WTA Roma, Bronzetti: “Evito di pormi aspettative, potrei non rispettarle”
La prima vittoria a Roma non si scorda mai. Lucia Bronzetti si presenta ai microfoni soddisfatta della partita che ha giocato contro un’avversaria come Anastasija Sevastova, al rientro dopo tanti mesi, ma già capace di ottimi risultati, come il successo a Madrid su Ostapenko. Mantiene i piedi per terra, però, Lucia, consapevole di poter apportare ancora qualche miglioria al suo tennis. Al secondo turno dovrà vedersela con Karolina Muchova.
D: “Ti sei data una spiegazione sul perché non avessi mai vinto a Roma?“
Bronzetti: “È sempre difficile, a volte dipende anche dal sorteggio e dall’avversaria. Giocare a Roma da un lato è bellissimo, ma dall’altro c’è un po’ più di pressione. Sono contenta che proprio quest’anno si arrivata la prima vittoria“
D: “Com’è stata la partita? Hai giocato contro Sevastova che è appena tornata, ma ha già ottenuto qualche risultato di rilievo“
Bronzetti: “È un’avversaria molto forte. Già a Madrid ha fatto bene e anche se gioca poco, riesce comunque a esprimere un buon tennis. Penso di aver letto la partita nella maniera giusta, cercando di metterla in difficoltà nei suoi punti deboli“
D: “Nel secondo set sei andata sotto, poi hai recuperato e hai chiuso. Cos’è successo? Ti sei distratta oppure è stata brava lei ad arginare il tuo gioco?“
Bronzetti: “Distratta no. C’è sempre un’avversaria dall’altra parte della rete che cerca di fare qualcosa meglio. Magari ho abbassato troppo le traiettorie, ma ho cercato comunque di rimanere lì per provare a lottare, vedendo poi come sarebbe andata. Sono riuscita a tenere il turno di servizio sul 3 a 0 e poi sono andata in crescendo“
D: “Ti piace la vita da tennista? Da piccola te la immaginavi così o più complicata? Hai più soddisfazioni di quello che ti aspettavi?“
Bronzetti: “Quando si comincia ci si spera sempre, pero poi ne arrivano pochi fin qua. Non mi aspettavo di arrivare a questi livelli e ora che ci sono, sono davvero contenta. Quando uno fa della propria passione il proprio lavoro non si può non esserlo“
D: “Avevi un piano B? Un mestiere alternativo che avresti fatto?“
Bronzetti: “No, ho frequentato la scuola pubblica. I miei genitori hanno fatto diversi sacrifici per farmi arrivare dove sono arrivata. Dopo la scuola con i miei genitori ci siamo presi un anno per provarci seriamente, soprattutto con gli allenamenti, perché mi allenavo solo il pomeriggio. Mi sono trasferita ad Anzio dai fratelli Piccari e quell’anno è andato bene. Quando vedi che riesci a accedere alle qualificazioni Slam o ci sei molto vicino ci provi ancor di più, cerchi di tenere duro. Anche grazie all’aiuto della Federazione. Il piano B non c’era. O meglio, ci sarebbe stato se fossero andati male quegli anni o i miei genitori non avessero avuto più risorse economiche. In quel caso avrei fatto altro“
Pellegrino Dell’Anno (Ubitennis): Stai giocando una discreta stagione, con la finale a Cluj, le partite con Halep e Osaka. Come giudichi la tua stagione e cosa può darti per il futuro questa vittoria a Roma?
Bronzetti: “Ogni vittoria è importante, che sia qui a Roma o altrove. Sto giocando bene, ho migliorato tante cose e stiamo lavorando per fare ancora meglio. Fortunatamente ci sono ancora margini di miglioramento da qualche parte. Vediamo partita dopo partita, provando ad andare più avanti possibile“
D: “E con Muchova, che affronterai al prossimo turno?“
Bronzetti: “È un’avversaria molto forte. È la prima volta che la incontro. Io cercherò di mettere il mio come sempre per metterla più in difficoltà possibile, poi si vedrà. Voglio provare a divertirmi“
D: “Cosa ti aspetti da questa stagione? Magari il best ranking, ritoccare quel numero 46?“
Bronzetti: “Non guardo tanto la classifica. Come sempre noi lavoriamo per cercare di migliorare e andare più avanti senza porci aspettative, perché poi magari non riesci a raggiungerle. Quindi l’obiettivo deve essere lavorare per migliorarsi. Se si migliora, si va più avanti e il ranking segue di conseguenza“
Di Beatrice Becattini