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Challenger: gli italiani dominano a Perugia e piazzano nei quarti Nardi, Basile, Passaro, Arnaboldi e Pellegrino

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Smaltita la scorpacciata di grande tennis parigino e le emozioni di una delle più incredibili finali degli ultimi 40 anni, si torna a parlare di Challenger. Una settimana che vede diversi tornei, tutti utili per rifinire la classifica in previsione dei prati inglesi. E a proposito di prati il Challenger 125 di Ilkley (West Yorkshire, 13.000 abitanti) offre ai giocatori anche l’occasione di testare la superficie, e a noi guardoni professionali di cercare qualche indizio in vista di Wimbledon. Certo che, in mancanza di italiani, se nei primi due turni quasi tutti i nostri beniamini (James Kent Trotter, Henry Searle e Marin Cilic) sono costretti a fare le valigie, un po’ ci passa la voglia. Cercheremo allora di farci bastare Martin Landaluce che è approdato ai quarti prima faticando contro Habib e poi passeggiando con Lloyd Harris che ormai sembra l’ombra di quel bel giocatore che nel settembre 2021 scalò la classifica fino alla posizione n.31.

Gli italiani invece c’erano eccome a Perugia dove il tradizionale Challenger 125 è ormai appuntamento irrinunciabile di ogni estate, officiando MEF di Marcello Marchesini che nella sua Umbria sfoggia sempre il meglio delle sue grandi capacità organizzative. Ai quarti sono arrivati addirittura in cinque: Luca Nardi, Francesco Passaro, Andrea Pellegrino, Pigi Basile e Federico Arnaboldi che si fronteggeranno in un crudelissimo derby.

Ci sia consentito iniziato da quello che è indiscutibilmente un nostro pupillo, quel Pierluigi Basile, Pigi per gli amici, che già intervistammo lo scorso anno, folgorati da quel suo magnifico rovescio ad una mano. Il ragazzo pugliese, classe 2007, umbro d’adozione visto che sono anni che si allena a Foligno, qui a Perugia è partito dalle qualificazioni, inanellando una serie di ottime partite che l’hanno visto battere in sequenza Fonio, Cecchinato, Sanchez Jover e Radu Albot. Evidentemente è davvero un rapporto speciale quello tra Pigi e la famiglia Marchesini perché non bisogna dimenticare che proprio a Todi (altro torneo griffato MEF) lo scorso agosto finì per la prima volta sotto i riflettori. Con questi quarti di finale, i primi della sua giovanissima carriera, il tarantino migliora di tanto il suo best ranking salendo al n.657 ATP, comunque vada la sua sfida contro Federico Arnaboldi che intanto ha fatto il suo battendo netto (6-2 6-4) l’ex n.1 juniores, il 20enne messicano Pacheco Mendez. Inappuntabile il padrone di casa Francesco Passaro che, caldamente sostenuto dal suo pubblico, ha regolato facilmente (6-4 6-2) il norvegese Viktor Durasovic. Non di più ha dovuto faticare Andrea Pellegrino nel derby contro il ravennate Federico Bondioli che ha comunque confermato il suo buon momento a dispetto del severo 6-1 6-4 subito. Venerdì tra i due altro derby per stabilire chi proseguirà nella corsa verso il titolo. Sottotraccia quello che è il nostro vero favorito, Luca Nardi da Pesaro che, dopo aver battuto facile Purtseladze (vincitore a Tbilisi non più tardi di due settimane fa) ed Elias Ymer, si appresta a giocarsi l’accesso alla semifinale contro il francese Luka Pavlovic (n.209).

Un po’ più defilato, in quel di Bratislava (Challenger 100, terra battuta), Federico Cinà continua a macinare risultati e spera che i quarti di finale conquistati a spese di Hynek Barton ed Emilio Nava siano solo l’antipasto di una cavalcata che punta al bersaglio grosso dopo le due finali perse quest’anno. La sfida contro il kazako Alexander Shevchenko (n.100 ATP) ci dirà qualcosa di più.

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