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WTA Strasburgo: Rybakina forza 20, prima finale del 2025. Samsonova ultimo ostacolo

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Giornata dedicata alle semifinali in quel di Strasburgo. Il torneo WTA 500 francese, infatti, ha visto sfidarsi la giocatrice kazaka (numero 12 del mondo) Elena Rybakina e la tennista brasiliana (n. 23 WTA Beatriz Haddad Maia). Dopo un primo parziale piuttosto combattuto, il secondo è stato appannaggio di Haddad Maia, lesta ad approfittare delle incertezze al servizio dimostrate da Rybakina. Quest’ultima, però, nel corso del terzo e ultimo set ha rimesso le cose a posto, concedendo solamente due giochi alla rivale e assicurandosi così la sua prima finale WTA in 13 mesi (la ventesima in carriera). All’ultimo atto la kazaka affronterà Samsonova, che ha regolato 6-4 6-2 Collins e che ha un bilancio molto positivo contro di lei (4-1 per la russa i precedenti). Per entrambe le giocatrici si tratta della prima finale del 2025: Samsonova andrà a caccia del suo primo titolo in carriera su terra battuta (sarebbe il sesto in totale).

[4] E. Rybakina b. [9] B. Haddad Maia 7-6(7) 1-6 6-2

Primo parziale decisamente scoppiettante. Una vera e propria battaglia serrata. Sia la numero 12 WTA Elena Rybakina, che l’attuale numero 23 del mondo Beatriz Haddad Maia, infatti, provano ad imbastire degli attacchi da fondo e ad accelerare il ritmo di un match in grande equilibrio. Soprattutto nelle fasi centrali, quando l’incontro viaggia su dei binari di grande intensità. Tre gli ace per Elena, sempre solida al servizio, altrettanti i doppi falli commessi da Beatriz (che si dimostra, però, altrettanto efficace nei propri turni in battuta). Appare quasi inevitabile, dunque, che in una situazione di siffatto equilibrio, sia il tie-break a dover decidere l’esito del primo parziale. A spuntarla, alla fine, è Rybakina, piuttosto concreta nel tagliare a fette le resistenze difensive della rivale sudamericana e nel capitalizzare al meglio i propri turni al servizio. Il secondo set comincia con un monologo di Haddad Maia. Già, perché quest’ultima riesce a portarsi subito in vantaggio di un break e a sorprendere – non poco – le resistenze difensive di Rybakina (servizio incerto per Elena). Non solo. La giocatrice brasiliana concede solamente un game alla rivale kazaka, chiudendo il parziale in questione con il punteggio di 6-1. Situazione completamente capovolta nel terzo e ultimo set, quando Elena – grazie alla propria resilienza – riesce a risalire la china e a prendere il sopravvento sull’atleta verdeoro (nonostante l’ottimo tennis espresso da Haddad Maia). Rybakina si regala così la finale del prestigioso torneo francese (la prima in 13 mesi e la seconda in carriera in quel di Strasburgo).

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