Roland Garros: un Musetti da urlo batte Rune in quattro set
[7] L. Musetti [10] H. Rune 7-5 3-6 6-3 6-2
È un Lorenzo Musetti da corsa quello che batte Holger Rune 7-5 3-6 6-3 6-2 in tre ore e 18 minuti di gran tennis da parte di entrambi, uscendone vincitore in virtù di una maggior continuità, di scelte tattiche avvedute a base di variazioni e anche arrivando alla fine avendo addirittura qualcosa in più fisicamente di un atleta del calibro del danese numero 10 ATP. Uno che ha le carte giuste per creare problemi a Musetti, aggressivo in risposta, bravo e deciso rete e quindi difficilmente il nostro riesce a rubare punti che l’avversario credeva vinti e perciò pesantissimi facendo giocare un colpo in più. Evitare che colpisse il dritto sentendo bene gli appoggio era una delle regole base del piano di Lorenzo e, infatti, quando ha faticato a tenerlo lontano con costanza, Holger ha potuto scatenare il suo colpo prediletto. Ma questa sera Musetti si è dimostrato superiore innanzitutto per continuità e attenzione.
Sceso in campo con piglio e concentrazione ben diversi da quelli dell’inizio del match con Navone, durante il quale si era parlato addosso con negatività, Lorenzo non solo ha disputato un match di altissima qualità dal punto di vista tecnico e tattico di fronte a un avversario davvero in palla, ma ha spesso sottolineato – praticamente commentandole – le giocate belle e giuste. Qualche punto girato male nel primo set, il terzo parziale in cui Rune gli è salito sopra, niente di tutto ciò ha scalfito l’atteggiamento positivo di Musetti, una maturità disarmante. E, certo, ci saranno altre giornate un po’ più come quella del turno precedente con l’argentino, ma anche lì si è dimostrato capace di mantenere in ogni caso il massimo impegno. Gran tennis, dicevamo (l’unica sfida tra due top 10 degli ottavi), e durissimo fisicamente, soprattutto nei primi tre set, prima che Lorenzo prendesse il controllo definitivo della terza sfida con Holger, la prima vinta dal n. 7 del mondo ma anche la prima sulla terra battuta.
Primo set – Musetti parte meglio, contiene il miglior momento di Rune e chiude in volata
Lorenzo sceglie di rispondere (da lontano) e strappa la battuta danese in apertura, sfoderando subito una smorzata, spingendo con il dritto. Consolida il 2-0 variando altezze, rotazioni e velocità, poi Holger muove il punteggio nonostante il dritto vada spesso fuori bersaglio e un’altra palla break offerta, con il rovescione monomane lungolinea schiantato sul nastro. Musetti perde due punti quasi vinti (un dritto comodo dopo la prima e un’indecisione a rete) e finisce sotto 2-3, mentre Rune si fa valere a rete e trova la precisione da fondo, facendo così sentire tutta la pressione. Lorenzo cerca di spingere l’avversario dietro la linea di fondo e trova la chance per tornare avanti al settimo game, ma Holger riprende il controllo degli scambi pestando forte con il dritto che ora fa malissimo.
Musetti però c’è, respinge con il lob perfetto l’attacco e approfitta dell’errore per salire 5-4 e servizio. La prima lo aiuta poco (43% in campo), torna in tempo sul 30-40, ma Rune annulla il set point con uno smash che sfiora il nastro e pareggia dopo due brutti dritti azzurri. Lorenzo si fa scivolare addosso i punti girati male, fa danni con il dritto, torna avanti sul doppio fallo danese e questa volta si prende il parziale. Un vincente in meno per Musetti (14-15), 11-23 i non forzati. Grande equilibrio nei punti brevi e medi, 14-7 per Muso in quelli sopra gli otto colpi.
Secondo set – Holger sale progressivamente di intensità, Musetti non lo contiene
Si ricomincia con i servizi che dettano il punteggio, Lorenzo aumenta decisamente la percentuale di prime in campo ma ne ricava troppo poco e finisce con l’andare sotto al sesto game. Rune conferma per il 5-2 spaccando la palla di dritto con pericolosa sicurezza e con qualche difficoltà Musetti accorcia costringendo almeno l’altro a chiuderla con la battuta sul 5-3. Due scelte sbagliate del nostro (direzione del recupero sul drop shot e con la volée) compromettono tuttavia qualsiasi velleità di rientrare in un set in cui Rune è stato superiore, piantando 17 vincenti contro 10, 11 a testa gli errori.
Terzo set – Musetti approfitta di un piccolo calo danese e mantiene il vantaggio con grande maturità
Rune non riesce a dare continuità al tennis espresso nella seconda parte della frazione appena conclusa e concede qualcosa, Lorenzo ci mette una risposta fulminante di rovescio a punire la discesa a rete dietro il servizio, brekka e poi si porta sul 3-0. Il numero 10 del mondo si riprende in fretta, per lo meno nei suoi turni di servizio, perché Musetti rimane ben ancorato ai propri, non cerca di andargli sopra nel ritmo – scelte ed esecuzioni sono sempre corrette, non cerca l’highlight, tanto arriva ugualmente – e può andare in battuta sul 5-3. Il classe 2003 con il cappellino al contrario cerca di non rendergliela facile, Lorenzo però è impeccabile, il dritto dopo il servizio è micidiale, sul 30 pari lo aiuta un’ottima seconda e chiude sfoderando uno scambio da fenomeno con l’appoggio finale in contropiede.
Quarto set – Lorenzo ne ha di più sotto ogni aspetto
Contrariamente al Rune di inizio terzo, il ventitreenne di Carrara ricomincia da dove aveva lasciato, da quell’ultimo punto spaziale, solo che ora è tutto un game di risposta, tra perle di rovescio e accelerazioni di dritto; difesa del proprio turno inevitabile e 2-0. Holger muove il punteggio, ma in risposta non impensierirà più Musetti; anzi è lui a cedere ancora la battuta andando fuori giri, 5-1 e via fino al 6-2 sigillato dall’ace.
Al Roland Garros, Musetti continua la sua imbattibilità contro chi non è in top 5 (sconfitto tre volte da un numero 1, Djokovic e Alcaraz, e una dal n. 4 Tsitsipas). Al prossimo turno, per un posto in semifinale, dovrà vedersela con Frances Tiafoe, vincitore di Altmaier. Con lo statunitense, Lorenzo è sotto 2-3 nei confronti diretti, ma ha vinto l’unico finora disputato su terra, due anni fa a Roma.