Tyra Grant ha scelto l'Italia: da Vigevano alla caccia di un posto nel grande tennis
VIGEVANO. Le frecciate arrivate dagli Usa tramite The Athletic e New York Times non le hanno fatto molto effetto, Tyra Caterina Grant ha scelto l'Italia, il Paese dove è nata, a Roma, il 12 marzo del 2008. E pazienza se da New York scrivono che l'ha fatto perché nel Bel Paese la concorrenza, agonistica e in fatto di ricerca di sponsor, è minore. La verità è che lei, che tifa Juventus e vuole essere in tribuna all'Olimpico per la partita di sabato 10 tra la Lazio e i bianconeri, ha cominciato a praticare il tennis vincendo a Roma il Lemon Bowl quando aveva 10 anni e poi sviluppando il proprio talento tra Vigevano e Bordighera, dove si è allenata dal 2016 al 2023 agli ordini di coach Riccardo Piatti, creatore di campioni. E proprio a Bordighera, Tyra ha incrociato Jannik Sinner, che ha osservato a lungo e assieme al quale si è anche allenata facendo qualche scambio.
Vincitrice di tre Slam di categoria in doppio (Roland Garros nel 2023, Australian Open e Wimbledon 2024), arrivata fino al n. 2 nel ranking delle juniores, Tyra è figlia dell'ex giocatore di basket Tyrone Grant, 48enne di Brooklyn con tanti anni di militanza in Italia fra Livorno, Avellino, Teramo, Milano, Virtus Bologna, Veroli, Treviso e Venezia, e di Cinzia Giovinco, atleta e maestra di tennis di Vigevano. Proprio mamma Cinzia ha avuto un ruolo importante nella decisione della ragazza di rappresentare l'Italia (a lungo corteggiata dalla Federtennis del presidente Angelo Binaghi), poi quasi a voler ufficializzare il tutto è arrivato il tabellone delle prequalifiche del torneo di doppio degli Internazionali d'Italia, in cui accanto al cognome di Grant, che gioca in coppia con Lisa Piga, è comparsa la bandiera italiana e non quella degli Stati Uniti con cui Tyra (reduce da un anno, il 2023, di allenamenti in Florida sotto l'egida della federazione statunitense) aveva giocato in precedenza.
Anche il New York Times ha messo nero su bianco scrivendo che "un portavoce della Wta ha confermato che l'organizzazione ha approvato la richiesta di Grant di cambiare la sua nazionalità sportiva e che la modifica entrerà in vigore a partire dagli Internazionali d'Italia". A Roma Tyra Grant, che di nascita effettiva e tennistica è italianissima (ha il doppio passaporto, essendo figlia di uno statunitense), giocherà anche il singolare, perché ha avuto una wild card.
Peccato per gli Usa, dov'era considerata una probabile erede delle sorelle Venus e Serena Williams e di Coco Gauff. Lei si è limitata a dire che "essendo papà di Brooklyn e avendo passato io un anno lì, mi sento anche un po' americana", ma ciò che ora conta è se questa 17enne confermerà le aspettative. Intanto Tyra ha spiegato che si sente imbarazzata a dirlo, ma spera "di poter diventare numero 1 del mondo e poter vincere tanti Slam. Non lo dico con presunzione, ma oggettivamente mi alleno per questo. Poi vedremo che carriera avrò". In quest’ultimo mese e mezzo, grazie a due wild card, ha giocato in singolare nel tabellone principale dei Master 1000 di Miami (eliminata al primo turno) e di Madrid (ha vinto al primo turno contro Tatjana Maria, n. 80 del mondo). Non rimane che vederla impegnata ancora sul campo, il bello viene adesso.