cambi lungolinea con entrambi i fondamentali. Elisabetta è ineccepibile negli spostamenti e riesce a colpire sempre con il giusto posizionamento sulla palla, bassa con le gambe e raccolta per poter giocare vicina alla linea di fondo, spesso di controbalzo per anticipare. Nel secondo set l’azzurra cala in battuta e in brillantezza, con la velocità dei piedi che si riduce sensibilmente, non permettendole di poter tirare i colpi come prima. Per Ruse, che proviene dalle qualificazioni, per un set e mezzo è mancata precisione, salvo poi salire sul finale della seconda frazione di gioco. Nel parziale decisivo sono confermati tutti i segnali: Cocciaretto è in rottura prolungata, mentre la romena sbaglia sempre meno. Per l’italiana rimangono comunque i segnali positivi raccolti durante il torneo e la semifinale ottenuta la riporta a ridosso della top 100.
Primo set: Cocciaretto lascia le briciole a Ruse
La partita si inaugura con tre break consecutivi. Cocciaretto riesce a strappare la battuta a Ruse a freddo, prendendosi il primo game con una risposta profonda e la successiva accelerazione di diritto lungolinea a chiudere. Il servizio di Elisabetta, però, ci mette un attimo a entrare in partita e la romena centra il controbreak immediato alla seconda palla break, aiutata dal nastro che ha corretto la traiettoria della sua risposta, divenuta imprendibile. Dopo qualche minuto di sospensione per pioggia, l’azzurra torna in campo decisamente più centrata rispetto all’avversaria e si riprende il break di vantaggio con un cross di rovescio in risposta. Nel quarto gioco si porta avanti del doppio break, in un momento della sfida in cui risulta pressoché impeccabile con ogni fondamentale. Ruse tenta di stanare la numero 123 WTA con smorzate improvvise, ma il set è ormai compromesso e Cocciaretto serve con palle nuove per conquistarsi il parziale. Al secondo set point chiude con un rovescio lungolinea imprendibile, uno dei molti vincenti dell’italiana.
Secondo set: Ruse cresce, mentre Cocciaretto cala di intensità
Nel secondo parziale la partita si rivela più equilibrata, con le due giocatrici che difendono i propri turni di battuta senza patemi. Nel quarto gioco Cocciaretto rischia di complicarsi la vita da sola commettendo due doppi falli, ma è brava a tirarsi fuori dalle difficoltà con un passante di rovescio al termine di uno scambio prolungato. Le difficoltà in battuta proseguono per Elisabetta che sul 3 a 2 commette due doppi falli consecutivi. Con una stecca su un colpo profondo di Ruse, la tennista marchigiana offre due palle break. Sulla prima si salva con il servizio, mentre sulla seconda è la stessa numero 80 del mondo a regalare, sparando in rete una risposta di rovescio. Il game più lungo della partita viene sospeso sulla parità, la quinta, dalla giudice di sedia per qualche goccia di pioggia che torna a bagnare i prati olandesi. Alla ripresa, per Ruse arriva la terza palla break del gioco, ma ancora una volta non si fa trovare pronta. Elisabetta si salva anche alla quarta chance con una volée smorzata di diritto, ma non può niente alla quinta opportunità concessa alla romena che con un lungolinea di rovescio si porta sul 4 a 2. Nel settimo game Cocciaretto ha sulla racchetta la possibilità di tornare on serve, ma Ruse al termine di uno scambio in cui l’azzurra si è difesa come ha potuto centra trova la smorzata vincente. Sulla seconda palla break, Elena rischia la seconda e viene ripagata, ma poi commette un doppio fallo che regala alla 24enne di Ancona la terza occasione di break. La romena, tuttavia, nel secondo set cresce al servizio e si salva con una prima solida. Dopo aver mancato tre palle game, Ruse torna a concedere break point ed è nuovamente la battuta a venirle in soccorso. La sesta è la volta buona e Cocciaretto toglie il servizio all’avversaria, tutt’altro che impeccabile quando deve chiudere a rete. Al servizio, l’italiana si porta avanti 30 a 0, ma Ruse mette a segno tre punti consecutivi. Elisabetta salva due break point e riaggancia l’avversaria sul 4 pari. Sul 5 a 4 la romena spreca un set point, ma riesce a portare la partita al terzo set grazie alle imprecisioni di Cocciaretto, che commette un doppio fallo e un errore di rovescio.
Terzo set: Ruse fa e disfa, ma Cocciaretto deve arrendersi
Nel secondo gioco Cocciaretto è nuovamente sottopressione al servizio: Ruse ha una palla break che butta via con un errore in lunghezza. L’azzurra, tuttavia, con due vincenti, un rovescio e un diritto in cross, ribalta la situazione, anche se rimane la sensazione che Elisabetta non riesca più a imporre il proprio gioco, dinnanzi a un’avversaria che, con il passare dei giochi, incrementa il livello del suo tennis. Ruse, sul 2 a 1, si guadagna tre opportunità di strappare la battuta a Cocciaretto; le basta la prima, con uno smash al rimbalzo, per compiere il primo allungo del set decisivo. Nonostante si sia portata 0-30, la ex numero 29 WTA non riesce a ad arrivare a palla break e deve continuare a rincorrere nel punteggio. La 24enne fatica a mettere la prima in campo, con la percentuale che è crollata sotto al 50%, non ottenendo più punti diretti. Nel settimo gioco replica lo 0-30 in risposta e anche questa volta non ci sono chance di controbreak. Servendo per rimanere nel match, Cocciaretto è costretta ai vantaggi, ma prolunga la sua permanenza in campo, obbligando l’avversaria a chiudere la semifinale in battuta. Ruse accusa la tensione del momento e offre a Elisabetta due palle break. Sulla prima è coraggiosa a rischiare la seconda di servizio e un lungolinea di rovescio e in seguito è di nuovo brava a tirare una seconda ambiziosa che le vale il 40 pari. L’azzurra sbaglia un rovescio con i piedi dentro al campo che regala alla romena il match point, buttato via con una scelta, il rovescio lungolinea, affrettata e mal eseguita. Il diritto lungolinea di Cocciaretto torna a far male a Ruse e vale per l’italiana la palla break, ma la numero 80 WTA si salva nuovamente con lo schema servizio-diritto in avanzamento, così come sulla terza chance di break. La romena spreca altri tre match point, mostrando tutta l’emotività del momento, ma chiude alla quinta possibilità.
[3] E. Mertens b. E. Alexandrova 2-6 7-6(7) 6-4
Tre match in uno. Così potrebbe essere riassunta la semifinale tra Elise Mertens e Ekaterina Alexandrova, che ha visto la belga trionfare in rimonta con il punteggio di 2-6 7-6(7) 6-4. Quattro erano i precedenti tra queste due giocatrici e la russa conduceva per 3 a 1, vincendo tra l’altro anche l’unico confronto su erba, sebbene ormai datato, proprio a s’-Hertogenbosch nel 2019. Per Alexandrova, 19 WTA, sarà difficile dimenticare questa partita, in cui ha avuto ben 11 match point nel secondo set, senza riuscire a convertirne neppure uno. La numero 25 al mondo, invece, esce da questa sfida con il pieno di fiducia, ma sarà per lei essenziale recuperare fisicamente dopo una battaglia durata 2 ore e 51 minuti, se vorrà essere competitiva in finale.
Il match
La prima partita nella partita è appannaggio di Alexandrova, che domina sotto ogni punto di vista il set inaugurale. Nel primo parziale la russa al servizio rasenta la perfezione, non concedendo a Mertens neppure una palla break. La belga, invece, approccia alla partita in maniera confusa e non riesce a contenere le accelerazioni di Ekaterina. Con due break, nel secondo e ottavo game, la numero 19 del ranking si porta avanti per 6-2.
Il secondo parziale evidenzia come l’inerzia del gioco stia variando pian piano, infatti è Mertens la prima a rompere gli equilibri nel terzo gioco, strappando la battuta a Alexandrova, che non è riuscita a sfruttare tre palle break nel game precedente, e passando in vantaggio per la prima volta nel match. Tuttavia, non riesce ad allungare e la russa ottiene il controbreak immediato. Sul 4 a 3 in suo favore, Ekaterina toglie nuovamente la battuta all’avversaria e può servire per chiudere la prima semifinale, non beneficiando della preziosa chance. Inizia, così, il secondo momento della partita, con Alexandrova che, dopo aver dominato, non riesce più a convertire le occasioni che fioccano. Negli ultimi due turni di servizio del set, Mertens salva 10 match point con due game fiume, soprattutto il 12esimo in cui si sono giocati 26 punti. Nel tie-break la numero 19 WTA ha un’ulteriore palla per chiudere l’incontro, ma la berga è brava a non demordere e a ribaltare la situazione a suo favore, rimandando i verdetti.
Il terzo set coincide con la terza fase del match, quella dell’equilibrio. Le due giocatrici sono inattaccabili al servizio, con turni rapidi, vinti in scioltezza fino al 3 pari. Nel settimo gioco Mertens perde la battuta in un momento delicato, con Alexandrova che è tornata a spingere bene da fondocampo. Tuttavia, la belga recupera il break e si porta anche sul 5 a 4. Servendo per rimanere nel match, nella mente della russa pesano le numerosissime opportunità gettate al vento e cede al secondo match point per Mertens.