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ATP Roma, Fonseca non basta l’aura: Marozsan lo elimina al primo turno

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F.Marozsan b. J.Fonseca 6-4 7-6(3)

Una Roma primaverile, con il cielo azzurro e i campi di terra battuta, ha riservato un esordio amaro a Joao Fonseca. Il diciottenne brasiliano, non solo una promessa del tennis ma un vero e proprio fenomeno sociale, anche oltre i confini sudamericani, ha alzato bandiera bianca all’esordio nel Masters 1000 capitolino, piegato in due set dal solido ungherese Fabian Marozsan. Finisce 6-4 7-6(3) in un’ora e quarantadue minuti, con più rimpianti che vere occasioni per il carioca.
Fonseca, attualmente numero 65 del mondo e primo anno pieno nel circuito ATP, attraversa un momento complicato. Quella incassata oggi è la terza sconfitta di fila: dopo la battuta d’arresto contro Tommy Paul a Madrid e l’uscita prematura nel Challenger di Estoril contro l’olandese Jesper de Jong, arriva ora un nuovo stop contro Marozsan, numero 61 ATP. Non accadeva dallo scorso luglio – quando perse quattro partite consecutive tra i prati di Nottingham, Halle e Wimbledon, e il cemento di Chicago – che Fonseca infilasse tre sconfitte in fila.
Il primo set ha messo subito in chiaro la giornata storta del brasiliano, frenato da un avversario preciso al servizio (quasi 90% di punti con la prima) e poco incline a concedere spiragli. Un break subito in avvio, pochi spiragli in risposta e il parziale vola via in poco più di mezz’ora, 6-4 per il magiaro.
Nel secondo set, Fonseca dà l’impressione di poter cambiare l’inerzia: break subito in apertura ma pronta reazione fino al 3 pari, aiutato da una doppia fallo di Marozsan. Il brasiliano ha anche tre chance per mettere il naso avanti, ma l’ungherese le cancella con coraggio e lucidità. Si arriva al tie-break, e lì Fonseca parte bene, strappa il mini-break, ma poi si incarta da solo: due doppi falli consecutivi e partita che gli scivola di mano, 7-3 per Marozsan.
Una sconfitta che fa male, anche perché arriva in un momento in cui Fonseca ha bisogno di conferme e fiducia. Il talento c’è, la personalità pure, ma il tennis dei “grandi” è spesso spietato con chi ha ancora bisogno di tempo per crescere. Il prossimo appuntamento, salvo sorprese, sarà l’ATP 500 di Amburgo a partire dal 16 maggio, ultimo banco di prova prima del debutto assoluto a Roland Garros. 

De Jong sorprende Shevchenko, ok Vukic e Jarry al primo turno

Al primo turno degli Internazionali d’Italia, Jasper De Jong sorprende Alexander Shevchenko con un netto 6-2 6-4, confermando il buon momento di forma che lo accompagna in questa fase della stagione. L’olandese, al debutto assoluto nel main draw romano, ha dominato i ritmi da fondo, lasciando poche chance al russo, mai realmente entrato in partita. Vittoria solida anche per Alexander Vukic, che regola Nicolas Moreno De Alboran 7-6(2) 6-2: dopo un primo set equilibrato, deciso da un tie-break senza storia, l’australiano ha preso il largo approfittando dei tanti errori dell’americano. Nessuna sorpresa infine per Nicolás Jarry, finalista lo scorso anno e atteso da un torneo importante: il cileno parte con il piede giusto superando il mancino francese Hugo Gaston 7-6(4) 6-4 in una sfida più complicata del previsto, ma sempre sotto controllo nei momenti chiave.

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