Piemonte Open: impianto migliorato, incassi raddoppiati e novità per l’intero pubblico
È nuovamente tempo di tennis nella città che ne è diventata la capitale italiana, Torino, con l’edizione numero 3 del Piemonte Open Intesa Sanpaolo, appuntamento fra i più importanti del circuito Challenger. Vinto l’anno scorso da Francesco Passaro, il torneo ha, del circuito minore, soltanto il nome: con un montepremi da 250.000 dollari, la tappa torinese è a tutti gli effetti un torneo ATP, come raccontato dallo stesso direttore della competizione Mauro Ricevuti: “Ha tutti i numeri per essere considerato un 250, si chiama Challenger solo perchè di proprietà dell’ATP“. Gli appuntamenti del circuito maggiore sono di privati che acquistano uno slot: per ora, Torino è ancora sotto supervisione dell’ATP. “Quest’anno abbiamo quattro teli per coprire i campi. – spiega ancora Ricevuti ricordando i tanti problemi con la pioggia degli anni passati – Sul campo 4, dove l’anno scorso non si poteva cominciare a giocare dopo una certa ora per la scarsa illuminazione, sono state aggiunte le luci necessarie ad adeguare il terreno a ogni evenienza“.
Divenuto appuntamento di grande passione per ogni torinese, l’organizzazione ha quest’anno voluto provare ad avvicinarsi quanto più possibile alle esigenze d’ognuno: da quelle dello studente a scuola fino a tardi, a quelle del lavoratore assente la mattina: “Saranno presenti 4 not before fra campo centrale, alle ore 17 e alle ore 19, e su quello secondario alle ore 18 e ore 19“. Nonostante il vistoso aumento dei prezzi, il palinsesto di partite in programma si allarga quanto più possibile, garantendo anche ai serali di poter godere dello spettacolo su ogni campo.
In accordo con l’ATP, inoltre, il torneo ha quest’anno implementato una nuova tecnologia, in fase di test, per l’analisi del gioco: oltre 6 telecamere per campo. “Costi quel che costi, il torneo si giocherà all’aperto: i giocatori devono trovare le stesse condizioni del Roland Garros“, la speranza è che il meteo aiuti, dopo le ultime due difficili edizioni. In attesa dell’ufficialità, è quasi certo che due delle 4 wildcard del torneo, supervisionate da Filippo Volandri, saranno assegnate a Vasamì e Cinà, in grande ascesa nell’ultimo periodo. Per le seconde due bisognerà attendere le prime sconfitte a Roma e chi vorrà mettere sulle gambe qualche partita in più prima dell’appuntamento Slam sul rosso.