ATP Roma: Gigante getta il cuore oltre l’ostacolo ma non basta. Mensik al terzo turno
[20] J. Mensik b. [WC] M. Gigante 7-6(4) 7-5
Buona la prima per il numero 21 al mondo Jakub Mensik. Il diciannovenne ceco festeggia la sua prima vittoria agli Internazionali BNL d’Italia sconfiggendo in due set 7-6(4) 7-5 il tennista di casa Matteo Gigante (23 anni, 164 ATP) dopo un’ora e quarantuno minuti di gioco. Prima vittoria in carriera nel main draw di Roma per Mensik che lo scorso anno si arrese al primo turno contro il tedesco Hanfmann. Una sfida equilibrata nel quale il tennista romano ha venduto cara la pelle, giocando un match propositivo e di livello, ma pagando a caro prezzo gli errori commessi. Mensik ha chiuso la sfida senza non concedere nessuna palla break, sebbene rimane il rammarico del tie-break che vedeva il tennista italiano condurre e che è girato a favore di Mensik in maniera inattesa. Per il ceco, vincitore del Masters 1000 di Miami, la sfida con l’ungherese Marozsan che ha avuto la meglio su Andrey Rublev.
Primo set: tie-break amaro per Gigante, Mensik ha la meglio
Sono ben 143 posizioni di differenza nel ranking ATP quelle che separano Matteo Gigante e Jakub Mensik, ma le prime fasi del match non fanno percepire l’ampio divario in classifica tra i due protagonisti. Eccezion fatta per il primo game, terminato ai vantaggi, la sfida è tutto tranne che una lotta serrata punto a punto. La solida prestazione al servizio da parte di entrambi i giocatori, porta il giocatore on serve a concedere poco spazio all’avversario in risposta. Negli scambi, entrambi cercano di spostare l’avversario, con Mensik che evidenzia le maggiori difficoltà, dovendosi districare tra le trame disegnate in campo dal mancino italiano.
In fase di risposta, nessuno dei due trova molte chiavi per attaccare: Mensik fatica a leggere il servizio di Gigante, mentre a quest’ultimo manca il giusto guizzo per fronteggiare la velocità della palla del ceco. Con Mensik al servizio, gli scambi tendono a essere brevi. Nelle rare occasioni in cui si si prolunga, Gigante ha la meglio, con il ceco che cede alla distanza. L’italiano mostra un gioco propositivo, trovando angoli efficaci e variando bene con la palla corta, anche se poco può fare contro il miglioramento della qualità del servizio di Mensik con il progredire dei game.
In un match all’insegna dell’equilibrio, il tie-break diventa la conclusione appropriata. Gigante si presenta al gioco decisivo avendo perso solo 5 punti al servizio e con oltre il 50% di unreturned serve; Mensik concede qualche punto in più, complice il già citato primo game, ma senza mai dare all’avversario l’opportunità per il break.
Nel tie-break, il romano è il primo a tentare la fuga, spingendo in uno scambio rovescio contro rovescio e piegando la resistenza del ceco. Il servizio di Gigante sembra una sentenza e lo porta sul 4-2. Tuttavia, la breve pausa per il cambio campo fa da preambolo a una variazione totale dello scenario. Gigante stecca un dritto non impossibile, restituendo il mini-break. Successivamente, con il servizio, Mensik si porta in vantaggio sul 5-4. La pressione si fa sentire nella mente dell’italiano, che prima spreca un rovescio in uscita dal servizio e poi capitola di fronte alla spinta di Mensik, il quale, con cinque punti consecutivi, si aggiudica il set dopo 50 minuti.
Secondo set: Mensik non concede nulla e strappa il break decisivo nelle fasi finali
Il secondo set riprende sulla falsariga del primo parziale. Con Mensik al servizio gli scambi sono rari, quasi assenti, mentre Gigante deve faticare leggermente di più. Si procede senza accenni di palle break fino al settimo gioco. Una risposta vincente, un passante di Mensik e un doppio fallo di Gigante regalano le prime due palle break del match al numero 20 ATP.
Nonostante la situazione di difficoltà, il braccio di Gigante non trema, anzi, il romano inanella una serie di punti da applausi. Annulla la prima occasione con un vincente di rovescio e la seconda con una palla corta che lascia immobile Mensik. Galvanizzato, l’italiano porta a casa il game con due ottimi servizi. Il momento di tensione accende ulteriormente il pubblico di casa, che cerca di spingere con maggiore enfasi il proprio beniamino. I punti si fanno più combattuti e, se nel nono game Gigante riesce a superare una complicata situazione di 0-30, nell’undicesimo game concede nuovamente due palle break al ceco. Sulla prima si salva con il servizio, ma sulla seconda un suo dritto, deviato dal nastro, diventa un comodo appiglio per Mensik. Il ceco prende il controllo della rete e si aggiudica il primo break della sfida, complice un rovescio di Gigante finito in corridoio. La sfida si chiude lì, il ceco tiene il servizio in un brutto dodicesimo game e si qualifica agli ottavi. Il ceco chiude con 23 vincenti e 27 gratuiti, Gigante con 22 vincenti e 29 errori non forzati, con l’italiano che paga la crescita degli errori nel corso del secondo parziale.