ATP Madrid: Draper versione cannibale, a Paul restano le briciole. Sarà lui a sfidare Arnaldi
J.Draper b. T.Paul 6-2 6-2
A statement performance @jackdraper0 powers past Paul 6-2 6-2 in just over an hour!#MMOpen pic.twitter.com/u9t7Ihfoq9
— Tennis TV (@TennisTV) April 30, 2025
Jack Draper continua a impressionare sul rosso di Madrid, centrando il suo primo quarto di finale in un 1000 su terra, dove troverà Matteo Arnaldi, grazie ad una prestazione autoritaria e senza sbavature. Il britannico domina dall’inizio alla fine contro un Tommy Paul mai realmente in partita, piegato con un doppio 6-2 che racconta solo in parte lo strapotere messo in campo oggi dal mancino di Sutton.
Paul ha provato a restare a galla, cercando soluzioni diverse al servizio e tentando qualche variazione, ma nulla ha scalfito la solidità e la pesantezza di palla di Draper, semplicemente incontenibile per l’americano. Troppo superiore fisicamente, troppo preciso tecnicamente, Draper ha imposto un ritmo e una pressione costante che Paul non ha mai saputo arginare. A tratti, sembrava non sapesse nemmeno dove colpire o come impostare lo scambio, completamente disorientato dalla continuità e dalla profondità dei colpi del britannico, che in questo momento — per potenza e condizione — ricorda da vicino solo un altro giovane esplosivo come Jakub Mensik.
I numeri confermano la sensazione visiva: appena 7 vincenti per Paul a fronte di ben 31 errori gratuiti, mentre Draper chiude con 20 vincenti e solo 11 errori, fotografia perfetta di un match a senso unico. Il 6-2 6-2 finale è lo specchio fedele di un incontro in cui c’è stata una sola direzione e un solo padrone. Draper.
Primo set: Draper subito al comando
Parte subito in salita la sfida per Tommy Paul, che nel primo set si fa sorprendere nel terzo game da un Draper attento e solido, senza bisogno di inventarsi nulla di eccezionale. L’inglese si limita a mettere in campo regolarità e profondità, approfittando degli errori gratuiti dell’americano. Una volta incassato il break, Draper non trema al servizio, anzi continua a tenere un ritmo alto e a spingere con il dritto mancino.
Nel sesto game arriva il secondo strappo: è Paul a regalare ancora tanto, sbagliando sia in fase difensiva che a rete, e Draper è lesto ad approfittarne, volando sul 5-2. L’impressione è che ci sia una sola persona in campo: l’inglese non sbaglia praticamente nulla, spinge con pesantezza e costringe il rivale a correre e a forzare. Il dato che più fotografa l’andamento del set è quello degli errori gratuiti: sono ben 17 per Paul, troppi per poter restare agganciato nel punteggio.
Draper chiude il set in modo autoritario, lasciando a zero l’ultimo turno di battuta dell’avversario. In appena 28 minuti il punteggio recita 6-2, con l’inerzia tutta dalla parte del britannico.
Secondo set: Draper vince senza problemi
Il secondo set ricalca fedelmente il copione del primo, con Jack Draper sempre più padrone del campo e Tommy Paul costretto a inseguire, senza mai trovare davvero le contromisure. Al terzo game, l’inglese si procura subito due palle break, preludio di un altro strappo che sembra nell’aria: l’americano riesce con coraggio ad annullarle, prima con un dritto vincente, poi con una volée precisa, riuscendo per una volta a sfuggire al destino che lo vede costantemente in apnea.
Ma è un’illusione di breve durata. Draper tiene senza problemi il turno di battuta per il 2-2, e si capisce che il baricentro del match pende tutto sui game di servizio dell’americano, troppo vulnerabile sotto la pressione del britannico. Puntualmente, nel quinto gioco, arrivano tre palle break consecutive per Draper: gli basta la prima, complice l’ennesimo errore gratuito di Paul, per incamerare il vantaggio che, alla luce dell’inerzia irreversibile del match, sa già di sentenza.
Il consolidamento arriva senza alcuna resistenza: Draper tiene a zero, e l’impressione è che per Paul non ci sia più margine di rientro. L’inglese continua a spingere con lucidità e peso di palla, e piazza un secondo break nel settimo game con un rovescio fulminante che taglia il campo e spezza definitivamente la resistenza dell’americano. Il 5-2 è una montagna impossibile da scalare per Paul, che non ha mai dato l’impressione di poter invertire la rotta.
Draper chiude i conti al primo match point, firmando un 6-2 6-2 che non ammette repliche. Una partita mai veramente in discussione, dominata dall’inizio alla fine dal britannico, che oggi ha deciso ritmo, scambi e destino del match con un’autorità da veterano.