ATP Roma, Berrettini: “Fisicamente sto bene. Qui sento sempre qualcosa di diverso”
Una gioia immensa per Matteo Berrettini, capace di non tremare in occasione del suo ritorno agli Internazionali BNL d’Italia dopo quattro anni contro Jacob Fearnley. Certo, più di qualche brivido di emozione come lui stesso ha confessato davanti ai microfoni, ma alla fine era ciò che sognava e si aspettava di provare.
Impossibile definirlo un incontro come gli altri: “È stata una partita complicata per mille motivi, non mi sono chiesto di giocare bene oggi ma di stare lì, lottare, continuare a fare quello che mi piace fare quindi provare a servire bene, essere aggressivo, non mi sono allenato tantissimo nelle ultime settimane quindi non potevo chiedermi un livello troppo alto. L’emozione è stata tanta e la gente mi ha aiutato molto“.
Sul calo nel secondo set, Matteo spiega: “È successo quello che succede durante le partite, ci sta un calo di attenzione, ho avuto palla del 2-2 e non ho giocato benissimo, lui bravo a rispondere lungo sulla palla break e mi sono trovato sotto. È un giocatore che sta salendo tanto, si vede che gioca bene e che può crescere ancora, l’importante è che ho reagito“. Immancabile la domanda sulle sue condizioni di salute, dove prima ci scherza un po’ e poi afferma: “Sto bene, è stata una bella prova per quello, così tanto tempo in campo non lo passavo da un po’”.
Anche se in due set, è stata una sfida bella lottata e vincere questo tipo di incontri non può che far bene: “È un bel segnale, con la testa ci sono e avevo tanta voglia di tornare in campo qua a Roma, per me è un posto speciale come per tutti gli italiani. Diciamo che entrando in campo l’importante era stare bene in campo con la testa, il gioco sarebbe stata una conseguenza”
L’emozione del pubblico è stata speciale: “È stato pazzesco, appena sono entrato in campo è partito il primo brivido, durante la partita ancora un paio di volte, soprattutto quando ho annullato il set point e ho tenuto il game del 5-4. Quando ho visto che lui ha iniziato a rallentare un po’, dopo mi ha detto che aveva i crampi, mi sono gustato la vittoria fino all’ultimo punto“
Com’è stato passare tutti questi anni senza Roma? Berrettini replica: “Bella me…(ride, ndr). Non ci sono parole positive, sicuramente è uno di quei tornei che segno sul calendario, non l’ho mai nascosto, ho vissuto una delle migliori cinque partite della mia vita, è sempre bello tornare perché ovunque mi guardo c’è gente che conosco. È emozionante, tre anni senza giocare sono stati sofferenza”
Sul prossimo avversario c’è il dubbio tra Ruud e Bublik: “Giocatori completamente diversi, Casper arriva dalla vittoria di Madrid ma le condizioni qua sono opposte, ci sta che possa fare fatica nel primo turno, vediamo chi la spunterà. Io mi preparo su me stesso e poi ho un giorno libero per preparare la partita”. Altro passaggio sul lato emotivo: “Ovviamente c’era tensione ma ogni volta che mia saliva un po’ di magone allo stesso tempo mi veniva da sorridere perché mi dicevo che era quello che volevo, non potevo pensare di arrivare qui e non sentire quell’adrenalina e quella tensione che alla fine ci fa andare in campo e lottare. Era molto importante per me sentire queste cose. Ho dormito abbastanza bene, ma ovviamente mi sono svegliato prima della sveglia. La tensione c’era“.
La scritta “Mi siete mancati!” sulla telecamera non poteva passare inosservata: “Riferito a tutti voi, le persone che mi guardano e mi tifano, che non vedevano l’ora di vedermi e viceversa, sentire quel calore che aveva assaporato in Coppa Davis ma è sempre diverso. Qua sono nato e cresciuto, questo feeling mi mancava e sono contento di potermelo gustare almeno altre due partite tra doppio e singolo, poi vediamo”
A proposito di doppio, sarà una sfida tutta italiana tra i fratelli Berrettini e i due “Lorenzo”, Sonego e Musetti: “Tutti e quattro ci siamo guardati e detti “Che sfiga”. Sopratutto nel doppio si creano situazioni in cui il pubblico ti aiuta tantissimo, sarebbe stato bello giocare contro degli stranieri. Poi con i due Lorenzo ci conosciamo a memoria, sarà un match strano, ma io e Jacopo siamo pronti a godercelo fino in fondo perché lo abbiamo sempre sognato“.
Infine chiosa finale sul ritorno di Jannik Sinner: “Saprà benissimo come affrontare tutto, Jannik è super felice di essere qui, l’ho visto sorridente, per tutti noi è un bene che sia tornato, è il giocatore più forte del mondo gli auguro il meglio, saprà gestire molto meglio di me quello che succederà”.