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Roland Garros, la preview di Gauff-Sabalenka: ferite ancora aperte, una finale che sa di vendetta

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Siamo ormai giunti agli sgoccioli dell’Open di Francia, e tra poche ore, sul prestigioso Philippe Chatrier, Aryna Sabalenka e Coco Gauff daranno vita a un duello che vale un titolo Slam. “Victory belongs to the most tenacious – la vittoria appartiene ai più tenaci“. È questa l’iconica frase incisa sul centrale del Roland Garros, che sprona i protagonisti in campo a dare il massimo per raggiungere la gloria. Il pubblico non poteva chiedere di meglio per l’atto decisivo del tabellone femminile – così come per quello maschile dato che a sfidarsi saranno la numero uno e la numero due del mondo. Un match che possiede tutti i presupposti per offrire uno show carico di pathos, di scambi intensi e di strategia, anche se, con Aryna Sabalenka dall’altra parte della rete, l’unica strategia è quella di tirare più forte (o forse no?).

La numero uno del mondo e la star statunitense si sono già sfidate dieci volte, e i loro tete a tete precedenti sono adesso in perfetta parità, ma tutto cambierà nel pomeriggio parigino, quando una tra Coco e Aryna solleverà uno dei trofei più importanti del circuito. Le battaglie tra la ventisettenne Minsk e la ventunenne di Delray Beach non sono mai state scialbe o prive di emozioni, poiché le due si sono scontrate quasi sempre quando la posta in palio era altissima. Per risalire al precedente più importante bisogna andare a ritroso di circa due anni, tornando a quel fatidico 9 settembre 2023, giorno in cui una giovanissima Coco Gauff batté Sabalenka nella finale dello US Open, celebrando la vittoria più importante della carriera di fronte agli oltre ventimila connazionali presenti sugli spalti dell’Arthur Ashe, che incoronò per la prima volta un talento chiamato a fare le veci delle sorelle Williams. “È uno di quei match che ho sentito come un’esperienza extracorporea. Non ricordo molto, a dire il vero – ha dichiarato recentemente Gauff, circa la finale a Flushing Meadows – non ero così nervosa per la finale. Non so, mi sembrava di essermi svegliata quel giorno e di avere la sensazione che, indipendentemente da quello succedeva, ne sarei uscita con la vittoria“.

Purtroppo per Coco, le cose sono andate diversamente nella prima finale Slam giocata a Parigi un anno prima, quando la regina dello Chatrier, Iga Swiatek, si scagliò prepotentemente sulla statunitense, liquidandola con un netto 2-0: “Nella mia prima finale qui ero molto nervosa e mi sono sentita sconfitta prima ancora di giocare. Sabato darò il meglio di me e cercherò di essere il più calma e rilassata possibile“. Gauff entrerà sul campo centrale con la consapevolezza di essere sfavorita e di avere dinanzi la giocatrice più vincente degli ultimi anni, anche se per la bielorussa sarà soltanto la prima finale della carriera in quel di Bois de Boulogne. La sua crescita sul manto rosso è stato esponenziale. Aryna riesce a muoversi meglio lateralmente, a sfruttare le lunghe leve e a imprimere quella pressione asfissiante che tanto le ha già regalato sulle superfici veloci. Come può dunque, Gauff, contrastare una tennista così completa? A Madrid, poco di un mese fa, Coco non è riuscita a reggere l’urto della potentissima Sabalenka, che ha infatti sollevato il titolo del Mutua Madrid Open accaparrandosi la finale in poco più di un’ora e trenta. Una Coco tutt’altro che perfetta ha facilitato il compito della bielorussa, la quale, però, non potrà adagiarsi sugli allori in vista della finale Slam, dove tutto avrà un sapore diverso. La ventunenne nata a Delray Beach sta giocando un tennis solido, chirurgico, e fa della dinamicità la sua arma vincente. Aryna è una picchiatrice, ma giocare deli colpi in più potrebbe infastidirla non poco, rischiando di perdere il feeling e sentire la tensione e l’importanza dell’incontro. Appuntamento alle 15 con un match da non perdere.

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