Nicolas Mahut annuncia il ritiro: “Se il mio corpo me lo permetterà, vorrei finire a Parigi”
L’ex numero uno del mondo di doppio, Nicolas Mahut, appenderà ufficialmente la racchetta al chiodo nel 2025, all’età di 43 anni. Il classe ’82, nato ad Angers, ha annunciato il suo ritiro durante la trasmissione “Retour Gagnant”, su Eurosport Francia, dichiarando, senza troppi giri di parole: “Ho deciso di interrompere la mia carriera. Resta da vedere quando, a Bercy o agli US Open. Se il mio corpo me lo permetterà e se sarò invitato, vorrei finire a Parigi (Rolex Paris Master di novembre, ndr)”. Il tennista francese è stato impossibilitato a giocare nell’ultimo anno a causa di un’ernia del disco, e dopo l’ultima edizione di Wimbledon, non è più entrato in un campo da gioco. “Ho avuto difficoltà a tornare – ha dichiatato Mahut – e il mio infortunio mi ha tenuto lontano dai campi per più tempo di quanto pensassi. È stata una decisione abbastanza facile da prendere”.
Il 43enne tornerà a riassaporare l’agonismo in quel di Bordeaux, dove dividerà il campo col suo storico compagno di doppio, Pierre-Hugues Herbert. Insieme al connazionale, Nicolas ha collezionato una sfilza innumerevole di titoli, e solo per citarne alcuni, il duo transalpino vanta: un trofeo conquistato allo US Open 2015, due Roland-Garros (2018-2021), un Wimbledon nel 2016, e un Australian Open nel 2019, ai quali si aggiungono i due successi alle ATP Finals raggiunti rispettivamente nel 2019 e nel 2021. In totale, i traguardi tagliati insieme sono 20, e lo splendido duo tornerà a giocare dinanzi al suo pubblico nella cornice del Challenger di Bordeaux.
In singolare, Nicolas ha raggiunto il suo best ranking nel 2014, posizionandosi alla 37esima posizione mondiale, ottenendo un totale di 4 titoli, tutti conquistati sul manto erboso, tre di questi a ‘s-Hertogenbosch, uno a Newport. Sulla tanto amata erba di Church Road, nel 2010, Mahut viene ricordato per aver preso parte al duello tennistico più lungo della storia (11 ore e 5 minuti), nel quale si arrese al gigante statunitense John Isner, che vinse un match durato ben tre giorni.