Roland Garros: Gauff, Alcaraz e Sinner con Rolex al polso. Audemars Piguet per Sabalenka
È stata un’edizione da ricordare. Un’affermazione che può sembrare retorica, ma che nel caso del Roland Garros 2025 è quasi un dovere. Perché il torneo appena concluso ha saputo offrire, ancora una volta, quel misto di pathos, bellezza e verità che rende il tennis uno sport unico. Le due finali di singolare, femminile e maschile, così diverse eppure complementari, hanno lasciato un senso profondo di appartenenza, di gratitudine per chi ama e racconta questo gioco. Un gioco che va oltre dritti e rovesci, oltre un servizio ben piazzato o una volée plastica: è l’essenza del tempo che scorre, inesorabile, fatto di punti, di game, di set, di attimi che si ripetono ma mai uguali.
Il tempo, appunto, che è stato un protagonista silenzioso di questa edizione. Basta guardare le durate dei due match decisivi: 2 ore e 38 minuti per la finale femminile tra Gauff e Sabalenka, ben 5 ore e 29 minuti per quella maschile tra Sinner e Alcaraz, che si posiziona al secondo posto tra le finali Slam con maggiore durata. Due battaglie fisiche e mentali, due racconti lunghi e intensi che abbiamo seguito su Ubitennis con la cura di sempre. Ma accanto alla narrazione tecnica e agonistica, c’è un altro elemento che ci piace osservare, una costante a cui teniamo: cosa indossano questi atleti al polso, durante i momenti chiave del torneo, e in particolare sul podio delle premiazioni.
Tutti e quattro i finalisti sono legati a maison orologiere che con il tempo hanno un rapporto speciale, profondo, quasi sacrale. Non si tratta solo di stile, ma di precisione assoluta. Tutti i modelli indossati portano infatti la certificazione COSC (Contrôle Officiel Suisse de Chronométrie), che garantisce l’eccellenza meccanica secondo lo standard ISO 3159, certificando un cronometro da polso capace di una precisione estrema. È un’altra forma di perfezione, che si sposa alla perfezione del gesto atletico.
Tra questi atleti, ben tre appartengono alla scuderia Rolex: i due campioni del Roland Garros, Carlos Alcaraz e Coco Gauff, e il finalista del torneo maschile, Jannik Sinner. A rappresentare invece uno stile diverso ma altrettanto iconicamente suo c’era Audemars Piguet, con Aryna Sabalenka, sconfitta ma mai banale.
Dei match, come detto, abbiamo già scritto e continueremo a scrivere, ma, come ormai tradizione a ogni Slam, chiudiamo il sipario con un’occhiata ai segnatempo che hanno accompagnato questi grandi interpreti del tennis moderno. Perché, in fondo, il tempo non è solo quello che si gioca. È anche quello che si indossa.
Coco Gauff – Rolex Oyster Perpetual 36 mm
Coco Gauff ha mostrato sorridente il suo Rolex Oyster Perpetual 36, referenza 126000. È un inno alla semplicità e alla perfezione senza tempo. Cassa da 36 mm in acciaio Oystersteel, grape dial e bracciale Oyster con chiusura Oysterclasp.
Al suo interno gira anche qui un calibro di manifattura, nello specifico il 3230, con spirale Parachrom e riserva di carica di circa 70 ore. Nessuna complicazione, nessun eccesso: solo eleganza minimalista e robustezza. Il prezzo di listino è attualmente di circa 6.450 euro, rendendolo uno dei Rolex più accessibili e versatili. Attenzione però: il quadrante grape, fuori produzione, è quel tocco di esclusività che la rende fuori dagli schemi pur nella massima elegante semplicità.
Aryna Sabalenka – Audemar Piguet Royal Oak 37 mm
La bielorussa ha sfoggiato un segnatempo che non è passato inosservato sia agli occhi degli appassionati, sia agli occhi del pubblico cosiddetto generalista, che di sicuro non guarda il polso degli altri per capire cosa indossi: un Audemars Piguet Royal Oak in oro giallo con quadrante turchese, referenza 15550BA.OO.1356BA.01. Un orologio che dice molto di chi lo indossa. La cassa da 37 mm, in oro giallo 18 carati, mantiene intatto l’inconfondibile profilo ottagonale della collezione firmata dal maestro Gerald Genta, mentre il quadrante, con la classica lavorazione “Grande Tapisserie”, si tinge di un turchese acceso. All’interno, il movimento automatico calibro 5900, sottile ma preciso, garantisce 60 ore di riserva di carica, visibile grazie al fondello trasparente in vetro zaffiro. A completare l’insieme, il bracciale integrato, anch’esso in oro giallo, con la tipica finitura satinata e la chiusura déployante. Una scelta di sicuro impatto e che rappresenta la personalità della giocatrice bielorussa. Prezzo di listino 62 000 €.
Carlos Alcaraz – Rolex Cosmograph Daytona Oro giallo
Con la coppa dei Moschettieri nuovamente tra le mani e un sorriso che mischiava orgoglio e sollievo, Carlos Alcaraz ha mostrato ancora una volta che, oltre al talento devastante in campo, possiede anche un gusto sempre più definito fuori dal campo. Al polso, il giovane campione spagnolo indossava un Rolex Cosmograph Daytona in oro giallo 18 carati con quadrante turchese, referenza 126518LN. Un segnatempo che non ha certo bisogno di presentazioni, ma che nella scelta cromatica e nei dettagli rivela tanto della personalità solare e audace del murciano.
La cassa da 40 mm, scolpita nell’iconico oro giallo Rolex, è completata da una lunetta Cerachrom nera in ceramica ad alta resistenza, incisa con la classica scala tachimetrica, perfetta per evocare le origini automobilistiche della collezione Daytona; ma è il quadrante turchese a rubare la scena: una tonalità vivace e luminosa, raramente vista su questo modello, che cattura la luce con la stessa rapidità con cui Carlos cambia ritmo in campo. I contatori cronografici neri a contrasto ne esaltano la leggibilità, mantenendo una pulizia formale impeccabile.
All’interno batte il calibro 4131, movimento cronografico automatico di manifattura Rolex, con riserva di carica di circa 72 ore e certificazione Superlative Chronometer, che garantisce una precisione da -2/+2 secondi al giorno. Il tutto è accompagnato da un bracciale Oysterflex, un cinturino tecnico che abbina il comfort del caucciù alla resistenza di un’anima metallica, chiuso da una fibbia di sicurezza Oysterlock anch’essa in oro giallo. Per Alcaraz scelta di un orologio che — come lui — è esplosivo, giovane, fuori dagli schemi eppure perfettamente a suo agio tra i grandi. Un’icona che guarda al futuro senza dimenticare la tradizione. Il prezzo di listino è di €38.050.
Jannik Sinner – Rolex Cosmograph Daytona Everose
Durante la premiazione del Roland Garros 2025, mentre accettava con dignità e un filo di delusione il piatto del finalista, Jannik Sinner ha attirato l’attenzione non solo per la sua compostezza impeccabile, ma anche per un polso scintillante, polso da numeri 1: un Rolex Cosmograph Daytona in oro Everose, referenza 126515LN. Un cambio di rotta, questo, rispetto al modello che lo aveva accompagnato fino a Roma — il Daytona in oro giallo 18 carati con quadrante meteorite, già raro e ambito — ora sostituito da una versione simile ma non uguale.
La cassa da 40 mm, realizzata in Everose, l’esclusiva lega di oro rosa firmata Rolex, si abbina alla perfezione con la lunetta in Cerachrom nera, incisa con la classica scala tachimetrica. Il quadrante Sundust e nero vivo evoca sobrietà e precisione, qualità che ben si sposano con il temperamento metodico del campione altoatesino. Al suo interno, il nuovo calibro 4131, movimento automatico con riserva di carica di circa 72 ore, racchiude tutta la maestria tecnica della maison coronata, con certificazione Superlative Chronometer e una tolleranza di -2/+2 secondi al giorno. Il tutto è completato dal bracciale Oysterflex, che unisce la praticità del caucciù alla solidità interna di una lama metallica flessibile, con chiusura Oysterlock in oro Everose.
Il prezzo di listino è di €39.950. Nella scelta Sinner ha mostrato una crescente maturità stilistica, più incline all’equilibrio che allo sfarzo.