ATP Madrid: Musetti late night! L’azzurro annienta De Minaur ed entra in Top 10
[10] L. Musetti b. [6] A de Minaur 6-4 6-2
Nessuna vendetta, nessuno scenario stravolto. Il remake della semifinale del Rolex Monte-Carlo Masters ha premiato ancora una volta Lorenzo Musetti, che a differenza dell’ultima – tortuosa – sfida, ha piegato repentinamente il numero 7 del mondo, Alex de Minaur, in due set (6-4 6-2), centrando per la prima volta in carriera la tanto agognata top ten. Ci si aspettava un duello all’ultimo sangue come accaduto un paio di settimane or sono, ma il tennis proposto da Musetti in occasione dell’ottavo di finale del Mutua Madrid Open è semplicemente magistrale, geometrico, e fa scuola al tennista aussie, che oramai vede il tricolore nei suoi peggiori incubi. Per il carrarino si tratta del primo quarto di finale nel Masters 1000 di Madrid, dove sfiderà il canadese Gabriel Diallo.
Primo set: Musetti esemplare. De Minaur non sfonda il muro azzurro
Mentre il pubblico del Manolo Santana si intenerisce per una proposta di matrimonio amorevolmente effettuata in loco, Lorenzo Musetti stappa l’ottavo di finale con un rovescio lungolinea sublime che strappa il primo break dell’incontro ad Alex De Minaur. Sprezzante del fresco clima madrileno, in canotta e pantaloncini versione “total white” in perfetto stile Wimbledon, l’azzurro sembra più caliente che mai sul centrale della Caja Magica, e i colpi fuoriescono dal piatto corde con un sound così soddisfacente da stordire il tennista aussie, in balia del gioco armonico del numero 10 del seeding.
Un Musetti ispiratissimo e poco avvezzo all’errore, manda fuori giri De Minaur, a corto di idee per sfondare la barricata del carrarino e più falloso del solito. Nel quinto gioco, diventano tre le opportunità per il doppio break tricolore, cancellate dall’avversario con delle efficientissime prime di servizio. Lo stato di fiducia di Lorenzo si palesa in ogni scambio, e per l’avversario d’oltreoceano è complicato mettere i piedi in campo e attaccarlo, facendo leva su una fase difensiva funzionale ed efficace, quasi alla stregua del funambolo di Sidney.
L’azzurro continua a leggere il servizio di De Minaur con una facilità stupefacente, e l’impatto in risposta è deciso, e conseguentemente potente. Arriva il primo set point in favore di Musetti ma l’australiano riesce a metterci una pezza, suo malgrado, però, l’appuntamento col primo parziale è soltanto rimandato di qualche minuto. Lorenzo sigla un 6-4 in 50 minuti.
Secondo set: tra Musetti e De Minaur c’è un abisso. L’azzurro raggiunge i quarti a Madrid
De Minaur rientra tirando a tutto braccio, ma sembra più una mossa disperata che una una tattica razionale, e la differenza tra l’azzurro e l’australiano, tra le righe sporche di terra del Manolo Santana, si nota eccome. La compostezza di Musetti è insindacabile, e la sua lucidità nei colpi e nelle scelte sono sintomo di un netto cambio di rotta avvenuto nelle ultime settimane. Nel terzo game il carrarino sfoggia il repertorio, mentre il nativo di Sidney mostra gravi segni d’appannamento, non contenendo le corpose risposte dell’azzurro e cedendo il break senza possibilità di replica. Le geometrie di Lorenzo stupiscono: il timing sulla palla è più preciso che mai, e col dritto, Musetti riesce quasi sempre a spalancare il campo, diventato sempre più piccolo per De Minaur.
La solidità del carrarino mette in crisi un australiano ormai uscito fuori dai binari, e dopo l’ennesimo turno di servizio impeccabile di Lorenzo (mai vicino a concedere break point), è il numero 7 del mondo a spegnere definitivamente l’interruttore, deponendo le armi e consegnandosi a un Musetti da lode. Il break ottenuto nel settimo gioco del secondo parziale spalanca le porte dei quarti di finale all’azzurro, che sconfigge Alex de Minaur in meno di un’ora e trenta di gioco, entrando – per la prima volta in carriera – tra i primi 10 tennisti del ranking mondiale.