WTA Roma: Osaka soffre ma supera Golubic, Collins vince e sfida Swiatek
Si alza il sipario sul secondo turno degli Internazionali femminili. Una giornata che ha conosciuto il doppio ritiro di Paula Badosa e Petra Kvitova, inizialmente attese sulla terra rossa del Foro Italico rispettivamente contro Naomi Osaka e Ons Jabeur. A prendere il posto della spagnola numero Wta, è stata la svizzera Viktorija Golubic, che dopo essersi imposta per 6-2 nel primo set, subisce la rimonta della giapponese 5-7, 1-6. Quanto a Jabeur, la tunisina affronterà al terzo turno la vincente del match tra l’azzurra numero 5 al mondo Jasmine Paolini e la neozelandese Lulu Sun, il cui match è in programma nel pomeriggio di giovedì 8 sul centrale. Avanza anche Jaqueline Cristian, che supera in due set Julia Putintseva con lo score finale di 7-6(2) 7-5. Altri incontri:
[17] J. Ostapenko b. R. Sramkova 1-6 6-4 6-3
Ostapenko non difende mai il turno di battuta nel primo set, zoppicando con la prima palla e consegnandosi sul servizio di riparazione, fragile e preda del pressing della tennista slovacca, che chiude la frazione con undici punti su dodici in risposta alla seconda palla. Il miglioramento nei conti per la favorita numero 17 del torneo passa nel secondo set proprio dalla crescita nel servizio, più efficace nella prima palla, e soprattutto con una più convinta azione offensiva, che le consente di cogliere il break nel game d’esordio.
Jelena sale fino al 4-3, subisce il contro-break ma mette da lì a segno un parziale di otto punti a zero che le permettono di pareggiare il conto delle partite. Il set decisivo vede la favorita della vigilia prendere sempre più confidenza in risposta e ripagare la rivale con la stessa moneta con cui l’aveva sferzata nella prima parte del match: Ostapenko ottiene il break per ben tre volte e chiude l’incontro per 6-3. Buon esordio per la vincitrice di Stoccarda, che nei sedicesimi di finale aspetta la vincente tra Karolina Muchova e la nostra Lucia Bronzetti.
[13] D. Shnaider b. C. Dolehide 6-0 6-0
Cinquantuno minuti bastano per la numero tredici del seeding per superare Caroline Dolehide; l’americana vince in dodici turni complessivi al servizio solo sei punti, nessuno dei quali sulla seconda battuta, cui ricorre in dieci occasioni. Shnaider non abbassa mai la pressione in risposta e serve con buona autorità, concedendo, e annullando, solo una palla-break alla mortificata rivale. Per la giovane atleta russa ora c’è la rumena Jacqueline Cristian.
P. Stearns b. [28] A. Kalinskaya 6-2 6-3
Continua a stentare Anna Kalinskaya nella stagione 2025, che l’ha vista raggiungere solo la semifinale di Singapore; la ventiseienne russa si arrende in due set poco lottati alla statunitense Peyton Stearns, atleta che peraltro non ha sfigurato sul rosso madrileno con l’ottavo di finale perso davanti a Sua Maestà Aryna Sabalenka. Nel 6-2 iniziale l’americana toglie per tre volte il servizio alla russa, veramente deficitaria in battuta (38% di prime palle in campo), e si prende il set al nono gioco; il 6-3 definitivo vede invece la numero 28 del seeding mettere ordine in sede di battuta e contrastare meglio i fendenti in contrattacco della rivale. Stearns peraltro non rischia nulla e coglie il break decisivo sul 4-3, cui fa seguito un game vinto a zero. Il suo sedicesimo di finale le proporrà Keys oppure Gracheva.
[25] E. Mertens b. S. Lamens 3-6 6-2 6-3
Elise Mertens impiega un set per prendere le operazioni di gioco in mano contro l’olandese Suzan Lamens, semifinalista a Rouen e nel pieno della sua miglior stagione; la numero 25 del ranking gioca male nella fase centrale del primo parziale ma sa riprendersi e sul 3-5 non converte lo 0-40 del possibile contro-break e poi una quarta palla-game ai vantaggi. Lamens chiude nello stesso gioco ma nel prosieguo del match la belga impone la sua maggior classe e intensità e vince facilmente la seconda frazione.
Il set decisivo è più equilibrato: break e contro-break iniziale, sequenza che si ripete nel sesto e nel settimo game. Qui però la tennista belga trova gli spunti che le permettono di marcare la differenza decisiva a suo favore, con un nuovo agevole break e il 6-3 pochi minuti dopo. Per Elise un terzo turno a stelle e strisce, Pegula.
[29] D. Collins b. [Q] G. Ruse 6-3 6-3
Danielle Collins prova a difendere la semifinale della scorsa edizione partendo con un primo successo ai danni della tennista rumena Gabriela Ruse. Collins parte col piede giusto togliendo la battuta alla rivale nel secondo game, ma restituisce immediatamente il vantaggio perché Ruse sa impiegare i suoi colpi più robusti e far indietreggiare la favorita statunitense. L’atleta rumena cede poi di nuovo nel settimo gioco, quando i fendenti di Collins ne evidenziano i limiti negli spostamenti laterali, costringendola ad alcuni errori in recupero.
Due break a uno è il risultato dei break anche nel secondo parziale, durante il quale Collins, pur non senza qualche problema, esibisce la sua maggiore velocità di esecuzione dei colpi, togliendo spesso il tempo alla rivale e chiudendo ancora per 6-3. Il suo match di sedicesimi di finale sarà uno dei più attesi del tabellone: dall’altra parte della rete ci sarà la campionessa uscente, Iga Swiatek.
(in collaborazione con Enrico Picone)