Notizie

Pietrangeli sul ko di Sinner a Roma: “È pesata l’assenza di tre mesi” 

0 1

“Perdere una finale contro Alcaraz non è così brutto, nel senso che l’allenamento è una cosa e la gara è un’altra, quindi non è che ha perso al primo turno, e sarebbe stato brutto, ha perso in finale giocando un primo set perfetto”. È il parere di Nicola Pietrangeli, intervenuto alla trasmissione ‘Donne sull’orlo di una crisi di nervi’ condotta da Piero Chiambretti. Il due volte campione al Roland Garros, ha risposto sul bilancio finale dell’Italtennis agli Internazionali di Roma, che hanno visto il numero 1 al mondo raggiungere la finale dopo tre mesi di digiuno causa squalifica, e la campionessa azzurra Jasmine Paolini trionfare sia nel singolare femminile contro Coco Gauff che in doppio a fianco di Sara Errani.  

Pietrangeli: “Tre messi di assenza hanno fatto la differenza” 

Queste le parole dell’ex tennista novantunenne, che ha poi detto la sua in merito alle sorti del campione azzurro al Roland Garros, dove affronterà all’esordio il francese numero 72 ATP Arthur Rinderknech: “In finale con Alcaraz, dopo è evidentemente pesata molto l’assenza dalla gara per tre mesi, quindi ci sta tutto. Perdere contro un giocatore che è della tua altezza, più o meno, insomma siamo lì. Al Roland Garros? Se sapessi che Jannik vincerà andrei subito al botteghino a scommettere”. Così invece sulle dichiarazioni di Aldo Cazzullo, che in passato ha ritenuto come sia “un problema se è il portabandiera del nostro sport e risiede a Montecarlo”: “Questa gente che parla molto spesso non sa bene come stanno le cose. C’è una specie di patto che per esempio se Sinner vince un torneo ad Amburgo, paga le tasse che si pagano in Germania. Lui le paga nel Paese dove guadagna i soldi. E mi pare abbastanza giusto. Poi, se uno vuol vivere a Monte Carlo o a Timbuctù o non so dove, sono affari suoi”. Il conduttore ha poi commentato il rapporto fra i primi due tennisti al mondo, alla luce delle dichiarazioni dello spagnolo che ha ritenuto come sia “complicato essere amici quando ti affronti a questi livelli”, invitando così Pietrangeli a rispondere sul rapporto con Adriano Panatta.

Pietrangeli: “Ecco la differenza fra me e Panatta” 

“Con Adriano, che ho visto nascere nel luglio del 50’, ci divertiamo – ha aggiunto -. La gente pensa che lo facciamo apposta. Ci vediamo poco ultimamente perché lui abita a Treviso, però abbiamo un certo feeling e ci capiamo. Io non ho mai detto che ero più forte di Panatta, ho solo detto che Adriano è nato per giocare a tennis, non c’è dubbio che giocava strabene a tennis, dico solo che bisogna vedere la carriera di uno sportivo, si guardano i risultati, non è che si guarda la simpatia piuttosto che un’altra cosa. Mi hanno chiesto ma tu lo sai quanti tornei ha vinto Adriano? Dico no non lo so, mi pare che fossero 14 o 16 e poi mi chiedono ma tu lo sai quanti ne hai vinti te? Dico no non lo so: 48. C’era una piccola differenza”. Pietrangeli ha commentato anche il doppio trionfo di Paolini, che a Parigi punterà a tornare in finale dopo il ko con Iga Swiatek nel 2024: all’esordio affronterà Yue Yuan

Pietrangeli: “La simpatia è il punto in più di Paolini”

“Io dico che la sua simpatia già dà un punto di vantaggio, lei ha sempre il sorriso, brava, continua così”. Infine, l’ex numero 3 al mondo ha ironizzato sul proprio funerale:Non ho chiesto di farmi seppellire al Foro Italico sotto il campo che porta il mio nome. Vorrei fare lì solo la cerimonia del funerale, poi dopo la tomba ce l’ho. Al Foro Italico c’è il parcheggio e se piove, dato che le signore non si possono bagnare, la bara la mettiamo lì nel sottopassaggio e rimandiamo all’indomani”.

(di Enrico Picone)

Comments

Комментарии для сайта Cackle
Загрузка...

More news:

Read on Sportsweek.org:

Altri sport

Sponsored