ATP Amburgo, Darderi: “Prova durissima, felice di averla superata” [ESCLUSIVA]
Dal nostro inviato ad Amburgo
Ad Amburgo, il vento soffia forte, le palline rimbalzano male e i match si trasformano in piccole odissee tennistiche. Luciano Darderi esce vincitore da una di queste una battaglia vera contro Brandon Nakashima, numero 30 del mondo, battuto 7-5 6-7(3) 6-2, che gli regala un posto nei quarti di finale dell’BitPanda Hamburg Open e l’opportunità di sfidare Andrey Rublev. Un premio meritato, conquistato con pazienza, sofferenza e tanto cuore.
“Oggi è stata una battaglia” – esordisce Darderi a fine match, visibilmente provato ma felice. “Brandon è un grande giocatore. Nel primo set ero sotto 5-2 e sono riuscito a ribaltarla 7-5”. Un parziale che somiglia molto a quello conquistato, poco prima, dal connazionale Cobolli contro Davidovich Fokina. Ma se il primo set ha avuto l’andamento del piccolo miracolo, il secondo ha rischiato di diventare un incubo.
“Ero avanti anche nel secondo set, al tie-break 6-3 con tre match point, ma mi sono incartato” – ammette con onestà. “Ho sbagliato troppi punti che sembravano facili”. Da lì, il rischio di crollare mentalmente era alto, ma Luciano ha tenuto botta, mostrando grande maturità: “Nel terzo set ho tenuto sia mentalmente che fisicamente, nonostante la giornata fosse veramente difficile, tra il vento e le palline che rimbalzavano male. Mentalmente è stata una prova durissima, ma sono contento”.
E ha tutte le ragioni per esserlo: “Perdere il secondo set dopo essere avanti 6-3 con tre match point contro il numero 30 del mondo, e poi vincere 6-2 al terzo, non è facile. Ne sono venuto fuori ed è una grande soddisfazione”.
Ora però c’è da guardare avanti, perché il prossimo ostacolo è di quelli che fanno rumore: Andrey Rublev, testa di serie numero uno ad Amburgo e già vincitore qui nel 2020. Ma Luciano non si tira indietro: “Sono contento se riesco a fare il meglio in questo torneo. Per fortuna ho giocato bene il terzo set oggi”. Il pensiero va già oltre: “Il mio obiettivo è arrivare bene a Parigi” – confessa – “e giocare al meglio partite come quella di oggi e come quella di domani con Rublev”.
Con il sorriso, il cuore e un tennis solido, Darderi si è ritagliato il suo spazio ad Amburgo. E chissà che non riesca a prendersi anche qualcosa di più. Domani con Rublev sarà durissima, ma Luciano ha le sue carte da giocarsi.