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ATP Amburgo, Cobolli: “Vincere aiuta a vincere. È un successo che mi dà fiducia” [ESCLUSIVA]

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Dal nostro inviato ad Amburgo

Nel pomeriggio tedesco di Amburgo, Flavio Cobolli si prende una vittoria che pesa. Non tanto e non solo per l’accesso ai quarti di finale del Bitpanda Hamburg Open, quanto per il modo con cui è arrivata: solida, concreta, a tratti persino brillante, contro un avversario di rango come Alejandro Davidovich Fokina. E con un contesto tutt’altro che semplice da gestire, tra condizioni climatiche complesse e una stagione che lui stesso definisce “complicata”. Il 22enne romano de factu, porta a casa una delle vittorie più significative della sua stagione.

Le condizioni erano molto difficili” ha spiegato Cobolli a fine match, “e il servizio non sempre ha funzionato come uno vuole. L’importante era restare aggrappati”. Missione compiuta: aggrapparsi al match, non mollare nei momenti di difficoltà, trovare risorse tecniche e mentali per reggere l’urto.

Ma dietro la vittoria c’è anche un percorso interiore, che Flavio non nasconde: “Sono venuto qui con l’obiettivo di cambiare atteggiamento in campo. Quest’anno è un anno complicato e difficile, e ci sono molte difficoltà che offuscano la mia testa. Non è semplice giocare partite del genere con tutto quello che mi porto dentro”. Eppure, proprio in mezzo a quella che era una vera e propria burrasca nel secondo set, il romano è riuscito a far emergere il meglio del suo tennis: “Oggi il mio livello è stato buono”.

Determinante, in un match a tratti nervoso, anche la gestione delle condizioni atmosferiche. “Il vento non è così forte come sembra, ma è qualcosa che non vuoi trovarti di fronte. Sono stato comunque bravo a gestirla”. Un passaggio non banale, specie per un giocatore che cerca stabilità, ritmo e certezze. Cobolli sa quanto sia importante fare bene in tornei di questo livello. “Vincere aiuta a vincere, come dicono i migliori” – dice con un mezzo sorriso. “È una vittoria che mi dà fiducia, sia per come è venuta che per come l’ho ottenuta”.

Ora, il prossimo ostacolo si chiama Roberto Bautista Agut. Esperienza, regolarità, solidità: l’ex Top 10 spagnolo rappresenta un test probante per chiunque. Flavio lo sa: “È un giocatore molto forte. Dovrò studiarmelo bene, non lo conosco tanto ma preparerò subito il match”. Con la consapevolezza di chi vuole voltare pagina ritrovando le condizioni che, giusto ricordarlo, lo hanno portato alla conquista del suo primo ATP a Bucharest, Cobolli prova a rilanciarsi proprio dal torneo tedesco. Amburgo come svolta, Amburgo come inizio di un nuovo qualcosa.

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