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Jannik Sinner: sconfitto a Parigi, vincente nel cuore degli italiani

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Si può essere eroi anche uscendo dal campo con una sconfitta. Lo ha dimostrato Jannik Sinner, il numero uno del mondo del ranking ATP. Il ko nella finale del Roland Garros contro Carlos Alcaraz al termine di un’epica battaglia di 5 ore e 29 minuti, se possibile, ha ulteriormente aumentato la popolarità del tennista italiano, seguito alla tv nell’ultimo atto di Parigi da oltre 7 milioni di spettatori. Il fuoriclasse altoatesino sta regalando al tennis italiano un’epoca d’oro. Le statistiche lo incoronano, a soli 23 anni, come uno dei migliori sportivi azzurri di tutti i tempi. I record sono tanti, l’elenco è lungo. Ad esempio, Jannik è rimasto al n.1 per un anno intero al suo primo regno (prima di lui solo 4 giocatori: Connors, Hewitt, Federer e Djokovic) ed è sicuro di restare sul trono almeno fino a dopo Wimbledon, raggiungendo le 58 settimane. È il solo italiano ad aver vinto tre Slam (2 Australian Open, 1 US Open): superato Nicola Pietrangeli, che vinse due Roland Garros. Nessun azzurro ha vinto più partite di lui nei Major (74, dietro di lui Fognini); Jannik, inoltre, ha raggiunto tre finali Slam consecutive. In questo secolo c’erano riusciti solo i Fab Four, Federer, Nadal, Djokovic e Murray.

Oltre ai numeri e ai risultati, però, c’è molto altro. Ci sono, ad esempio, i messaggi lanciati a livello umano. Perché a Parigi si è visto un lato di Sinner che non eravamo più abituati a vedere: Jannik ha saputo accettare sportivamente la sconfitta, comportandosi in maniera impeccabile prima, durante e dopo l’incontro contro Carlos Alcaraz. L’enorme delusione dettata dal fatto di aver mancato tre match point si è fatta sentire, ma Jannik l’ha gestita da campione. Proprio questo lato umano di Sinner è stato messo in evidenza sui quotidiani italiani da una pagina pubblicitaria, qui riprodotta, di Intesa Sanpaolo, il cui claim è “Oltre il Tennis, Jannik Sinner primo al mondo nel ranking ATP e nei nostri cuori”. Dal messaggio di questa campagna traspare, oltre all’ammirazione per il campione, anche l’affetto e la stima per l’uomo Sinner, capace di comportarsi con tanto fair play in ogni momento di una finale così tesa e concitata. Gli italiani che hanno tifato per lui si sono rattristati per l’esito negativo della finale di Parigi, ma sono comunque orgogliosi, perché anche saper perdere è una qualità di un campione vero. E Sinner ha dimostrato di esserlo.

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