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Il Mago Constant Lestienne: “La FFT mi disse a 15 anni che non sarei mai stato bravo a tennis”

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I tennisti, si sa, sono spesso personalità sui generis, ma il francese Constant Lestienne lo è particolarmente. 33 anni, amico e mentore di Gael Monfils, Lestienne dopo una lunga militanza nei circuiti minori è arrivato al grande tennis all’alba dei trent’anni, salendo poi agli onori della cronaca nel 2022 per essere l’unico giocatore top 100 a non aver mai giocato nel tabellone principale di uno Slam, oltre ad aver vinto al tempo solo due partite in carriera nel circuito maggiore. Amico e mentore di Gael Monfils, convive dalla nascita con una poliartrite reumatoide ereditata dal padre. Prima di approdare nel circuito ATP aveva già fatto parlare di sè per uno strano caso di scommesse costatogli sette mesi di squalifica dall’ITF. Il francese avrebbe piazzato 220 scommesse su match di tennis nel periodo compreso tra il febbraio 2012 e il giugno 2015, quando a suo dire: “Avevo ripreso i miei studi di BTS in un liceo ad Amiens e dunque ero distante dal mondo del circuito”. È soprannominato il “Mago”, non solo per il suo stile di gioco creativo e imprevedibile , Lestienne è infatti un prestigiatore di professione, che quando è lontano dai campi si esibisce nelle feste di tutta la Francia.

Uscito al primo turno durante le qualificazioni al Roland Garros contro l’argentino Burruchaga, il francese ha rilasciato un’interessante intervista a RG.org e CLAY, parlando del suo passato, della sua passione per la magia e non risparmiando qualche frecciatina.

Il mago Lestienne

Un mago non rileva mai i propri segreti, ma secondo Lestienne le sue abilità di prestigiatore lo aiuterebbero anche il campo: “Pratico il mentalismo, leggo le menti. Analizzo il linguaggio del corpo delle persone. Mi aiuta a leggere il mio avversario in campo: ad esempio, quando affronto un grande battitore, cerco di indovinare dove servirà, specialmente la prima battuta. Cerco di notare più cose, ma le tengo per me”. Passione per la magia che lo accomuna anche al suo grande amico Gael Monfils: “Senza esitazione, Gael è un grande, è pazzo. È anche appassionato di magia, gli ho insegnato alcune cose. È un buon amico. Penso che tutti noi ci divertiamo a vederlo giocare, quindi spero che non si ritiri mai. Gael crea un’atmosfera unica in ogni stadio in cui entra. Corre ovunque, fa colpi spettacolari. La gente lo ama!”.

Le critiche alla federazione francese

Una carriera difficile quella del tennista francese, a partire dalla sua malattia, che ne ha pesantemente condizionato il percorso: Ho lottato molto nella mia carriera per potermi allenare e competere al massimo livello, ed è per questo che sono felice di vivere della mia passione. Sono ancora incerto se parlare pubblicamente della mia malattia. Non l’ho mai fatto“.

Difficoltà che sono diventate quasi insormontabili dopo la squalifica a causa delle scommesse: Mi hanno usato. Ero nessuno nel tennis, solo un ragazzo tra i primi 200. Mi hanno usato per mandare un messaggio al mondo, per dare l’esempio. È stata una brutta battuta. Mi hanno sospeso per aver scommesso 2 euro su partite. È stato molto, molto doloroso. Ci sono voluti anni per riprendermi da quello. La Federazione non ha mai creduto nel mio tennis, per questo non mi ha mai aiutato. Non si sono mai interessati a me. Quando avevo 15 o 16 anni, mi dissero che non sarei mai stato bravo a tennis. Che ero troppo piccolo, troppo magro, che facevo troppi drop shot, che il mio servizio non era abbastanza buono, e che quello non era il tipo di tennis che volevano promuovere: è un piacere aver dimostrato che si sbagliavano”.

Lestienne si è infine lamentato della piaga degli scommettitore che negli ultimi anni infestano il mondo del tennis: “È fuori controllo”, afferma, “la gente non sa davvero cosa succede. Ricevi insulti, pesanti, da sconosciuti che creano account falsi, e quindi è difficile rintracciarli. Non serve un documento per creare un profilo social, e credo che sia questo il problema principale. Se fosse obbligatorio un documento d’identità, almeno potremmo segnalare quelli violenti“.

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