ATP/WTA Roma, la FITP avverte gli scommettitori del Foro Italico: “Gli episodi segnalati non si ripeteranno”
È una delle piaghe dei giorni nostri, una di quelle che rischia seriamente di macchiare banalmente la bellezza dello sport. Il tennis non fa eccezione e il fenomeno del live betting sta diventando una minaccia concreta soprattutto per gli atleti costretti a sottostare a un pubblico totalmente fuori controllo, mosso da interessi economici e non da simpatie agonistiche. Retorica a parte, l’obiettivo dovrebbe essere preservare tutti i valori di trasparenza che lo sport veicola ma l’inquietudine maggiore deriva dal fatto che allo stato attuale siano pochi i mezzi per contrastare il divampare di questo mal costume senza scendere in contraddizioni e ipocrisie.
Ci sta provando la FITP. Il massimo organo competente italiano sta provando a porre freno ai tanti episodi spiacevoli verificatosi in questi giorni al Foro Italico. I più ottimisti ritenevano fosse un’usanza relegata alle competizioni inferiori, non di certo a un Master 1000. A quanto pare dopo Napoli, è la volta di Roma per quanto riguarda il panorama italiano. Già nelle precedenti edizioni del Challenger partenopeo c’era stata qualche avvisaglia, ma quest’anno si sono incrementate le disavventure per i partecipanti con Jacopo Berrettini a vivere sulla sua pelle le intemperanze degli scommettitori, accorsi per parteggiare per la propria puntata.
La sfida tra Popyrin e Taberner al secondo turno, le lamentele di un giocatore mite come De Minaur nell’arco della partita contro Luca Nardi, i moniti che Mensik rivolge a un’incurante e strafottente prima fila durante il match vinto con Marozsan sono solo una fastidiosa carrellata di ciò che è avvenuto al Foro Italico in questi giorni. Inaccettabile per un torneo così prestigioso che avrebbe la velleità di diventare il quinto Slam, tanto da spingere la FITP nella figura dell’ex tennista Paolo Lorenzi, direttore degli Internazionali BNL d’Italia, a diramare un comunicato stampa che prova a mettere in guardia chi del tennis vuole farne solo una via per battere cassa. Di seguito il comunicato della Federazione:
“Il fenomeno degli scommettitori “live” sui campi da tennis, come su altri siti di gara in altri sport, è da tempo monitorato dalla nostra Federazione con la massima attenzione. Posto che, naturalmente, l’attività di betting è consentita a ciascun maggiorenne nei termini disciplinati dalla legge, riteniamo semplicemente inaccettabile che questa attività abbia un qualsivoglia punto di contatto con quella agonistica. Per questa ragione, la nostra Federazione implementerà ulteriormente i controlli già in essere, fornendo tutto il supporto alle forze dell’ordine e all’ATP affinché episodi come quelli segnalati non si ripetano. La FITP si assicurerà contestualmente che le persone individuate come responsabili di attività di disturbo non abbiamo mai più occasione di rimettere piede in un impianto che ospiti una manifestazione federale“.
Un timido cartellino giallo è meglio di niente. La strada è ancora lunga e tortuosa per liberare lo sport da questo flagello sociale, e all’orizzonte neanche sembra esserci una risposta imminente e definitiva, ma nel frattempo la mobilitazione dai piani alti sembra essere per lo meno partita.