WTA Madrid, Gauff: “Oggi è stata la prima volta in cui mi sono sentita a dura prova nel torneo”
Da Madrid, il nostro inviato
Non è stata una finale al livello di quella dello scorso anno al Mutua Madrid Open. Coco Gauff ha lottato al suo massimo, specie nel secondo set, ma nei momenti critici è venuto fuori lo spirito combattivo di una Sabalenka in ottima forma, che ha portato a casa il suo terzo titolo in carriera nella capitale spagnola. Che ha portato comunque in dote all’americana la prima finale di un 2025 finora avaro di soddisfazioni. E non è tutto da buttare, come ha raccontato nella conferenza post match.
D: “All’inizio Sabalenka era davvero dominante e non concedeva punti facili, li vinceva tutti, ma tu hai quasi ribaltato il match. Otto doppi falli, troppi per te, forse è perché devi rischiare sulla seconda di servizio?“
Gauff: “Sì, è partita forte. Ho sentito di dover rischiare sulla seconda di servizio, da qui i doppi falli. La mia percentuale di prime palle non è stata eccezionale oggi, quindi penso che se avessi avuto una percentuale di prime palle migliore sarebbe stata una partita migliore, o almeno un risultato migliore nel primo e nel secondo. La mia prima di servizio è stata un’arma in più questa settimana, quindi avrei voluto servire meglio oggi“
D: “Hai giocato contro Aryna ormai 10 volte, credo. I suoi numeri quest’anno sono pazzeschi, perché ha giocato otto tornei, ha fatto sei finali e ne ha vinte tre. Quando vedi come sta giocando ora, c’è qualcosa in particolare che ritieni abbia aggiunto al suo gioco e che sia migliore di quello che sai di lei?“
Gauff: “Sento che è migliorata molto in tutto. Probabilmente ogni volta che gioco contro di lei è dura e non credo che oggi abbia giocato in modo diverso dalle altre volte. Credo che l’ultima volta che abbiamo giocato io abbia servito meglio ed è andata a mio favore. Forse si muove un po’ meglio, ma è sempre stata difficile da affrontare. Credo che sia più sicura di sé, ed è per questo che i risultati sono continui, ma è sempre stata una grande giocatrice“
D: “So che le condizioni qui non sono quelle tipiche della terra battuta, ma puoi dirmi che tipo di fiducia trai da questa situazione in vista degli Open di Francia? So che c’è ancora Roma, ma in generale puoi trarre qualcosa da questo risultato in vista dello Slam rosso?“
Gauff: “Credo che basti cercare il mio servizio, e oggi ci ho provato, ma non sono riuscita a fare molto. Inoltre penso che nel complesso stavo giocando bene da terra, mentre oggi in alcuni momenti sono stata forse un po’ troppo passiva. Ma parlando della settimana nel suo complesso, credo che oggi sia stato l’unico giorno in cui mi sono sentita davvero a dura prova, e ovviamente anche nel mio primo turno. Quindi ci sono molti aspetti positivi da prendere in considerazione, e credo che, soprattutto dopo le ultime settimane in cui non mi sentivo così in fiducia, sia un passo nella giusta direzione, e cerco di guardare agli aspetti positivi di tutto questo. Non mi piace perdere, è la prima finale persa dopo il Roland Garros, quindi è una sensazione che non mi piace (ride)“
D: “Questa è solo la seconda finale che hai perso nella tua carriera, il che è abbastanza incredibile. A cosa attribuisci il tuo successo nelle finali, e questo è solo un caso per cui a un certo dovevi perdere una finale?“
Gauff: “Odio perdere , soprattutto in finale, perché è arrivi veramente vicina al risultato. Mi preparo per queste partite e lo attribuisco al fatto che odio perdere. Non so, oggi è stata dura, ma ovviamente se avrò perso questa partita per arrivare poi a vincere altre finali, lo accetterò. Ogni volta è un’esperienza da cui imparare, e forse avevo bisogno di sentire di nuovo una sconfitta del genere per essere di nuovo motivata, ancora più motivata per la prossima“