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Roland Garros: Musetti prepara il quarto con Tiafoe insieme al giovane Basile

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Manca sempre meno al quarto di finale del Roland Garros di Lorenzo Musetti, che se la vedrà contro Frances Tiafoe per raggiungere la seconda semifinale Slam in carriera. Un match in cui parte effettivamente favorito, ma non dovrà fare l’errore di sottovalutare un giocatore dalle mille armi e risorse come l’americano. Per preparare la partita si è allenato per una buona mezz’ora sul campo 2 con Pierluigi Basile, classe 2007, di cui avevamo raccontato l’altro giorno. Come Lorenzo, anche lui è un panda del rovescio a una mano.

Pigi ha perso nel torneo junior al secondo turno, solo però contro la prima testa di serie, lo spagnolo Santamarta Roig. Andando anche vicino a vincerla: “In sintesi…ho avuto un po’ di paura al momento di chiudere. Sul 4-3, 40-15 mi è tremato un po’ il braccio, ma non è l’unica cosa con cui esco dalla partita. È però successa nel momento sbagliato, abbastanza per farmi perdere il match. Non sono arrabbiato, sto ovviamente rosicando ma non sono arrabbiato“.

Basile, come Musetti, ha un tennis estroso, di pancia. Che molto spesso lo porta anche a lamentarsi più del dovuto in campo. Un problema che Lorenzo ha risolto quasi del tutto, ma andando avanti con la carriera. Per lui c’è ancora da lavorarci: “Penso di dover lavorare sul mio atteggiamento, ma la mia non è esuberanza, è solo un modo di buttare fuori la pressione. Spesso dico cose che non penso, ciò che mi viene da dire, spesso mi lamento e do la colpa al campo, ma so che magari quella palla dovevo cercarla meglio e devo continuare a lavorarci. Sto gestendo questa cosa nelle fasi più importanti del match, contro Santamarta Roig l’ho gestita bene, e anche dopo aver perso non ho detto nulla. Si tratta di accettare la frustrazione, ed è sempre legato a quanto a vuoi vincere il match. Però è l’altra faccia della medaglia: quando vinci sei contento, quando perdi devi stare zitto e rosicare. Io non accettavo tanto di stare zitto e rosicare, ma non ci può essere vittoria senza questo“.

Tartarini e Basile, foto Ubitennis

Idee molto chiare per Pigi, che ha allenato bene le volée e le risposte di Musetti nell’allenamento combinato. Per quanto chiaramente i pesi di palla siano ancora diversi Basile si è dimostrato un ottimo compagno per il n.8 del tabellone, che ne ha anche apprezzato la potenza al servizio. Due colpi che già potrebbero essere validi per il tennis dei grandi. I margini di miglioramento di Basile sono ovviamente ampissimi, e lo ha dimostrato anche la lunga chiacchierata avuta da lui e il suo coach con Simone Tartarini ad allenamento finito.

Una bella investitura, una grande iniezione di fiducia per un ragazzo diventato maggiorenne solo qualche mese fa. E a quest’età ogni dettaglio, ogni piccolo consiglio, può fare la differenza. Questo Basile, che ha già avuto qualche assaggio di circuito, lo sa bene. Ora la sua programmazione dovrà però fermarsi per cause di forza maggiore: “Non ho certezze su cosa farò ora, perché devo fare la maturità quest’anno, faccio lo scientifico sportivo. Unica eccezione Wimbledon, so già che la settimana dopo gli esami andremo a Londra, è la sola certezza che ho“.

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