ATP Roma, Sinner: “Avevo dei dubbi sul poter tornare subito al massimo. Sarebbe arrogante non averne”
Da Roma, il nostro inviato
Il giorno di Jannik Sinner finalmente è arrivato, e si è anche concluso nel migliore dei modi. Un’attesa spasmodica che alla fine ha premiato gli appassionati e soprattutto il n.1 al mondo. Che subito è tornato a vincere dopo la sospensione, e facendolo agli Internazionali BNL d’Italia, il torneo per eccellenza per un italiano. Come ha ricordato anche lui in un’affollatissima conferenza stampa: “Metto il pubblico di Roma al primo posto in assoluto. Bellissimo tornare in campo e avere grande tifo, sin dal primo giorno. Aspettavo da tanto questo momento. Sono davvero felice anche di poter giocare un solo match in più qui“.
Ovviamente non è tutto oro quel che luccica. La partita per larghi tratti è stata perfetta, e ci sono tante cose positive da portare a casa. Ma prima di giocare, soprattutto in questi tre lunghissimi mesi, non è mancata qualche domanda a sé stessi: “Ovviamente ho avuto dei dubbi sul poter ritrovare subito la mia migliore forma, ma sarebbe stato strano il contrario, e sarebbe arrogante non averne. Li avevo anche oggi prima di scendere in campo, come li ho ora per quello che potrebbe succedere nel prossimo match. Ma dobbiamo vivere con i dubbi, perché vuol dire tenerci a quello che succede, a migliorare, a dimostrare qualcosa. Ognuno di noi ha dubbi“.
Dubbi rapidamente fugati da un esordio che ha subito messo le cose in chiaro sul livello del n.1 al mondo, profilandosi come una sorta di avviso per la concorrenza. Anche perché Sinner è ben consapevole di dove si trovi attualmente: “Non so che voto dare alla mia prestazione, ma credo sia stato molto alto. A prescindere dal risultato oggi è stato un giorno fondamentale perché sono potuto tornare in campo. Ma mi sono svegliato tranquillamente, ho pranzato con i miei genitori e siamo arrivati qua presto per evitare traffico. L’ho vissuta come tutti i giorni. Mi sono sentito tranquillo, anche quando sono entrato. Certo, ho provato un’emozione diversa, ma è stata una giornata positiva“.
Anche perché dall’altra parte si è comunque presentato un avversario rognoso, che può essere molto ostico sulla terra. Un buon test per ritrovare la miglior forma: “Quando ho superato il mio secondo game di servizio ho sentito di nuovo la partita in sé. Non sono partito molto bene, subito 0-30, serviva lui…ero in difficoltà. Poi ho ritrovato me stesso. Servono a volte momenti difficili per alzare il livello. La partita la senti subito, solo che a volte non riesci a gestire le difficoltà in partita, lì la differenza dall’allenamento. Posso far meglio, ma oggi andava tutto abbastanza bene“. Se proprio si vuole trovare qualcosa da lucidare, oltre al servizio (serve qualche prima in più) si può opinare che Jannik ha sempre abituato ad una risposta migliore: “Di solito rispondo abbastanza bene, specie sul cemento, sulla terra è un po’ diverso. Perché comunque la rotazione della palla è diversa, è difficile rispondere a un buon kick, diversa la distanza dal campo. Posso migliorare un po’ tutto rispetto a oggi, ho usato bene il rovescio lungolinea ma non sono stato sempre preciso. Domani lavoreremo per ritrovare il ritmo con il colpo“.
Va sottolineato come un rientro del genere non fosse scontato. Contando anche tutte le aspettative che si porta dietro il n.1 al mondo: “Credo che ci siamo preparati nel miglior modo possibile. Naturalmente, mi mancava il feedback delle partite ufficiali, che sono il miglior feedback che un giocatore possa ricevere. Almeno ora ho un quadro più ampio di ciò che sto facendo bene e di ciò che devo migliorare. Naturalmente, il nervosismo e tutto il resto devono entrare di nuovo nel mio corpo, cercando di capire cosa possiamo fare meglio il prossimo turno. Spero di poter giocare qui ancora una o due partite per vedere a che punto sono, che sarebbe il mio obiettivo principale. Poi tutto il resto è solo positivo; è stato un ottimo inizio dal mio punto di vista di questo torneo e del ritorno. Vediamo cosa succederà“.