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Campi da tennis, l’opposizione chiede più soldi e modifica bando

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Ivrea

A bando in corso (scadenza il 16 giugno) per la riqualificazione e gestione dei campi da tennis di via Cascinette la minoranza chiede di modificarlo e integrarlo con correzioni in modo da rendere l’impianto sportivo davvero appetibile agli operatori economici che si faranno avanti. La mozione, che verrà discussa lunedì 26 in consiglio comunale, porta la firma dei consiglieri Elisabetta Piccoli, Paolo Noascone e Tony Cuomo. Per Piccoli sono tante, troppe, le cose che non vanno nell’avviso di manifestazione, pubblicato lo scorso 16 maggio dal Comune.

«Già nello scorso consiglio comunale avevamo spiegato che i 50mila euro di contributo all’assegnatario del progetto per riqualificare l’impianto sportivo – spiega Piccoli – non fossero sufficienti per realizzare un progetto in grado di mettere veramente al centro della vita cittadina la funzione dello sport proprio come fattore di inclusione sociale e territoriale. Nel bando non vi è alcun allegato tecnico che faccia riferimento a un eventuale studio di fattibilità redatto dal Comune per poter quantificare l’ammontare dei costi complessivi e di conseguenza rapportare a questo l’entità del contributo una tantum». I consiglieri lamentano inoltre come nella manifestazione di interesse viene richiesta una mole di documenti e un approfondimento tecnico decisamente impegnativo con dei tempi ridottissimi: scadenza sopralluogo 3 giugno, scadenza proposta di tutti gli elaborati 1 mese dalla data di pubblicazione, con addirittura l’asseverazione bancaria sul piano economico.

«Nei tempi di realizzazione previsti – conclude Piccoli - si richiede una tempistica impossibile da rispettare in quanto l’impianto necessita di una riqualificazione importante, e non è possibile rendere disponibili e in sicurezza dopo due mesi due campi e neppure forse realizzare tutta la restante rigenerazione in un anno, a meno che non si ritenga sufficiente una progettazione minima finalizzata a un mero ripristino». Nella mozione i tre consiglieri chiedono di modificare il bando redigendo uno studio di massima per la valutazione degli importi necessari per la realizzazione di una rigenerazione dell’impianto sportivo e di aumentare il contributo concesso dal Comune.

Polizia municipale

Lunedì sera in aula si tornerà a parlare di sicurezza. Con un’interpellanza presentata dai consiglieri di Fratelli d’Italia Andrea Cantoni e Marzia Vinciguerra (sottoscritta anche dal consigliere Massimiliano De Stefano, Azione) si chiede conto al sindaco se tutto il personale della polizia locale ha frequentato i corsi regionali di formazione/addestramento, così come previsto dal piano formativo della Regione Piemonte; se tutto il personale viene esercitato all’uso delle armi, presso quale poligono di tiro e con quale frequenza; se è stato predisposto un piano formativo ulteriore rispetto a quello obbligatorio. «Ivrea sta affrontando un crescente allarme per la sicurezza pubblica con un aumento di episodi criminosi che preoccupano cittadini e commercianti, come dimostrano le 2.000 firme raccolte in una petizione – spiega Cantoni -. Il sindaco recentemente ha dichiarato che il personale di polizia locale non è addestrato per affrontare situazione critiche. Parliamo di agenti di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria che svolgono un ruolo fondamentale per garantire il rispetto delle leggi e tutelare la sicurezza dei cittadini eporediesi».

Cittadinanza onoraria

I consiglieri di minoranza porteranno in aula la richiesta di cittadinanza ordinaria per la giornalista di Fuori dal Coro Delia Mauro, dopo il servizio sui terreni occupati abusivamente a San Giovanni e la relativa aggressione (marzo scorso). La richiesta di Cantoni va dritta al nodo politico della vicenda: «Il Comune condanna il gesto verso la libertà di stampa affermando il principio della legalità. Riconosce la gravità della aggressione e delle minacce alla troupe televisiva ed esprime solidarietà agli operatori dell’informazione. Alla giornalista Delia Mauro va il riconoscimento della cittadinanza onoraria come simbolo di legalità contro i soprusi provenienti da chiunque verso qualsiasi cittadino eporediese ed ospite della città. Come testimonianza dell’attività del giornalismo d’inchiesta in Italia e documentazione di un caso di abusivismo edilizio».

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