WTA Rouen: 18° titolo per Svitolina, battuta Danilovic
[1] E. Svitolina b. [3] O. Danilovic 6-4 7-6(8)
Era la prima testa serie all’Open Capfinances Rouen Métropole e ha fatto valere il proprio seeding, Elina Svitolina, battendo in finale la n. 39 WTA e tds n. 3 Olga Danilovic 6-4 7-6(8) in due ore di gioco. Svitolina torna così a sollevare un trofeo dopo quasi due anni, quando vinse a Strasburgo poco dopo il rientro dalla maternità (la figlia Skai è nata a ottobre 2022 e ha già la racchetta in mano), e lo fa senza perdere un set, con Danilovic l’unica ad avvicinarsi (parecchio) all’impresa; nel tie-break, infatti, due consecutivi sono stati i set point serbi, il primo fonte di grossi rimpianti.
In generale, se il valore della prima battuta è stato pressoché identico per entrambe, Olga ha messo a referto un poco entusiasmante 8 su 21 con la seconda contro il 14 su 30 di Svitolina. Per Elina, un percorso verso la finale Elina facilitato dalla prematura uscita delle favorite nella parte alta del tabellone: Kessler, Kartal e Parks tutte fuori all’esordio.
IL MATCH – Nella prima frazione, Danilovic parte strappando il servizio ucraino, ma viene raggiunta sul 3 pari. La figlia di Predrag salva la battuta all’ottavo game con una volée smorzata in acrobazia applaudita anche dall’avversaria; sul 4-5, però, esordisce con un doppio fallo seguito dall’errore in uscita, Svitolina aggredisce fin dalla risposta e si prende il parziale.
Nel secondo set, scambio di break in apertura e poi le due tirano dritto fino al 6 pari, anche se Olga deve prima affrontare un match point in battuta, ben risolto dallo slice mancino al corpo seguito dal dritto lungolinea. Sul 6-4 nel tie-break, Danilovic ha la palla per andare al terzo set, ma il suo dritto dopo la risposta corta di Elina trova il corridoio. Mano sulla bocca e piccolo gesto di stizza per lei, comprensibili ma non è l’atteggiamento per andare a giocarsi il secondo set point, sfumato con l’errore gratuito intrappolata nel palleggio. Svitolina ha bisogno di altri tre match point, ma chiude con il dritto vincente in contropiede per assicurarsi il titolo numero 18 in carriera, il settimo su terra battuta dove rimane… imbattuta in finale.
Per la classe 1994 di Odessa da lunedì un passo avanti in classifica, n. 17, lontano da quel terzo posto mondiale del 2017 ma anche un ritorno al miglior piazzamento da mamma. E ora via verso Madrid, dove è stata estratta nello stesso ottavo di Jasmine Paolini. Olga guadagnerà invece cinque posizioni salendo al n. 34, migliorando di una il proprio best ranking.