ITF, follia Gulin in Spagna: aggredisce l’arbitro dopo essere stato squalificato per atti osceni
Raramente si è visto modo peggiore e più inspiegabile di perdere un match di tennis rispetto a quello di cui si è reso protagonista Svyatoslav Gulin. Il tennista russo, numero 407 al mondo, stava giocando il primo turno del torneo ITF M25 di Sabadell contro la wild card spagnola Sanchez Quilez quando, nettamente in vantaggio nel terzo set, ha incomprensibilmente perso la testa. Dopo aver ottenuto il punto del 4 a 0, Gulin ha iniziato a inveire platealmente e schernire il giudice di sedia con gesti osceni e parole sopra le righe. Niente sembrava portelo fermare. Era incontenibile nella sua esultanza mista a delirio, salvo poi andare al cambio di campo come se niente fosse accaduto, seppur non ci siano possibili interpretazioni alternative di quanto andato in scena, data la sola presenza dei due giocatori e dell’ufficiale di gara. A causa della teatralità e della reiterazione, l’arbitro non ha potuto soprassedere e ha squalificato il russo, sotto gli occhi increduli dello spagnolo, che aveva richiamato all’attenzione circa il comportamento dell’avversario, e del supervisor del torneo.
Una vera e propria follia, aggravata dal fatto che la partita fosse inesorabilmente indirizzata – anche se, si sa, nel tennis finché i giocatori non sono a stringersi la mano a rete niente è scontato – con Gulin che si era portato a due soli game dalla vittoria. Il pomo della discordia pare essere una chiamata che Svyatoslav ha ritenuto sbagliata e che, comunque, poca rilevanza aveva avuto sull’andamento del match. Ma non è finita qui. Da quanto emerso, Gulin avrebbe, a fine partita, preso per il collo l’arbitro, peggiorando ulteriormente e di molto la sua posizione. Contattato da un media russo, il giocatore ha spiegato la propria versione dei fatti, ammettendo di aver afferrato alla gola il giudice. “Era come se avessi avuto un velo rosso davanti agli occhi, come un toro. Non sono riuscito a trattenermi – ha dichiarato -. Non riesco a controllare le emozioni, anche se cerco di trattenerle, mi succede abbastanza spesso, ma solo in campo”. Gulin poi si è scusato con l’arbitro coinvolto, con cui non ha ancora avuto modo di confrontarsi. Oltre alla sconfitta a tavolino, per il russo è arrivata anche una multa da 2000 euro, il valore dei guadagni di un quarto di finale Challenger.
A preoccuparlo, però, è la possibile squalifica dal tennis che potrebbe essergli comminata. “Se mi danno un ban, potrebbe essere la fine per me. Potrei smettere”. Un comportamento inspiegabile e ingiustificabile, che potrebbe portare a delle conseguenze importanti, ma di cui il numero 407 al mondo si è reso conto solo rivedendosi in video. In attesa della decisione ufficiale da parte dell’ITF, prevista a breve, i suoi amici hanno aperto anche una raccolta fondi in suo aiuto. Parole poco edificanti, infine, Gulin le riserva all’avversario, Alejo Sanchez Quilez, reo secondo il russo di aver chiesto a gran voce provvedimenti: “È una cosa che non capisco. Non è stato capace di perdere con dignità. Non so perché lo abbia chiesto”. Svyatoslav Gulin spera comunque di poter avere una seconda opportunità nel mondo del tennis, pur pronto alle sanzioni che lo attendono.
(di Beatrice Beccatini)