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Andy Roddick sul ritorno di Sinner a Roma: “Penso che sia assolutamente in grado di vincere il Roland Garros”

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Il tempo avanza e il timer che conta le ore che ci separano dal ritorno nel tour di Jannik Sinner sta quasi per scadere. Andy Roddick, ex numero 1 del mondo, ha condiviso a Tennis Channel le sue impressioni sulle potenzialità dell’azzurro post ban, in particolare in vista della stagione sulla terra battuta. “Non mi preoccupa il modo in cui colpirà la palla o come si muoverà sul campo. L’anno scorso mi è sembrato davvero in forma sulla terra battuta. Era a un set dal battere Carlos Alcaraz in semifinale al Roland Garros. Credo che a lungo termine i risultati ci saranno e andrà tutto bene.”

“Jannik Sinner non ha mai giocato a Roma da numero 1 e vincitore Slam, quindi è ovvio che ci sarà nervosismo.” L’altoatesino manca, effettivamente, agli Internazionali BNL d’Italia dal 2023, quando uscì agli ottavi dall’allora 31 ATP Francisco Cerundolo. Il miglior risultato di Jannik a Roma sono i quarti di finale ottenuti nel 2022. C’è spazio e tempo per migliorare questo traguardo. Ma non sarà un’esperienza unica solo per Sinner: anche l’Italia è febbricitante all’idea di vedere l’esordio da numero 1 del suo beniamino sui campi di casa.

Oltretutto, come ha poi detto Coco Vandeweghe, Roma è forse il posto migliore dove riprendere. Lì avrà solo vibes positive, sarà lontano dalle vibrazioni negative derivanti dal ban per doping e da tutto il clamore che ne è derivato.” Jannik ha sempre dimostrato di poter giocare al meglio, anche con la spada di Damocle pendente sulla sua testa. Nonostante ciò, è vero che in altre parti del mondo il tifo potrebbe rendergli le cose più difficili.

Stando a Roddick, le possibilità per Jannik su terra ci sono. Non è da dimenticare che l’altoatesino ha spinto sino al quinto set Carlos Alcaraz, senz’altro l’avversario da battere al momento sulla terra battuta. Con le semifinale ottenute al Roland Garros nel 2024, Jannik ha provato di sapersi adattare decisamente bene alla terra battuta: Quando ha due piedi ben piantati sul cemento, lì sì che è dominante. Tuttavia, l’anno scorso avrebbe potuto vincere gli Open di Francia e ci è andato stranamente vicino. Penso che sia assolutamente in grado di farlo.” Jannik su cemento è ormai il migliore del mondo, e nessuno può obiettare questo fatto, ma sulla terra ci sono ancora delle modifiche che potrebbe fare. Per Roddick, la priorità numero uno è impostare il gioco in maniera differente: “Sulla terra battuta dovrà trovare modo di prepararsi in modo diverso”.

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