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ATP Roma, Draper: “Sento di poter giocare bene ovunque”

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Vincente, e a tratti dominante, Jack Draper non può che esser fra i favoriti al titolo degli Internazionali BNL d’Italia 2025. Luciano Darderi, estromesso così al secondo turno, non può dirsi deluso dal suo livello nel corso del secondo set: tante palle break guadagnate, ma mai convertite. Il britannico comincia a dimostrare il perchè della classifica raggiunta, e la chiara intenzione di non volersi fermare qui.

Al prossimo turno lo attende un’altra sfida che, almeno sulla carta, non dovrebbe nascondere troppe insidie: Vit Kopriva, qualificato e capace di battere Sebastian Baez al secondo turno.

Queste le parole del numero 5 del mondo nella conferenza stampa post partita.

D. Il secondo set è stato molto intenso, come ti senti?
Jack Draper: “Bene, un’ottima prima partita. Ovviamente le condizioni erano difficili rispetto a Madrid, sapevo sarebbe stata un match difficile.
Darderi è un ottimo giocatore, aiutato dal tifo per lui. Penso di aver fatto un buon lavoro: nel secondo set, dopo esser calato d’energia, sono riuscito a contenerlo comunque e a fine partita ho giocato alcuni buoni punti
“.

D. Come senti le condizioni rispetto a Madrid? Oggi ha fatto un po’ più caldo, probabilmente ha influito
Jack Draper: “Si, ovviamente è tutto un po’ diverso, ma credo che la fiducia e il modo in cui sto giocando mi aiuteranno tanto qui. Ovviamente Madrid è in altitudine, la palla rimbalza in modo diverso, ma penso non ci siano motivi per cui non dovrei continuare a giocare a un livello davvero buono su qualsiasi superficie. Mi sento come se stessi imparando a giocare sempre meglio. Ho sempre saputo di poter giocare bene sul rosso, serve solo saperlo dimostrare in campo“.

D. La differenza fra palline e terra ha a che fare con la maggior potenza con cui devi colpire? La palla qui è più morbida
Jack Draper: “Si, penso che le palline a Madrid siano un po’ più dure, queste sono più morbide, ma tutto dipende dall’aria. Se le palline sono più dure, è tutto più veloce, come si vede a Madrid. Qui le palline sono sicuramente più morbide, ma le condizioni restano buone“.

D. Hai cominciato a colpire molto bene anche stando dietro e dando spin alla palla, ci stai lavorando?
Jack Draper: “Si, penso di averlo sempre fatto, è qualcosa che mi viene naturale, specialmente sulla terra. Ho sempre voluto mettere un po’ più di spin alla palla. Negli ultimi sei mesi tutto sta iniziando a funzionare meglio: mi sento davvero a mio agio. Penso di poter colpire da ogni zona del campo, anche girando intorno alla palla. Con la rotazione sto cercando di spingere di più, ma su questa superficie bisogna esser più tattici: lo spin va bene, ma devo ancora impararlo ad usare al meglio“.

D. Nei momenti chiave del secondo sei hai salvato situazioni importanti. Spesso si dice che i migliori alzano il livello nei momenti decisivi: è qualcosa che senti anche tu?
Jack Draper: “Sicuramente è una questione di fiducia e della mia capacità di tenere alto il livello in quei momenti. ci sono stati un paio di punti dove oggi ho sbagliato, ma ho continuato a provare e a fare la cosa giusta. Questo è ciò che vedo nei migliori giocatori: si muovono sempre, punto dopo punto, non importa se è un matchpoint o no. I momenti di pressione fanno la differenza fra i buoni e i migliori giocatori. Sto imparando a esser efficace in quei momenti, mentalmente ed emotivamente sono molto migliorato“.

D. Ti sei allenato un po’ con Jannik: che impressione ti ha fatto e cosa ti aspetti da lui domani?
Jack Draper: “È molto tranquillo. Il primo giorno ero forse un po’ superiore a lui nei punti: poi ha iniziato a giocare molto bene e ad adattarsi al livello. Non so cosa aspettarmi da lui questa settimana, ma sicuramente sarà molto forte. Ha lavorato tanto, e il tempo che abbiamo passato insieme è stato piacevole“.

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