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Roland Garros, Sinner: “Match femminili in sessione serale? Dovrebbero metterne due”

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La marcia di Jannik Sinner al Roland Garros prosegue trionfale. Nell’impegno che sulla carta avrebbe dovuto essere quello più complicato tra quelli fronteggiati finora ha avuto vita fin troppo facile, lasciando soli tre game al malcapitato Jiri Lehecka. Che ha potuto davvero poco (ha esultato sul primo gioco conquistato) contro un n.1 al mondo semplicemente troppo superiore. Ma non ancora sazio o pago, come spiega nella conferenza post match.

L’argomento più interessante toccato, chiacchieratissimo in questi giorni, riguarda la programmazione dei match parigini, con le ragazze mai in sessione serale: “Noi non facciamo i programmi, abbiamo lo stesso numero di match maschili e femminili sui campi principali, e con le ragazze stessi prize money. Non voglio commentare, non faccio io il programma. Ma abbiamo tante cose alla pari, ed è bello vederlo. Forse le cose potrebbero cambiare. Dal mio punto di vista…le partite maschili sono al meglio die cinque, se metti le ragazze di sera devi mettere almeno due partite, perché se una sta bene e una è un giornata no dura meno di un’ora. Mettere però due partite maschili sarebbe impossibile, perché sono troppo lunghe, e dovresti iniziare alle 18. Ma non sono io a fare le programmazioni, so solo che abbiamo lo stesso numero su Chatrier, Lenglen, Mathieu, tante cose sono alla pari. Ma se volessero mettere le ragazze in sessione serale dovrebbero mettere due partite“.

Non manca ovviamente l’osservazione su Musetti, secondo alfiere del tennis italiano al momento, e le sue possibilità di poter arrivare in finale: “Secondo me non dobbiamo guardare il tabellone, Musetti sta facendo un’ottima stagione, frutto però di altre cose. Ha sempre giocato bene su terra, l’anno scorso ha fatto un’ottima stagione su erba, meglio della mia. Un giocatore completo, ha preso la sua strada e sta andando lì, sono contento, se lo merita, è un bravo ragazzo. Anche fuori dal campo è cresciuto molto, ha tanto talento, ha messo tanto ordine nel suo gioco, mentalmente è migliorato tanto, ha intorno persone che lo aiutano. Gli auguro quindi di andare molto lontano in tutti i tornei. Speriamo che possa entrare nei primi 5, e dopo Musetti arrivi un altro, così siamo un bel trenino italiano, sta giocando un buon tennis e sono contento“.

Sulla prossima partita contro Rublev: “Rublev è un avversario difficile, ostico, che è stato ed è un giocatore alla fine sempre costante, tante stagioni dove fa molto bene, fa tante semifinali e finali, vince il torneo, è esperto. Nell’altro senso l’ho affrontato già un po’ di volte, sappiamo cosa aspettarci, sarà una partita tosta. Nel 2022 contro di lui mi sono ritirato dopo che stavo giocando bene qui“. Anche perché le cose possono cambiare da un momento all’altro: “Non dipende tutto da te, ma anche dall’avversario. Io cerco di controllare quello che posso. Stamattina sentivo bene la palla, ma le condizioni possono cambiare da un momento all’altro, a una certa ha piovuto, poi sole, e cambia come la palla rimbalza, come salta, tutto può cambiare. Lo abbiamo visto a Roma, nessuno si aspettava un 1-6 con Paul“.

Un piccolo campanello d’allarme quella semifinale, così come la finale di Roma. Che ha spinto Sinner a spingere su ulteriori dettagli per migliorare: “Stiamo lavorando tanto, prima del torneo abbiamo fatto tante cose specifiche, per migliorarmi con i piedi ed essere più rapido. Oggi mi sono mosso molto bene, i progressi sono quelli giusti, stanotte ho dormito bene, tante cose mi hanno messo in riga per fare una buona partita. Anche fisicamente poi le cose possono cambiare da un giorno all’altro, ma sicuramente sto mettendo a posto il mio corpo“.

A cambiare è stata la posizione in risposta di Sinner, con il piede sinistro leggermente avanti. Una novità non passata inosservata, ma di recente introduzione: “Abbiamo cambiato la posizione in risposta sulla prima, ma qua e non a Roma, per essere più fluido in risposta. A volte funziona bene, a volte un po’ così, oggi per esempio ho risposto molto bene. Sulla seconda però mi sono messo normale. Per quanto riguarda le condizioni della terra ogni posto è diverso, qua dipende tanto da se giochi la sera o di giorno, c’è o non c’è il sole, e senza ti muovi meglio perché scivoli meno, più il campo è asciutto e più si scivola. Mi sono sempre mosso meglio qua che a Roma, che dà sempre però benzina in più per far meglio qua“.

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