ATP Roma, Moutet: “Sono quindici anni che non vivo con la mia famiglia per questo”
Da Roma, il nostro inviato
Corentin Moutet è uno senza vie di mezzo. O lo si ama o lo si odia, prendere o lasciare. Ma quando mette a terra il piede giusto è sempre un piacere vederlo giocare a tennis. Come gli è capitato domenica 11 maggio, giorno in cui ha raggiunto gli ottavi degli Internazionali BNL d’Italia al termine di una partita pazzesca contro Holger Rune. Sofferta, tribolata, dove non è stato facile gestire le emozioni. Come racconta nell’intervista post match.
“Sono molto felice di aver vinto“, spiega il francese, “è stata una grande partita sia da parte mia che da parte sua. Mi ha mostrato perché è un top 10, perché ha vinto così tante partite, è davvero esemplare vedere lottare. Battere giocatori di questo livello è davvero complicato, anche se stava soffrendo di qualcosa ha lottato fino all’ultimo punto, trascinando la partita al tie-break. Avevo avuto prima delle chance di vincere, ma è davvero difficile riuscire a vincere contro giocatori del genere“.
Una partita che in realtà Moutet avrebbe potuto vincere più volte, con ben 4 match point annullati e 10 palle break su 13 non sfruttate prima di portare a casa l’incontro. Ciononostante, ha saputo rimanere attaccato alla partita: “Ho tentato di concentrarmi, anche se ho mancato tante palle break, ma a mia volta ho saputo salvarle, ho vinto più punti di quanti ne abbia perso. Tengo i miei occhi sulle cose positive, e ovviamente ci tengo a vincere. Mi alleno duramente tutti i giorni, non ho visto la mia famiglia per 15 anni per fare questo…quindi ci tengo a vincere, ci tengo a dare il mio massimo sul campo. La vittoria è arrivata dal gioco…se vinci l’ultimo punto vinci la partita, quindi è stata sia fisica che mentale, è stato tennis. Una partita difficile, non so come ho trovato la soluzione per vincere l’ultimo punto, che non è stato facile, ma ho gestito, e sono davvero felice“.