ATP Roma: Gigante gioca due tie-break perfetti, batte Rinderknech e avanza al secondo turno
[WC] M. Gigante b. A. Rinderknech 7-6(4) 7-6(4)
Matteo Gigante festeggia la wild card ottenuta battendo Arthur Rinderknech con due tie-break. Nel primo incontro tra i due, l’azzurro è più preciso e concentrato nei momenti decisivi e si conferma in un ottimo stato di forma dopo il trionfo al Challenger Roma Garden di qualche giorno fa.
Alla sua seconda partecipazione, il numero 164 del mondo, in lacrime a fine match, vince nuovamente all’esordio – lo scorso anno aveva battuto il connazionale Giulio Zeppieri prima di arrendersi a Francisco Cerundolo – e adesso sfida Jakub Mensik, testa di serie numero 20 del torneo. Rinderknech saluta Roma al primo turno anche quest’anno, per la seconda volta consecutiva estromesso da un italiano (lo scorso anno fu Francesco Passaro).
Primo set: Gigante salva 6 palle break e vince al tie-break
È stato un primo parziale giocato punto a punto dai due tennisti, che hanno alternato punti egregi a errori banali. Il francese si è reso protagonista di un set con 20 errori non forzati, arrivati quasi tutti di rovescio, ma, nonostante ciò, è riuscito a difendere in modo più agevole i propri turni di servizio. Gigante, invece, avvicenda giochi in battuta tenuti agevolmente a game zeppi di insidie. Nel quarto gioco iniziano le difficoltà al servizio per Matteo: sul 30 pari chiama Rinderknech a rete con un drop shot, ma poi manda lungo il pallonetto (non è semplice lobbare un giocatore alto 1 metro e 96). Salva la prima palla break del match con un rovescio d’incontro vincente in uscita dal servizio, ma ne offre un’altra che il numero 75 al mondo spreca con una risposta in rete. L’azzurro si prende il game con un diritto vincente in contropiede. Gigante rimane attaccato a ogni punto, a ogni scambio e costringe ai vantaggi l’avversario in più di un’occasione, pur senza arrivare a palla break. Sul 4-3, Matteo si complica la vita facendosi recuperare dal 40 a 0, complici due doppi falli. Il francese prova a cambiare strategia e avvicinarsi al campo in risposta per essere più aggressivo, ma la sua giornata si dimostra complicata con i colpi al rimbalzo. Il mancino di Roma annulla ben quattro occasioni di perdere la battuta, con un diritto vincente e un servizio a uscire e sfruttando gli errori di Arthur che si fa prendere dal nervosismo. Dopo più di 10 minuti l’azzurro tiene il servizio. Rinderknech va a servire sul 4 pari e persevera con gli errori da fondocampo, soprattutto di rovescio, con cui non riesce quasi mai a prendere il campo. Offre così la prima palla break a Gigante, che gli avrebbe consentito il privilegio di servire per il primo set. Il francese, però, la annulla con personalità grazie a un servizio sulla riga seguito da uno smash e costringe Matteo a battere per rimanere nel parziale. Ma il braccio di Gigante non trema né sul 5-4 né sul 6-5 e si conquista il tie-break. L’italiano riesce subito a prendersi un minibreak, ma viene riagganciato immediatamente nel punteggio. Il transalpino, però, nel tie-break perde di efficacia al servizio e Matteo conquista altri due punti consecutivi in risposta, giocando con aggressività. Gigante perde uno dei due minibreak, ma Rinderknech combina l’ennesimo pasticcio del suo match, con un tentativo di palla corta che Matteo recupera senza particolari sforzi. Arrivano per lui quattro set point, il primo annullato dal francese con una prima vincente, nell’unico punto che ha ottenuto al servizio. La seconda palla set viene sprecata con un rovescio fuori dal 164 del ranking, che però accetta di buon grado l’ennesimo regalo dell’avversario, una risposta a metà rete, e si porta a casa il primo set.
Secondo set: Gigante parte scarico, ma recupera un break di svantaggio e porta a casa il match
Matteo Gigante torna in campo un po’ scarico, dopo un primo set dispendioso e offre in apertura di set due palle break, con una volée larga tutt’altro che infattibile. Rinderknech risponde con prepotenza nei piedi dell’avversario che non riesce a salvarsi, alla settima chance concessa. Matteo ha perso un po’ di brillantezza e si dimostra più lento nei movimenti, soprattutto nei colpi dietro il servizio. Il transalpino, di contro, ha aumentato l’aggressività, trovando, al contrario del parziale d’apertura, anche una maggiore precisione. Nel quinto gioco, Gigante si complica la vita da solo, regalando all’avversario una palla del doppio break, che salva con coraggio con un rovescio in avanzamento. L’azzurro, nonostante il disordine tattico, rimane in scia nel punteggio e si dimostra comunque in partita. Sul 5-4, quando Rinderknech si appresta a servire per portare il computo dei set in parità, Matteo si conquista 3 palle del contro break. Chiamato a rete, para ogni colpo dell’avversario e si riporta sulla parità. Nell’11esimo game Gigante torna a giocare il suo miglio tennis e si garantisce il tie-break. Rinderknech trema, ma pareggia i conti. Il secondo tie-break dell’incontro è caratterizzato da qualche errore di troppo da parte dei due protagonisti. È Gigante il primo a regalare il minibreak, ma ci pensa il francese a restituirglielo indietro e addirittura a cedergli anche il punto del 4 a 2. Con un drop shot ineccepibile Matteo si porta a 3 match point. Il primo fallisce tentando il vincente di diritto, ma è proprio questo fondamentale a fargli portare a casa una partita equilibrata fino all’ultimo.
Beatrice Becattini