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Roland Garros, Griekspoor batte Quinn al quinto. Draper dà una lezione a Fonseca

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T. Griekspoor b. (Q) E. Quinn 4-6 6-1 6-7(2) 6-1 6-4 (Manuel Ventriglia)

L’inedito e inaspettato terzo turno tra Griekspoor e Quinn parte in sordina, con le prime occasioni di sorpasso a far capolino nel quarto game e quinto game, prima per l’olandese e poi per l’americano, ma si rimane in equilibrio. Tallon è autore del primo doppio fallo della partita, sul delicatissimo score di 4-4. Il numero 106 del ranking regge meglio la diagonale sia con il dritto che con il rovescio, soprattutto con questo fondamentale si guadagna la decisiva palla break. Nonostante una grande difesa, l’olandese non regge il ritmo del giovane americano che piazza un vincente di dritto in contropiede prendendosi break e ovazione degli spettatori del campo 14. Il passante incrociato in corsa di dritto eseguito dall’americano che vale il 30-15 nel game clou è la bolla papale sul proprio finale di set infuocato: servizio vincente e 1-0 Quinn. Griekspoor interrompe la striscia di tre game consecutivi dell’avversario e si porta subito avanti. La pioggia è presagio favorevole al tennista dei Paesi Bassi perché dopo una piccola interruzione, mette la freccia e sfrutta un Quinn molto più falloso per prendersi un doppio break che indirizza il secondo set: 6-1 e match in parità 1-1. 

26’ in confusione per il californiano che prova a compattarsi e ritrovare il bandolo della matassa. Ethan, a dispetto dei 21 anni, da prova di grande coraggio e maturità quando nell’arco del quinto gioco annulla due palle break, la seconda con un’audace discesa a rete e tiene il secondo parziale on serve sul 3-2. Scampato pericolo, il classe 2004 chiama un medical time out per un problemino alle dita della mano destra. Nonostante alcune difficoltà al servizio, due doppi falli nell’arco del settimo game, l’americano neutralizza altre sue palle break alimentando più di un rimpianto per Griekspoor impreciso in risposta. Le tante occasioni sprecate gridano vendetta, e alla fine il nativo di Harleem paga dazio in un tie break senza storia, giocato malissimo: 7-2 e 2-1 Quinn. 

Questa volta il numero 35 al mondo è letale. A inizio quarto set non si lascia pregare e alla prima occasione utile strappa il servizio e vola 2-0. Il più giovane in campo sembra rivivere il copione del secondo parziale, si spegne di nuovo la luce e per la seconda volta cede la battuta all’olandese con un rovescio che atterra ben oltre la linea: oro colato per l’olandese che chiude con servizio e dritto, rifilando un altro 6-1 a Quinn. Il classe 2004 accusa il colpo, e forse anche la barra delle energie inizia a risentirne, con il tentativo maldestro di palla corta per salvare una palla break come preoccupante campanello d’allarme. Griekspoor parte break avanti al quinto. Quinn prova a rimanere in scia, ma la seconda capitolazione arriva nel quinto game dove non incide con il servizio e l’olandese lo porta all’errore concedendo il doppio break. Sotto 5-1, l’americano si gioca il tutto per tutto dimezzando il gap ma non basta con Tallon che stavolta non trema, si costruisce il game vittoria con il servizio ed esce vittorioso da una maratona di tre ore e venti minuti. Si interrompe la corsa di Quinn, mentre Griekspoor raggiunge per la prima volta gli ottavi di finale al Roland Garros, miglior traguardo Slam in carriera. 

[5] J. Draper b. J. Fonseca 6-2 6-4 6-2 (Christian Attanasio)

Quando vinci in tre set senza subire break, significa che la partita l’hai meritata eccome. Jack Draper è stato pressoché perfetto nell’incontro con Joao Fonseca, chiuso con il punteggio di 6-2 6-4 6-2 in un’ora e quarantasette minuti. I due si erano già sfidati in precedenza sul cemento di Indian Wells, match naturalmente conquistato da Draper futuro vincitore del torneo.

Sin dalle prime battute il britannico si dimostra superiore, strappando il break nel terzo gioco ai vantaggi. Draper continua a spingere con precisione, a differenza del brasiliano, e raddoppia i break in occasione del 5-2. Dopodiché è stato un gioco da ragazzi mantenere il servizio e assicurarsi il 6-2.

Nella prima metà del secondo set i game scorrono via rapidissimi: solo uno dei primi sei giochi si chiude ai 30, mentre negli altri tre si registra un solo quindici e due addirittura a zero, a dimostrazione di come il servizio sia diventato fondamentale in questa fase della gara. Quando sembrava profilarsi l’equilibrio e un possibile tiebreak, Draper piazza un break fondamentale al terzo tentativo. Sul 5-4 rischia però di restituirlo, concedendo due palle break (una ai vantaggi), ma le annulla entrambe e chiude con autorità il secondo parziale, portandosi ad un solo set dalla vittoria.

Nel terzo set Fonseca si scioglie come neve al sole: Draper piazza un doppio break immediato e vola sul 4-0, sfiorando addirittura il 5-0 dopo aver sprecato due palle break. Poco male per il numero 5 del mondo, che archivia il match 6-2 e si assicura la sfida contro Alexander Bublik agli ottavi. Un incrocio che interessa parecchio a Jannik Sinner dato che da questa sfida uscirà il possibile avversario dell’altoatesino ai quarti di finale, ovviamente in caso di vittoria dell’altoatesino contro Andrey Rublev.

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